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Danni cinghiali area Monte Portofino, ok a servizio coordinato Comuni per controlli

Portofino, paura per cinghiale contro vetrina di una boutique
Un cinghiale a Portofino (foto di repertorio)

ieri è stato approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Stefano Mai (Lega), il protocollo di intesa tra la Regione Liguria, i Comuni di Camogli, Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure e l’Ente Parco di Portofino per l’avvio di un servizio coordinato di controllo faunistico del cinghiale.

“La proliferazione incontrollata dei cinghiali negli ambiti urbani e periurbani rappresenta un rischio – ha spiegato l’assessore Mai – non solo per i danni arrecati agli orti, ai giardini, agli impianti di irrigazione, ai muretti a secco e a ogni altro manufatto a uso agricolo, ma anche e soprattutto per l’incolumità pubblica dei cittadini.

Per cercare di limitare il problema la Regione Liguria e l’Ente Parco di Portofino mettono a disposizione il proprio personale di vigilanza.

Gli enti locali coinvolti, invece, provvedono a designare almeno una unità, selezionata tra il personale dei rispettivi Corpi di Polizia Locale, in base alle competenze e alla disponibilità segnalate.

Il personale della polizia locale sarà coordinato operativamente dalla Regione Liguria, per le aree esterne al parco naturale di Portofino, e dall’Ente Parco per le aree di competenza, che concorderanno con le amministrazioni comunali aderenti tempi e modi di impiego dello stesso, in funzione delle criticità rilevate sul territorio.

Le singole amministrazioni comunali provvederanno, inoltre, a mettere a disposizione il personale operaio eventualmente necessario al trasporto, al montaggio e allo smontaggio degli impianti di cattura.

La Regione provvederà al coordinamento operativo degli interventi, fornendo al Parco di Portofino e ai Comuni aderenti l’assistenza tecnica e il supporto professionale del proprio personale di vigilanza, sia con riguardo alle esigenze formative generali degli agenti della polizia locale coinvolti, sia con riferimento alla soluzione di singole criticità”.

Il protocollo d’intesa ha una durata di 3 anni e potrà essere rinnovato per un pari periodo dagli enti interessati.