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Italiani e azzardo: quali sono i giochi più gettonati?

Italiani e azzardo: quali sono i giochi più gettonati?

I cittadini tricolori amano tentare la sorte giocando d’azzardo: è quanto emerge dai dati di settore relativi al 2018, che hanno riportato un volume complessivo di raccolta pari a 104,9 miliardi di euro (+3% rispetto all’anno precedente). Ma quali sono i giochi preferiti dagli appassionati di gambling italiani? Scopriamolo insieme, cercando di capire anche quali sono i motivi sottostanti alle principali scelte da parte dei giocatori.

I giochi più amati dagli italiani

Il ventaglio di scelta riguardo alle tipologie di gioco d’azzardo è ormai decisamente ampio, grazie alle numerose versioni dei giochi da casinò tradizionali che si susseguono anno dopo anno. Eppure sono sempre i grandi classici del gambling a tenere banco: i passatempi che hanno registrato le percentuali di apprezzamento maggiore da parte del pubblico di appassionati italiani sono infatti le slot machine (48,5%), i giochi di carte (16,2%) e le scommesse sportive (10,1%).

Italiani e azzardo: quali sono i giochi più gettonati?

Il successo enorme delle slot nel nostro Paese è dovuto principalmente alla loro accessibilità in termini di presenza sul territorio e di tecnica, in quanto non sono necessarie particolari abilità per giocare. Le slot machine permettono infatti a giocatori di qualsiasi livello di esperienza di ottenere vincite anche consistenti, semplicemente avviando i rulli e attendendo la comparsa dei simboli giusti. E non è tutto: il loro grande apprezzamento è legato anche alla proposta, da parte di portali web come Leovegas ad esempio, di varianti sempre nuove e con ambientazioni insolite come Gonzo’s Quest, per dirne una, che incuriosiscono i giocatori e permettono di dedicarsi al loro passatempo preferito in qualsiasi momento della giornata. Le tecnologie digitali hanno infatti spostato sempre più in alto l’asticella di gradimento dei giocatori, che possono godere oggi di una maggiore scelta e comodità.

I giochi di carte conquistano il secondo posto nella classifica delle preferenze degli italiani. Amati in particolar modo da chi si cimenta nei giochi di strategia, queste tipologie di giochi sono decisamente più stimolanti in quanto richiedono un certo livello di conoscenza delle regole, oltre a delle competenze tecniche molto affinate. Anche il continuo confronto con giocatori più esperti è un punto che va a favore di questi passatempi, rappresentando di fatto un’occasione di crescita personale e di arricchimento dal punto di vista tecnico; a confermarlo è il fatto che molto spesso una passione come quella per il poker o per il blackjack, ad esempio, diventa una vera e propria professione per i giocatori più capaci.

A completare il podio troviamo le scommesse sportive, che arrivano al terzo posto della classifica e confermano ancora una volta la grande passione per lo sport da parte degli italiani. Quelle più gettonate sono naturalmente le scommesse relative alle partite di calcio di serie A e serie B: secondo quanto emerge dai dati di settore, infatti, sono sempre di più gli appassionati di calcio che si cimentano in pronostici riguardo alle partite in programma settimana dopo settimana, andando ad alimentare la raccolta relativa alle scommesse. Anche in questo caso l’avvento delle tecnologie digitali ha avuto un ruolo decisivo, per via della semplicità con la quale è possibile effettuare le proprie puntate grazie alle piattaforme dedicate.

Le zone nelle quali si gioca di più

Parlando di apprezzamento del gambling, dal punto di vista geografico il nostro Paese appare piuttosto disomogeneo, con alcune province che spiccano sulle altre. In generale è la zona centro-settentrionale a far registrare i numeri maggiori, e la provincia di Prato è quella che conquista il primo posto in assoluto, con una media di 672 euro di spesa pro-capite all’anno (dati 2017); a seguire troviamo le province di Sassari (516 euro), Como (494 euro), Teramo (463 euro) e Sondrio (460 euro). Le spese pro-capite minori in assoluto sono invece state riportate in Sardegna, Sicilia e Calabria.

