Home Cultura Cultura La Spezia

Lo spazio infinito di Giacomo Leopardi

Lo spazio infinito di Giacomo Leopardi
Lo spazio infinito di Giacomo Leopardi

Lo spazio infinito di Giacomo Leopardi. L’incontro è in programma il 6 aprile alle ore 21.00 in Sala Consiliare del Comune di Sarzana.

Lo spazio infinito di Giacomo Leopardi, dettagli.

La Società Astronomica Lunae, con la collaborazione dell’Associazione Astrofili Spezzini e il patrocinio del Comune di Sarzana
organizza una tavola rotonda, giovedì 6 aprile alle ore 21.00 in Sala Consiliare del Comune di Sarzana, con la partecipazione della prof.ssa Maria Rosaria D’Amico, docente di letteratura italiana e latina del Liceo Parentucelli-Arzelà di Sarzana e del prof.  Luciano Bonci del Liceo Musicale Cardarelli di La Spezia.

L’incontro si propone di creare un ideale filo conduttore che possa unire, in un universo simbolico, l’astronomia, la musica e la poesia di Giacomo Leopardi.

Programma musicale:

Primo tempo della Sonata “Al chiaro di luna:  L.V. Beethoven
Pianoforte: Alessandro Borrini

Nuit d’étoiles C. Debussy
Mezzosoprano: Emma Daniele

Vaga luna che inargenti: V. Bellini
Soprano: Victoria Venuta

Barcarolle – dall’opera “I Racconti di Hoffmann” J. Offenbach
Soprano: Victoria Venuta – Mezzosoprano Tatiana Frisotti

Via, resti servita – dall’opera “Le nozze di Figaro”  W.A. Mozart
Soprano: Sofia Borraccino – Mezzosoprano: Emma Daniele

La ci darem la mano – dall’opera “Don Giovanni”  W.A. Mozart
Soprano: Victoria Venuta – Baritono: Giovanni Delvecchio

Io ti penso amore – tratto dal film “Il violinista del diavolo” D. Garrett
Mezzosoprano: Tatiana Frisotti – Violino: Giada Evangelisti

Si ringraziano i Proff. Maria Rosaria D’Amico (docente di letteratura italiana)., Luciano Bonci, Paola Quagliata (Canto), Francesca Coppelli (Violino), Piero Barbareschi (Pianoforte).

Leopardi guarda il cielo, la luna, le stelle muoversi armonicamente nel silenzio: quello spazio di cui egli ha bisogno per aprire le sue ali.

Astronomia e letteratura si incontrano sotto questo cielo di spazi interminabili, notturni struggenti, soliloqui intimissimi, domande eterne e disperatamente prive di risposte.

“La più amabile, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l’Astronomia. L’uomo s’innalza per mezzo di essa come al di sopra di sé medesimo, e giunge a conoscere la causa dei fenomeni più straordinari” (“Storia dell’astronomia”, G.Leopardi,1813)