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Liguria, in arrivo altre 16mila dosi. Toti: mi vaccinerò quando sarà il mio turno

Governatore ligure Giovanni Toti (foto di repertorio fb)

“Vedere le prime persone vaccinate ed entro i prossimi 21 giorni protette, grazie al richiamo del vaccino, da questa terribile malattia, è qualcosa che ha emozionato tutti noi”.

Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.

“Le operazioni – ha aggiunto Toti – si sono svolte senza alcun intoppo.

Le prime dosi di vaccino sono infatti destinate alla popolazione target ovvero al personale sanitario, ai medici di Medicina generale, ai pediatri, ai volontari delle pubbliche assistenze e alle Rsa, sia ospiti che personale: vogliamo mettere al sicuro i nostri ospedali, tutte le persone maggiormente esposte al coronavirus e i nostri anziani nelle Rsa con il personale, anche per poter riaprire quanto prima queste strutture alle visite dei familiari.

Domani pomeriggio è in programma una riunione tecnica sulle prossime fasi della vaccinazione.

Infatti, domani infatti partiranno 400mila dosi dagli stabilimenti belgi della Pfizer e 16mila dosi sono destinate alla Liguria, dove arriveranno la prossima settimana per essere distribuite in tutti i 14 centri individuati sul territorio per vaccinare anche il personale sanitario di quegli ospedali e tutta la popolazione target della Liguria.

Entro febbraio i liguri destinatari delle prime 60.142 dosi faranno il richiamo (il vaccino Pfizer BioNTech prevede la somministrazione di due dosi a distanza di almeno 21 giorni, ndr) e saranno messi in sicurezza.

Poi, da metà febbraio, arriveranno altre migliaia di dosi per arrivare a vaccinare 500mila liguri nei prossimi mesi.

Oggi non mi sono vaccinato soltanto perché non era il mio turno. Ho 52 anni, non faccio parte del personale sanitario che vive e lavora negli ospedali.

La prima tranche di dosi del vaccino anti Covid è contingentata e destinata a chi sta al fronte, in trincea, oltre che per mettere in sicurezza nostri nonni e i nostri genitori.

Credo nella scienza e mi vaccinerò non appena sarà il mio turno.

Anche se c’è la libertà di scegliere, ritengo che sia un obbligo morale per tutti perché sono morte tante persone.

Quando sarà mio turno lo farò senza aspettare neppure un secondo di più. Perchè sono convinto sia cosa non solo giusta ma anche sacrosanta da fare”.