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Fine 2018, Alice ricorda Anna. Perse titolo ma vinse partita della vita contro dettami islam

Anna Muzychuk contro dettami islam sulle donne, campionessa di scacchi e della libertà

“Bravissima e ammirevole. Inaccettabile che per cultura un Paese consideri le donne come persone di serie B”.

E’ il post di fine anno 2018, seguito dal quello classico di auguri, pubblicato ieri dalla capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore.

L’esponente pentastellata genovese ha così ricordato la campionessa di scacchi ucraina che l’anno scorso aveva deciso di perdere a Riad, ma ha vinto per davvero in tutto il mondo per i normali diritti delle donne e contro le oppressioni islamiche. Altro che  femministe radical chic.

Anna Muzychuk, giovane donna intelligente e straordinaria, campionessa mondiale in carica, aveva annunciato su Facebook: “Non difenderò i titoli nei Mondiali che si terranno in Arabia Saudita dal 26 al 30 dicembre. Non voglio portare l’abaya (la tunica d’ordinanza in alcuni paesi musulmani, ndr) e non voglio sentirmi una creatura di seconda categoria”.

Detto, fatto.

La 27enne ucraina, con il suo gesto, è quindi diventata un’icona per i diritti delle donne. Insieme alla sorella, altra brava scacchista che aveva disertato gli incontri per i Mondiali in Arabia Saudita.

“Tra pochi giorni – aveva dichiarato su Fb Anna – perderò i miei due titoli mondiali, uno ad uno. Solo perché ho deciso di non andare in Arabia Saudita, di non giocare con le regole di altri, di non mettermi l’abaya, di non dover andare per strada accompagnata con qualcuno, per, in sintesi, non sentirmi una persona secondaria. Sono preparata a lottare per i miei principi e saltare questo mondiale, in cui avrei potuto guadagnare più che in una dozzina di competizioni messe assieme. Tutto ciò è assai molesto, ma la cosa più terribile è che a nessuno interessi”.