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Liguria, Rt 1.01 e rischio moderato. Genova, anticorpi monoclonali a primo paziente

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Il Pronto soccorso del San Martino di Genova (foto d'archivio)

“La Liguria questa settimana ha un indice R(t) nel limite inferiore pari a 1,01 e un rischio moderato. Saremmo ancora di poco in area di criticità arancione se non fosse che la zona gialla è comunque stata sospesa in tutta Italia fino a martedì 6 aprile”.

Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.

“Oggi – ha aggiunto il prof. Matteo Bassetti – è stato trattato il primo paziente con gli anticorpi monoclonali, che sono arrivati ieri.

Si tratta di un 71enne genovese, con una cardiopatia, che è stato intercettato in mattinata grazie alla collaborazione con i medici di Medicina generale e poi portato al San Martino.

Il paziente è stato ricoverato per circa un’ora ed è poi tornato a casa.

Il protocollo operativo che abbiamo stipulato con Alisa prevede tre hub dove viene stoccato l’anticorpo monoclonale: uno in Asl 1, all’Ospedale di Sanremo, uno all’Ospedale San Martino di Genova e uno alla Spezia.

L’anticorpo monoclonale deve essere somministrato molto precocemente nella malattia da Covid-19, fondamentalmente entro 72 ore dalla positività del tampone o entro 10 giorni dall’esordio dei sintomi.

È perciò evidente che per fare tutto questo non si può aspettare che il paziente arrivi in ospedale, ma bisogna andare a prenderlo a casa.

Quindi oggi gli stessi pazienti che noi seguiamo a domicilio, non li portiamo in ospedale per un ricovero, ma li possiamo portare in ospedale più precocemente per la somministrazione dell’anticorpo monoclonale, dopodichè tornano a casa.

Inoltre, per ricevere la somministrazione è necessario avere più di 65 anni oppure avere delle comorbidità.

L’anticorpo monoclonale è dunque per quei pazienti in cui, evidentemente, il Covid-19 può dare una malattia più grave e portare a ricovero ospedaliero oppure, addirittura, al ricovero in terapia intensiva.

La divisione di quante dosi di anticorpo monoclonale ci sono in Liguria è stata fatta direttamente da AIFA, sulla base della prevalenza dei contagi. A Genova ne abbiamo circa il 40%, mentre il resto è stato distribuito negli altri hub. Per questa settimana abbiamo 75 fiale, che sono ben sopra la necessità attuale.

Domattina arriveranno in reparto altri 2 pazienti per la somministrazione. Noi siamo pronti a fare, senza grossi problemi, fino a 15 trattamenti al giorno”.