Spezia, presentati gli acquisti di Vitale e Di Gaudio

Spezia, Aquile imbattute in A contro la Salernitana
Spezia Calcio

Alla presenza del Direttore Generale Tecnico Guido Angelozzi, si è svolta nella tarda mattinata di oggi la presentazione ufficiale degli ultimi due arrivati in casa Spezia Calcio, ovvero Luigi Vitale e Antonio Di Gaudio.

A prendere per primo la parola l’esterno alto, che ha già assaggiato la panchina in occasione della vittoriosa sfida casalinga con il Pordenone “Voglio aiutare questa squadra, dare il mio contributo e provare ad essere il valore aggiunto perchè ho tanta voglia di giocare e di essere determinante; mi sto calando in questa famiglia con tutto me stesso, sono una persona positiva, qui ho trovato un gruppo splendido e tutti gli ingredienti per far bene, in primis un mister affamato e capace di trasmettere la propria grinta alla squadra.

Luigi e io siamo più esperti rispetto alla maggior parte del gruppo, pertanto dobbiamo essere un esempio, aiutare la squadra e mettere la nostra esperienza al servizio dei più giovani.

Ragusa? Ci conosciamo molto bene, ci siamo sentiti spesso e mi ha sempre parlato splendidamente di tutto l’ambiente spezzino, quindi quando c’è stata la possibilità di venire qui non ci ho pensato due volte, nonostante avessi altre proposte: avevo davvero voglia di indossare questa maglia e giocare in uno stadio come il “Picco” che mi ha sempre entusiasmato, perchè è uno stadio del Sud collocato al Nord. Amo gli stadi caldi e se al momento sugli spalti ci sono tanti posti vuoti, vuol dire che toccherà a tutti noi riportare i tifosi allo stadio, anche perchè questo da avversario è sempre stato il campo più difficile, la trasferta più complicata da affrontare.

Ho davvero tanta voglia di giocare, mi manca la partita, ma mi sono sempre allenato al massimo e sono sicuro che riuscirò a trovare il ritmo partita al più presto.

Io un amuleto? Speriamo, sarebbe meraviglioso; di certo il campionato è più aperto che mai e ad eccezione del Benevento, tutto puà accadere e noi siamo pronti a giocarci le nostre carte.

Il Perugia? Organico tra i migliori della Serie B, con un tecnico esperto e carismatico, ma dobbiamo pensare soltanto a noi stessi e cercare di dare il massimo per proseguire nella striscia positiva”.

A seguire parola al numero 33 aquilotto, Luigi Vitale: “Siamo venuti qua per metterci a disposizione del Club, a disposizione di un tecnico molto bravo che fa giocare molto bene la squadra e di un gruppo forte come volevamo e che qui abbiamo trovato. Dobbiamo pensare ad affrontare nel miglior modo possibile una partita alla volta ed io voglio dare il mio contributo alla causa; qui c’è tanta voglia di stupire e c’è ancora tanto margine di crescita.

Ho trovato un gruppo molto unito e onestamente non sembra di esser appena arrivati, ma di esser qui da tanto; in una rosa giovane, aver qualche giocatore esperto in gruppo è essenziale, d’altronde i consigli aiutano a crescere e fa parte del nostro ruolo dispensarli.

Gli ultimi 90′ disputati? Nella finale playoff dello scorso anno, ma ci siamo sempre allenati, siamo pronti e abbiamo voglia di scendere in campo. Inutile nascondere che il ritmo partita ad oggi magari non c’è ancora, ma sto lavorando per farlo arrivare il prima possibile.

La tratttativa? Alla prima chiamata del DG ho risposto presente, poi le cose si sono un po’ complicate per altri motivi non riguardanti lo Spezia, ma sono contento che alla fine si sia risolto tutto e di esser qui oggi.

