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Mite: Il decreto che regola il risparmio di gas per il riscaldamento

Mite: Il decreto che regola il risparmio di gas per il riscaldamento
Il ministro Roberto Cingolani

Le tre regole. Riscaldamento a 19 gradi, 15 giorni in meno di accensione e un’ora in meno al giorno

Il Mite, ministero della Transizione Ecologica ha emesso un decreto (DM 383 del 6.10.2022) che regola l’accensione dei caloriferi nel periodo invernale.

A firmarlo, ieri, il ministro Roberto Cingolani. in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Tale decreto prevede, nell’ottica di un risparmio gas-energia elettrica, quindici giorni in meno di accensione dei termosifoni, la riduzione di un grado della temperatura e anche un’ora al giorno in meno di riscaldamento per l’intero periodo di accensione.

Mite: Il decreto che regola il risparmio di gas per il riscaldamento
Un calorifero (foto di repertorio)

Le tre misure, secondo la stima dell’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, farebbero risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas.

Il piano suddivide l’Italia in sei macro aree climatiche dalla lettera A alla lettera F che a loro volte vengono suddivise in fasce.

La Liguria, per via del suo clima, risulta tra le regioni più miti ed è divisa in tre fasce differenti.

Genova, La Spezia e le loro province, l’entroterra di Savona e quello di Imperia sono nella zona D mentre le zone costiere di Savona e Imperia risultano in zona C. Solo alcuni comuni liguri nei versanti padani risultano invece in zona F.

Ecco le regole per la Liguria:

Zona C (costa di Savona e Imperia) il riscaldamento sarà acceso per nove ore al giorno dal 22 novembre al 23 marzo.

Zona D (Genova, La Spezia, entroterra Savona e Imperia) il riscaldamento sarà acceso per tredici ore al giorno dall’8 novembre al 7 aprile.

Zona F (alcuni comuni liguri dell’entroterra sui versanti padani delle 4 province) il riscaldamento sarà acceso per tredici ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile.

Ospedali, asili, piscine, saune e alcune attività industriali e artigianali oltre agli edifici dotati di impianti alimentati in prevalenza a energie rinnovabili sono infatti esclusi da questa misura, hanno delle regole differenti con delle eccezioni.

Tale piano di riduzione dei consumi di gas naturale posticipa di 8 giorni la data di accensione dei termosifoni e anticipa di 7 giorni lo spegnimento.

La temperatura nelle abitazioni, che viene fissata a 20 gradi, scenderà a 19 gradi.

Ma se il clima sarà particolarmente severo i comuni potranno autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati dal decreto.

Tra le sei zone climatiche con cui l’Italia è stata divisa, c’è la prima – la fascia A – con solo 5 ore giornaliere.

Ne fanno parte in verità solo due comuni italiani, che sono Porto Empedocle e Lampedusa / Linosa.

All’opposto la zona F, quella dei comuni più freddi del Paese, che non saranno soggetti a limitazioni.

Ecco il decreto DM 383 del 6.10.2022 Scarica QUI  –   Leggi QUI