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Obbligo tampone dall’estero, Berrino: scelta folle. Toti: invece è giusta

Obbligo tampone dall'estero, Berrino: scelta folle. Toti: invece è giusta
L'ex assessore regionale della giunta Toti e attuale senatore Gianni Berrino (FdI)

“In questo momento, l’adozione da parte del Governo Draghi di criteri di massima prudenza, vista la situazione europea, mi sembra abbastanza giustificato. Mi sento di dire che, se siamo prudenti, è meglio. Se prendiamo una precauzione in più, non me ne faccio una croce”.

Lo ha dichiarato stamane il governatore ligure Giovanni Toti, commentando le nuove norme anti Covid per chi arriva dall’estero, duramente contestate dall’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino (FdI).

“L’ultima catastrofica iniziativa dei ministri Roberto Speranza e Luigi Di Maio – ha invece dichiarato Berrino – le nuove regole contenute nell’ordinanza firmata nel tardo pomeriggio di ieri dal ministro della Salute e condivisa dal ministro degli Esteri, sono intempestive e fanno sorgere tanti dubbi circa la loro efficacia.

L’obbligo per i vaccinati di sottoporsi a test antigenico nelle 24 ore precedenti all’ingresso, oppure molecolare nelle 48 ore precedenti, è una scelta folle che danneggia gli interessi nazionali e di tutto il comparto turistico.

In una terra come la Liguria al confine con la Francia dove gli scambi sia di turisti sia di lavoratori transfrontalieri sono pressoché giornalieri, questa situazione che si verrà a creare è assurda e irragionevole”.

“Il momento è complesso – ha aggiunto Toti – siamo circondati da realtà che sono assai più in difficoltà di noi. Più volte abbiamo pagato qualche imprudenza di troppo: basti ricordare all’inizio di questa pandemia i voli dalla Cina bloccati, poi sbloccati, poi dirottati su altri aeroporti.

Il dipartimento della Provence-Côte d’Azur, al confine con la nostra provincia di Imperia, ha 700 casi di contagio ogni 100.000 abitanti alla settimana. La provincia di Imperia sta trainando la crescita del coronavirus in tutta la Liguria”.

Per Toti, i problemi per il turismo sono altri: “Credo che possa danneggiare il turismo soprattutto il permanere, propagarsi e continuare di questa pandemia. Prima chiudiamo i conti con il coronavirus e prima il turismo ripartirà davvero.

E’ vero che siamo nelle vacanze di Natale, ma è anche vero che non è la stagione d’elezione del turismo in Liguria. Spero che la partita sia chiusa prima dei grandi ponti estivi.

Questo è un provvedimento aggiuntivo e, se oggi non avessimo il Super Green pass non ci sarebbe il mercatino di Natale in piazza De Ferrari, i ristoranti non sarebbero fortunatamente pieni la sera per gli auguri: da questo punto di vista, credo che le politiche sanitarie dell’Italia, per una volta, ci debbano far sentire orgogliosi”.