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Ecco il testo della mozione di sfiducia a Toti. Rossetti (Azione) non la firma

Toti: il Riesame deciderà lunedì 8 Luglio sulla libertà
Governatore ligure Giovanni Toti (foto di repertorio fb)

Ieri il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, in apertura del consiglio regionale, ha presentato in aula la mozione di sfiducia nei confronti del governatore ligure Giovanni Toti, agli arresti domiciliari da martedì 7 maggio per corruzione elettorale.

Successivamente, i capigruppo e i consiglieri di minoranza hanno firmato e depositato agli atti il testo della mozione di sfiducia, che come prevede il regolamento non è stato possibile discutere ieri, ma che è stata messa all’ordine del giorno della seduta consiliare di martedì 4 giugno, come ha confermato il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Gianmarco Medusei (Lega).

Il documento è stato firmato da tutti gli esponenti di minoranza, tranne che dal consigliere regionale Pippo Rossetti (ex Pd confluito in Azione di Carlo Calenda), il quale ha tuttavia annunciato che “per coerenza” voterà a favore della mozione di sfiducia depositata dai colleghi di minoranza.

Ecco il testo integrale della mozione di sfiducia a Toti.

“MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 109

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO CHE dal 7 maggio u.s. vi è un Presidente della Regione facente funzioni, in applicazione della legge Severino, a seguito di una inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto del Presidente della Giunta Regionale Giovanni Toti;

CONSIDERATO CHE, a prescindere dalle valutazioni di carttere giudiziario, dal punto di vista politico- amministrativo emerge un’immagine degradata dell’utilizzo dell’istituzione pubblica, con lo spostamento delle decisioni strategiche dalle sedi istituzionali e democratiche ad altre improprie, in un quadro in cui le normali condizioni di trasparenza e legalità della pubblica amministrazione appaiono diffusamente piegate a interessi di parte;

SOTTOLINEATO CHE, al di là di quello che saranno gli esiti dell’inchiesta, il fallimento politico della Giunta Toti è ormai evidente e conclamato, a partire dalla gestione sanitaria, in profondo disavanzo, proseguendo per le politiche ambientali, ai trasporti , alle infrastrutture, alla casa, al sociale e alla cultura;

PRESO ATTO CHE a questo fallimento politico si aggiunge il blocco nei fatti dell’attività amministrativa ed istituzionale della Regione, minata nelle sue fondamenta dagli ultimi accadimenti;

SOTTOLINEATO altresì che, in tale contesto e per la tutela dell’Ente regione, anche gli uffici regionali adoteeranno ulteriore prudenza nella valutazione delle singole procedure, con inevitabili ritardi nell’ordinaria attività amministrativa e gestionale;

CONSIDERATO CHE stante il perdurare di questa condizione di instabilità politica e amministrativa, unitamente ad una già complessa situazione economico e sociale, l’avvitamento istituzionale rischia di acutizzarsi ulteriormente con danni importanti e irreparabili all’economia e alla società ligure;

SOTTOLINEATO che ci troviamo di fronte ad una Giunta e ad una maggioranza che non ha le condizioni politiche per proseguire, dimezzata per potere e funzioni, senza l’autorevolezza necessarie per gestire nella pienezza delle proprie competenze e con la credibilità necessaria le sfide che riguardano la nostra Regione;

PRESO ATTO CHE, ad oggi non sono arrivate le dimissioni del Presidente della Giunta regionale, come sollecitato in queste settimane da più parti;

RITENENDO insostenibile, per gli interessi generali della Regione, a partire dalla tenuta economica e sociale, proseguire in tale condizione di stallo;

VALUTATO lo scioglimento del Consiglio Regionale e lo svolgimento di nuove elezioni l’unica strada possibile per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica;

SFIDUCIA

ai sensi dell’articolo 124 del Regolamento Interno il Presidente della Giunta Regionale Giovanni Toti.

Firmato Luca Garibaldi (Pd), Ferruccio Sansa (Lista Sansa), Fabio Tosi (M5S), Giovanni Battista Pastorino (Linea Condivisa), Roberto Arboscello (Pd), Enrico Ioculano (Pd), Davide Natale (Pd), Armando Sanna (Pd), Selena Candia (Lista Sansa), Roberto Centi (Lista Sansa), Paolo Ugolini (M5S)”.