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Covid, Gratarola: visite ai degenti in ospedale rimangono con restrizioni

Covid, Gratarola: visite ai degenti in ospedale rimangono con restrizioni
Prof. Angelo Gratarola: assessore regionale ligure alla Sanità

Gratarola: “Le responsabilità si assumono nel momento in cui la norma lo consente e il Ministero della Salute, non avendo recepito nuove indicazioni da parte dell’Oms, non ha ancora dato indicazioni al riguardo di un ulteriore allentamento delle misure per le visite ai degenti. La valutazione rispetto al rischio igienico-sanitario della struttura è poi in capo alla direzione sanitaria che deve tenere conto della necessità di gestire in sicurezza l’accesso alle strutture sanitarie da parte dei visitatori, valutando i provvedimenti da adottare in base alla situazione contingente del reparto e dei pazienti”.

Lo ha dichiarato oggi l’ assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola replicando ad alcuni consiglieri regionali in merito alle attuali restrizioni Covid che disciplinano le visite ai degenti negli ospedali e nelle strutture sociosanitarie.

“Sebbene l’evoluzione normativa – ha aggiunto Gratarola – si sia orientata nel tempo verso la ripresa in sicurezza delle visite alle persone ospiti presso le strutture socio-assistenziali, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, anche in ambito ospedaliero la presenza di pazienti fragili deve fare mantenere un atteggiamento prudente, ma nel contempo attento alle loro necessità socio-relazionali e di supporto all’interno delle strutture stesse.

Alisa, con propria deliberazione del gennaio 2023, ha espresso raccomandazioni affinché familiari e visitatori possano avere accesso alle strutture residenziali purché siano assicurate idonee misure di protezione individuale. L’assessorato è tuttora al lavoro per trovare soluzioni con le direzioni sanitarie che allentino le restrizioni nel rispetto della tutela dei pazienti, ma risulta chiaro che molto dipende dalla normativa nazionale”.

“Quella dell’assessore Gratarola – ha ribadito il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa) – è stata una risposta insoddisfacente, vaga, evasiva e burocratica. Ha detto di voler aspettare maggio per capire meglio cosa decide di fare l’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla situazione pandemica. Anche in questo caso la giunta regionale non si assume nessun tipo di responsabilità.

Questa mia iniziativa in aula è arrivata dopo aver scritto a tutte le aziende sanitarie, sia Asl che San Martino e Galliera, dopo aver fatto una comparazione degli orari delle visite in tutti i siti ospedalieri della Liguria, dopo aver scritto due volte all’Assessore e ad Alisa.

Ho deciso di presentare questa interrogazione in consiglio regionale perché la situazione è assurda. Nonostante l’enorme impegno degli operatori sanitari, le loro difficoltà e il burnout vissuto a seguito della vicenda pandemia e le promesse da parte di Alisa e degli Assessori mai mantenute, la vicenda sta diventando incontrollabile.

Non è possibile che persone di oltre 80 anni perdano completamente la dimensione spazio-temporale quando entrano in una struttura sanitaria. A causa delle restrizioni queste persone sono sole e non possono ricevere alcuna visita. Questa situazione contribuisce solo ad aumentare il disagio e le difficoltà nei pazienti più fragili con ripercussioni pesanti a livello psicologico.

E così in Liguria, nella regione più vecchia d’Italia, i parenti di persone anziane e fragili continueranno a non poter assistere i propri cari”.

“La Liguria, come altre regioni – ha aggiunto il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega) – ha vissuto una fase di enorme criticità a causa della pandemia da Covid 19. Per limitare la diffusione del coronavirus e proteggere le categorie più fragili, come da normativa, era stato disposto il fermo delle visite ai degenti ospedalieri.

Lo stato di emergenza ormai è cessato da tempo e nella nostra regione il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è esiguo. Penso che una carezza, un abbraccio, la percezione del calore familiare, facciano la differenza per un malato, specialmente per gli anziani e i più fragili.

Le strutture sanitarie non possono più essere ‘blindate’ per i visitatori che vorrebbero solo dare conforto e prestare la propria assistenza ai loro cari ricoverati. Ho notizia di alcuni reparti in cui pazienti molto anziani possono ricevere visita solo un’ora al giorno e a giorni alterni.

Con la mia interrogazione ho chiesto a Regione Liguria di attivarsi per garantire l’accesso dei visitatori negli ospedali e nelle strutture sanitarie con orari che siano congrui e giornalieri.

Dispiace la risposta dell’assessore Gratarola che non ha dato al momento spiragli per una soluzione immediata. Spero che si lavori di concerto con i direttori sanitari delle strutture per venire incontro alle esigenze dei degenti e dei loro parenti, perché non permettere ai malati di avere la vicinanza dei loro cari è disumano”.