Sabato scorso ho assistito alla partita dalla tribuna e sono rimasto molto colpito dal pubblico, perchè nonostante la Curva Ferrovia non fosse gremita, si è fatto sentire per tutta la partita, caricando la squadra in maniera eccezionale; di certo ora tocca a noi riportare la gente sugli spalti, con sacrifici, risultati e grinta.

La gara di Perugia? Conosco molto bene Cosmi, immagino che stia caricando tantissimo la partita di sabato, ma noi siamo e ci faremo trovare pronti, perchè anche noi vogliamo far qualcosa di importante e non vogliamo lasciare punti per strada”.

Genoa, Perin: Dobbiamo tirare fuori il meglio di noi stessi

Tutto il Genoa davanti. Mattia Perin si racconta e lo fa nel cuore della storia rossoblù, al Museo del Genoa. Davanti la bacheca con la divisa di Giovanni De Prà, quella del suo esordio in Nazionale, anno 1924. Alle spalle di Mattia le maglie che raccontano la storia del più antico club del calcio italiano. Un abbraccio, è il passato che va custodito, è il futuro che si vuole costruire. Tutto è nitido. “E i fatti parlano chiaro” dice Mattia al Museo. Le telecamere girano per uno speciale di Genoa Channel. “Tornare è stata una scelta facile. E’ come se non me ne fossi mai andato…”. Basta riavvolgere il nastro. Un anno e mezzo fa si raccontava il congedo del portierone. “Alla Juventus ho imparato tanto, a partire dall’umiltà dei campioni. Una decisione che riprenderei. Così come sono attaccato a Genova e a questi colori. Cinque campionati in A, dieci contando le esperienze giovanili. Qui è nata Vittoria”. Che è il nome della prima figlia di Mattia. Amore, prima di ogni altra cosa. E poi, certo, la volontà che anima ogni verso sportivo. Se ne parla, aspettando Genoa-Cagliari. “Sarebbe bello succedesse domenica. Siamo consapevoli che il 100% non basti più. Per tirarci fuori dobbiamo essere la miglior versione di noi stessi. In campo e fuori”.

Questo è il Genoa, il passato va custodito, il futuro costruito. Mattia lo sa e lo fa: “Quando mi ha chiamato il presidente ho detto sì. E ringrazio il mister. Voglio trasferire quello che ho imparato ai giovani. Vogliamo essere un unico blocco. E sappiamo che dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno. Ci sarà da lottare fino al 90’ dell’ultima partita, abbiamo bisogno dei tifosi e dell’effetto Marassi. I risultati passano dalle prestazioni, conta la continuità. Abbiamo enorme rispetto per il Cagliari, ma vogliamo prendere punti. Il campionato è lungo, c’è la necessità di accelerare. Ce la possiamo fare”. Tutti per il Genoa, parola di Perin.

Arbitri A: Calvarese per il Genoa, Valeri per la Samp

Calcio: che Ceparana a Sestri

Sono stati designati gli arbitri del prossimo turno di serie A.

Ad arbitrare l’incontro tra il Genoa e il Cagliari, in programma domenica alle 15, è stato designato Gianpaolo Calvarese, esponente della sezione di Teramo. La Commissione Arbitri Nazionale di Serie A ha affidato la direzione della video assistenza a Luca Pairetto di Nichelino, appartenente al distretto di Nichelino, in collaborazione con l’avar Pasquale De Meo, rappresentante della sez. di Foggia. L’incarico di assistenti è stato affidato all’operatività di Mauro Vivenzi e Valentino Fiorito, tesserati nelle sezioni di Brescia e Salerno. Come quarto ufficiale è stato designato Lorenzo Maggioni, sezione A.I.A. di Lecco. Per questo turno di campionato la Lega Serie A promuove la giornata “Dynamo Camp”.

La designazione arbitrale per TorinoSampdoria, gara in programma sabato 8 febbraio 2020 (ore 18.00) all’”Olimpico” di Torino e valida quale 23.a giornata della Serie A TIM 2019/20.

