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Disabili su treno, è polemica. Associazione: colpa non dei passeggeri

Disabili su treno, è polemica. Associazione: colpa non dei passeggeri
La stazione ferroviaria di Genova Principe (foto d'archivio)

Presidente associazione disabili: la colpa non è dei passeggeri, è mancata tutela del diritto di viaggiare

E’ ancora accesa la discussione per i disabili che non sono riusciti a salire a Genova Principe sul treno regionale veloce 3075 delle ore 15.48 diretto a Milano.

“La responsabilità di quanto successo non è di chi non si è alzato, ma di chi non ha garantito il servizio”. A dirlo Giulia Boniardi, responsabile di Haccade, l’associazione con cui viaggiavano i disabili che non sono riusciti a salire sul treno e sono dovuti tornare in pullman a Milano.

“Stanno mettendo le persone una contro l’altra – prosegue Boniardi è una narrazione agghiacciante. Il focus è la mancata tutela di un diritto, quello di viaggiare”… “Non ha senso la pretesa di far scendere dal treno delle persone che avevano un biglietto con prenotazione come lo avevamo noi, prescindendo dalle loro esigenze. Era una competenza che non spettava ai passeggeri, non era un problema risolvibile da noi clienti ma da Trenitalia”, spiega la presidente dell’associazione Haccade. Boniardi.

Da quanto spiega la presidente la prenotazione era per i biglietti di un treno regionale veloce per 25 disabili e 5 accompagnatori “dove vengono garantiti i posti, ma non con numeri assegnati”.

Una volta arrivati in stazione il gruppo è stato avvertito di possibili sovraffollamenti e gli è stato proposto di usare un autobus anziché un treno.

Gli organizzatori hanno preferito però scegliere il treno per la presenza di servizi migliori per le esigenze dei disabili.

Il treno a Principe è arrivato completamente pieno con ili capotreno che ha fatto vedere quale era la carrozza riservata che era piena, a sua volta.

Era stato chiesto ai viaggiatori di scendere ma era fisicamente impossibile perché erano tutti ammassati, “stipati come sardine”. In quel momento “c’è stata un’escalation di nervosismo, con manifestazioni di disappunto ma nei confronti della situazione e non dei disabili. Eravamo tutti in una condizione di enorme disagio, sia i viaggiatori sul treno sia chi aspettava sulla banchina”, precisa la Boniardi.

“La verità – precisa la presidente – è che non si è stati in grado di garantire un servizio a tutti i clienti. Trenitalia non ha garantito un servizio nelle condizioni manifestate con l’acquisto di biglietti con carte blu, sapevano che c’erano 25 disabili e 5 accompagnatori”.

Problemi anche sul pullman

Anche il viaggio in pullman da Genova a Milano non sarebbe andato troppo bene.

“Si moriva prima di caldo poi di freddo – denuncia la Boniardi – in stazione Centrale l’autobus si è fermato in una posizione di non sicurezza, abbiamo chiesto l’assistenza di Trenitalia e non ci è stata concessa. I bagagli scaricati in mezzo alla strada, oltre alle 3 ore di ritardo e ai disagi arrecati alle famiglie e alle persone con disabilità per la mancanza di servizi igienici durante il viaggio”.

La nota dell’Associazione Haccade

Direttrice Trenitalia Liguria: nessuno ha voluto alzarsi

Da parte di Trenitalia, la replica della direttrice regionale Trenitalia Liguria Giovanna Braghieri: “Nessuno dei 27 viaggiatori che avevano occupato i posti riservati ai disabili si è alzato, i viaggiatori sono stati invitati più volte dal nostro personale di bordo e assistenza presente a lasciare liberi i posti evidenziando che erano riservati a una comitiva di ragazzi disabili, però questo invito non è stato minimamente accolto”.

“Siamo molto dispiaciuti di questo episodio, abbiamo cercato di approntare la miglior soluzione per garantire il proseguimento del viaggio. Abbiamo ritenuto di trovare una soluzione rapidamente attivabile per dare un viaggio confortevole a questi ragazzi con la proposta di un bus in sostituzione dei posti seduti che non erano più disponibili sul convoglio”. La Braghieri ha poi confermato che Trenitalia effettuerà il rimborso integrale dei biglietti acquistati dai disabili, invitandoli ad Euroflora.