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Genova e Arenzano, irregolarità stabilimenti balneari: uno non esiste a catasto

Tasse non riscosse, sfondato tetto dei 1.100 miliardi di euro
Agenzia delle Entrate (foto d'archivio)

Stabilimenti balneari sconosciuti al Demanio o al Fisco. Il caso più eclatante riguarda uno che si trova nel Levante genovese.

Tuttavia, i funzionari dell’Ufficio Demanio, insieme ai tecnici del Comune di Genova e Arenzano, gli investigatori della Capitaneria di porto e dell’Agenzia delle entrate, al termine di una serie di controlli per contrastare l’evasione dei canoni demaniali, l’abusivismo edilizio e l’evasione fiscale, ne hanno scoperto alcuni.

Da quanto riferito oggi, le irregolarità sono emerse attraverso una analisi delle banche dati tra le concessioni rilasciate dall’Ufficio demaniale del Comune, le visure catastali e le planimetrie presenti nella banca dati dell’Ufficio Provinciale del Territorio di Genova.

Tra gli altri, uno dei più grandi stabilimenti balneari di Genova, dotato di bar, ristorante, cabine e parcheggio riservato per il catasto risultava inesistente.

Sempre a Genova un magazzino veniva adibito a palestra, mentre ad Arenzano una struttura censita come ristorante-bar era usata anche come stabilimento balneare con relative cabine.