Arbitro: Valeri di Roma 2.
Assistenti: Preti di Mantova e Bresmes di Bergamo.
Quarto ufficiale: Baroni di Firenze.
VAR: Doveri di Roma 1.
AVAR: Bindoni di Venezia.

La Gdf sequestra 54 tonnellate pellets alla Spezia

Gdf ed Agenzia delle Dogane stroncano contrabbando di auto di lusso

La Guardia di finanza della Spezia con i funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane ha posto sotto sequestro 3.600 sacchi di pellets da 15 kg ciascuno per un peso complessivo di 54 tonnellate contenuti all’interno di due containers provenienti dall’Egitto.

Le analisi sui campioni prelevati hanno accertato la non conformità all’etichettatura commerciale per il contenuto di ceneri e di azoto superiori a quelli consentiti.

Gli ulteriori accertamenti hanno accertato anche la falsità materiale del certificato di analisi prodotto dall’importatore e la presenza sui sacchi di un marchio registrato contraffatto.

Il potere calorifico dichiarato sulle singole confezioni infatti era molto superiore rispetto a quello accertato, dato questo che avrebbe tratto in inganno il consumatore finale.

Inoltre, non si trattava di pellets di abete ma di scarti di lavorazione del legno derivante dalla fabbricazione di mobili.

Smaltimento illecito di rifiuti, ristoratore di Lerici e trasportatore nei guai

Cambio al vertice della Capitaneria di porto della Spezia
Il Comando della Guardia Costiera della Spezia

Nell’ambito dell’attività quotidianamente svolta dagli uomini delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera per la tutela dell’Ambiente, il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Lerici, con l’ausilio dei tecnici dell’ARPAL, ha accertato nei giorni scorsi uno smaltimento illecito di rifiuti, verificatosi durante l’anno 2018.

In particolare, è stato appurato che circa 7.000 kg di grassi e oli, provenienti dalle cucine di un ristorante, misti a fanghi di fosse settiche prelevati dalla Fossa Imhoff della medesima attività commerciale, confluivano presso un depuratore comunale, violando la normativa che prevede che i grassi e oli derivanti dalle cucine, costituendo rifiuti speciali, debbano essere smaltiti tramite un apposito servizio di raccolta, con conferimento ai vari Consorzi obbligatori nazionali di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti.

Ai sensi dell’ art. 178, comma 3 del D.Lgs. 152/2006, che sancisce il principio di co-responsabilizzazione per la corretta gestione del rifiuto, sono stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria tutti i soggetti coinvolti nell’intera filiera, a partire dal produttore del rifiuto, cioè il titolare del ristorante, agli operatori e ai legali rappresentanti della Ditta che ha effettuato il trasporto, oltre ai responsabili e legali rappresentanti della Società adibita allo smaltimento.

L’ipotesi di reato ravvisata è quella relativa all’art. 256 del D.Lgs 152/2006 (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata).

Cambia l’imposta di soggiorno a Sestri Levante

Cambia l’imposta di soggiorno a Sestri Levante. Nel 2020 saranno stanziati più soldi per il Riviera International Film Festival.

La Giunta Comunale ha approvato le modifiche alla Delibera sull’applicazione dell’Imposta di Soggiorno anche a seguito dei lavori della Conferenza del Turismo portati avanti nell’incontro di giovedì 30 gennaio2020. Nell’incontro si è definito utilizzo del gettito derivante dall’applicazione dell’Imposta di Soggiorno nel 2019.

Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante ha comunicato i correttivi che integrano la Delibera sulle modalità di pagamento dell’Imposta di Soggiorno. Ci sarà l’aumento dei giorni di applicazione dell’Imposta e sarà progressiva, 5 giorni nel 2020 che passeranno a 7 nel 2021. Inoltre i gruppi turistici per l’anno 2020 continueranno a pagare l’Imposta per i primi 3 pernottamenti nei mesi da marzo a giugno e di settembre e ottobre, mentre saranno 5 a luglio e agosto.

