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Dal 16 al 19 dicembre al Teatro Duse, Creatura di sabbia

Dal 16 al 19 dicembre al Teatro Duse, Creatura di sabbia
Dal 16 al 19 dicembre al Teatro Duse, Creatura di sabbia

Dal 16 al 19 dicembre al Teatro Duse “Creatura di sabbia” con Raffaella Azim, spettacolo, prodotto da Lunaria Teatro, regia di Daniela Ardini

Dal 16 al 19 dicembre al Teatro Duse, Creatura di sabbia, tratto dai romanzi dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun e si inserisce nell’ambito della nuova stagione del Teatro Nazionale di Genova

Nell’ambito della nuova stagione del Teatro Nazionale di Genova, da giovedì 16 a domenica 19 dicembre al Teatro Duse va in scena “Creatura di sabbia”, adattamento dell’omonimo romanzo di Tahar Ben Jelloun e di “Notte fatale”, altra opera del celebre scrittore marocchino vincitore del Premio Goncourt.

Prodotto da Lunaria Teatro, per la regia di Daniela Ardini e interpretato da Raffaella Azim, lo spettacolo racconta le vicende di una ragazza, Zahar, costretta a vivere in un corpo non suo, quello di Mohamed, essendo stata cresciuta come un uomo dal padre, desideroso di avere un discendente maschio dopo la nascita di sette figlie femmine. Nella notte fatale in cui il padre muore, finalmente la fanciulla Zahar nascosta nel corpo di Mohamed riesce a liberarsi. Da qui ha inizio per lei un lento percorso per riappropriarsi della propria identità.

In questi due romanzi, Ben Jelloun riesce a sintetizzare l’atmosfera delle Mille e una notte e la denuncia sociale, con un registro linguistico che attinge alla poesia e alla novellistica araba, a Borges, ma anche a Genet, e non dimentica classici della letteratura occidentale come Shakespeare e Cervantes.

Raffaella Azim, dopo l’esordio con Franco Parenti nel Macbetto di Testori, è stata protagonista in spettacoli di Aldo Trionfo, Giancarlo Sbragia, Luca Ronconi, Lina Wertmuller, Gabriele Lavia fra gli altri. È stata protagonista femminile con Carlo Cecchi de Ritorno a casa e La serra di H. Pinter. Con Lunaria Teatro ha interpretato Creatura di sabbia dai romanzi di Tahar Ben Jelloun, la poetessa Marina Cvetaeva di Vico Faggi e La lunga vita di Marianna Ucria dal romanzo di Dacia Maraini.

Tahar Ben Jelloun, nato a Fès in Marocco, nel 1971 si trasferisce a Parigi dove si laurea in sociologia. Poeta, romanziere e giornalista, è noto per i suoi romanzi e per i suoi articoli di politica internazionale, in cui interviene sui problemi della società, con particolare interesse per le periferie urbane e il razzismo.

Già insignito del Premio Goncourt e del Premio Flaiano, ha anche ottenuto il Global Tolerance Award dal segretario delle Nazioni Unite per “Il razzismo spiegato a mia figlia”. In molti suoi romanzi riporta racconti, leggende, riti dell’area del Maghreb africano.