Un viaggio tra sogno e realtà, dalla Liguria all’Himalaya, alla scoperta del potere della sfida personale e della passione per la montagna.
Il Palazzo Ducale di Genova ha ospitato la presentazione del libro di Massimo Sorci, “Ottomila dal divano”, un’opera che racconta un’avventura straordinaria, nata da un sogno e trasformata in una sfida personale.
Un’avventura tra sogno e realtà: la conquista degli Ottomila dal divano di casa
Il protagonista del libro, un uomo con qualche sogno nel cassetto, progetta di conquistare tutti gli Ottomila, le quattordici vette più alte della Terra, senza lasciare il comfort del suo divano. Inizia così un viaggio immaginario, ma allo stesso tempo reale, tra le montagne della Liguria, dell’Umbria e delle Alpi, trasformando luoghi familiari in cime leggendarie come l’Everest e il Nanga Parbat.
Un viaggio “misurabile” arricchito da storie di alpinismo
“Ottomila dal divano” non è solo una metafora, ma un vero e proprio viaggio “misurabile”, arricchito dalle storie dei grandi protagonisti dell’alpinismo, da Hermann Buhl a Walter Bonatti, da Reinhold Messner a Herbert Tichy. Il libro diventa così un pretesto per raccontare le gesta eroiche e storiche di chi ha sfidato le vette più alte del mondo.
Una sfida personale e un invito a spostare i propri orizzonti
“Il libro di Massimo Sorci vuole dirci che ogni tipo di ‘impresa’ in fondo è una sfida con sé stessi”, commenta l’editore Stefano Termanini. “Si può spostare il proprio orizzonte, ponendosi obiettivi e lavorando duro per raggiungerli con fiato, gambe e cuore”. Un invito a non arrendersi ai propri limiti e a perseguire i propri sogni, anche quelli più ambiziosi.
Un racconto arricchito da schizzi e descrizioni di paesaggi
Il libro è arricchito da schizzi visivi e descrizioni di paesaggi, appuntati in un personale quaderno di vetta, che rendono il racconto ancora più coinvolgente e suggestivo.
Massimo Sorci: giornalista e appassionato di montagna
Massimo Sorci, giornalista, vive a Genova da quasi trent’anni. Ha una moglie, due figli e lavora come addetto stampa presso Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. L.B.
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