Durante la riunione si è parlato delle nuove modalità di applicazione dell’Imposta, con animato scambio di opinioni per le differenti realtà lavorative tra i vari rappresentanti di categoria presenti al tavolo. «Il lavoro e il confronto che si sviluppano all’interno della Conferenza del Turismo si dimostrano ogni volta utili ed efficaci – commenta Ghio – Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso: mettere in campo misure che abbiano un risvolto concreto all’interno dell’ambito in cui vengono applicate.

In questo caso parliamo di politiche turistiche che facciano la sintesi di obiettivi, strumenti, possibilità per lavorare su un percorso di sviluppo comune, che veicoli le energie su strategie che facciano il bene di tutto il comparto turistico. L’aumento dei giorni di applicazione dell’Imposta non cambierà radicalmente la dimensione del gettito ottenuto ma ci consentirà di avere un raggio d’azione più ampio su alcune voci di spesa importanti, come le manifestazioni,

a cui potremmo dare un maggiore sostegno.  ̶  Conclude Ghio  ̶  In questo modo ci avviciniamo anche alle modalità di applicazione degli altri Comuni del comprensorio Tigullio, con l’obiettivo di avere una politica di applicazione, almeno per quello che riguarda i giorni, il più simile possibile.» ABov

Frecciarossa esce dai binari a 290 km/h a Lodi: 2 morti 31 feriti | Video e Foto

Era partito questa mattina puntuale alle 5.10 dalla stazione di Milano Centrale con destinazione Salerno, il treno Frecciarossa Av 9595.

Il treno purtroppo, però, non è mai arrivato: è deragliato sulla linea alta velocità nei pressi di Ospedaletto Lodigiano, in provincia di Lodi.

Il bilancio è pesante: sono due i morti, entrambi ferrovieri, 31 i feriti.

Frecciarossa esce dai binari a 290 km/h a Lodi: 2 morti 31 feriti

Al momento dell’incidente il treno andava a 290 km/h, alla massima velocità prevista, e a bordo c’erano 28 passeggeri in tutto, oltre al personale di Trenitalia.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti che hanno avviato un’inchiesta, è quella di un problema ad uno scambio.

Circolazione dei treni sospesa, ritardi – Dalle 5.30 la circolazione sulla linea AV Milano – Bologna è sospesa.

Approfondimento su Lombardia Notizie

Tampona pulmino, 57enne muore sul raccordo della Spezia

Sestri Levante, uomo spara alla moglie e la uccide
L'interno di un'ambulanza (immagine di repertorio)

Ieri sera, intorno alle 20, alla Spezia si è verificato un incidente mortale. Un uomo di 57 anni di Massa Carrara, è morto dopo aver tamponato con la propria auto un pullmino con a bordo una squadra di calcio femminile.

L’incidente è avvenuto sul raccordo autostradale tra Santo Stefano Magra e La Spezia.

Ragazzo 17enne muore in incidente, guidatore ubriaco: era un neo patentato

S. Desiderio, colpito da malore e precipita nello Sturla: in codice rosso all'ospedale
Un'ambulanza (foto di repertorio)

Un ragazzo di 17 anni residente a Dolcedo, in provincia di Imperia, è morto sul colpo in un incidente stradale avvenuto poco dopo l’una di notte sulla statale 28 nell’immediato entroterra di Imperia.

Il giovane viaggiava come passeggero su un Suzuki Jimmy che si è schiantata contro il guard rail.

Il conducente, un ragazzo di 19 anni neopatentato, è risultato positivo all’alcoltest con un tasso alcolemico superiore a 1,5 mg. ed è stato portato in caserma dai carabinieri per essere ascoltato.

Come da protocollo il conducente è stato sottoposto agli esami del sangue per verificare l’eventuale uso di alcol o stupefacenti alla guida.