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Napoli-Samp 3-0, San Paolo ancora tabù per i blucerchiati

Quagliarella

Napoli è un finale amaro. Come da tradizione negativa delle ultime stagioni, il “San Paolo” si mantiene campo proibito per la Sampdoria di Giampaolo. Un minuto di black-out a metà della prima frazione di gara spiana la strada agli azzurri di Ancelotti, abili a gestire nella seconda e a restituire il 3-0 dell’andata negli istanti conclusivi.

Dura. Il mister conferma Colley al centro della difesa e Defrel accanto a Quagliarella, sceglie Jankto per rimpiazzare lo squalificato Praet e ripropone Ramírez sulla trequarti. Il Napoli ci mette 10 minuti per risultare pericoloso: Callejon con il sinistro calcia alto prima che Zielinski impensierisca Audero con un destro dal limite, Colley libera. Il Doria non rischia particolarmente ma, al tempo stesso, fatica a pungere. Ramírez ci prova al 17′, in tuffo di testa, su suggerimento di Defrel: la palla sorvola la traversa. Troppo poco per impressionare gli azzurri, che al 25′ passano con Milik, glaciale nel trasformare in oro un assist di Callejon, e al 26′ addirittura raddoppiano. Il letale uno-due lo firma Insigne in diagonale tra le maglie troppo larghe della nostra retroguardia. Per i nostri si fa dura.

Piglio. Murru al 34′ invita Quagliarella a infrangere il record e il Doria a riaprirla ma il capitano colpisce male il cross del terzino. Quaglia prende la mira al 36′ ma Maksimovic devia in angolo. Malgrado il passivo, sembriamo in partita e Audero ci aiuta a restarci volando al 39′ su una sventola di Mario Rui. Milik segna sugli sviluppi del corner ma in fuorigioco. Quagliarella tiene ancora in apprensione i padroni di casa: peccato che il suo mancino sia troppo strozzato. Il piglio del Doria è buono ad inizio ripresa, quando Saponara prende il posto di Ramírez (8′) e Gabbiadini quello di Defrel (14′). I nuovi entrati impegnano presto Meret (16′ il primo, 18′ il secondo) ma non basta.

Rammarico. Bereszynski al 27′ spara con il destro al volo: la barba al palo aumenta il rammarico. Niente da fare. Giampaolo allora si gioca anche l’ultima carta Vieira (dentro per Ekdal). Passa un niente arriva il giallo per Murru, che – diffidato – sarà costretto a saltare il Frosinone. I giri d’orologio conclusivi arrotondano il punteggio a favore del Napoli: Pairetto (con l’aiuto del VAR) assegna un rigore per un mani in area di Andersen. Verdi ringrazia e batte Audero. Si ferma la Samp, si ferma Quagliarella. Finale amaro, ora bisogna ripartire.

Napoli          3
Sampdoria 0
Reti: p.t. 25′ Milik, 26′ Insigne; s.t. 44′ Verdi rig.
Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, M. Rui; Callejon, Allan, Hamsik (28′ s.t. Diawara), Zielinski; Insigne (38′ s.t. Verdi), Milik (45′ s.t. Ounas).
A disposizione: Ospina, Karnezis, Malcuit, Luperto, Mertens, Ghoulam, Albiol.
Allenatore: Ancelotti.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley, Murru; Linetty, Ekdal (28′ s.t. Vieira), Jankto; Ramírez (8′ s.t. Saponara); Defrel (14′ s.t. Gabbiadini), Quagliarella.
A disposizione: Rafael, Belec, Tavares, Ferrari, Tonelli, Trimboli, Yayi Mpie.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Pairetto di Nichelino.
Assistenti: De Meo di Foggia e Longo di Paola.
Quarto ufficiale: Pezzuto di Lecce.
VAR: La Penna di Roma 1.
Assistente VAR: Posado di Bari.
Note: ammoniti al 28′ s.t. Jankto, al 31′ s.t. Murru, al 42′ s.t. Andersen per gioco scorretto; recupero ‘0 p.t. e 3’ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.