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Baglietto lancia un prototipo di propulsore a idrogeno

Baglietto lancia un prototipo di propulsore a idrogeno
Baglietto lancia un prototipo di propulsore a idrogeno

Su imbarcazioni in consegna nel 2025 con 24 ore di navigazione a zero emissioni

Un prototipo di un sistema di produzione di idrogeno verde è stato installato dai cantieri Baglietto all’interno dello stabilimento spezzino.

Il progetto BZero rappresenta il modello per le power unit degli yacht a basse emissioni.

“Tale progetto – spiegano dalla Baglietto – sancisce la visione dell’azienda ed il suo forte coinvolgimento per una nautica sempre più sostenibile e green. La prima B del sistema valoriale di Baglietto, forse la più importante, segna l’impegno forte e deciso al raggiungimento delle zero emissioni.”

Il prototipo prevede fino a 24 ore di navigazione in modalità a zero emissioni, che diventano 72 con mezzo ormeggiato con generatori di bordo spenti.

Il sistema BZERO prevede l’implementazione di un modulo di produzione di idrogeno che, a partire da acqua di mare filtrata e deionizzata, produce idrogeno con grado 5.0 di purezza alla pressione max di 35 bar grazie ad una sistema di elettrolizzatori di tipo AEM (per una potenza totale di circa 55 kW).

Gli elettrolizzatori sono alimentati primariamente da energia proveniente da fonti rinnovabili, quali pannelli fotovoltaici o dalla rete elettrica al fine di produrre, per quanto possibile, idrogeno di tipo “green”.

L’idrogeno in pressione prodotto viene immagazzinato in forma solida a bassa pressione e temperatura ambiente all’interno di bombole di idruri metallici (MH storage).

Il processo di stoccaggio e di rilascio dell’idrogeno dagli idruri è gestito da un sistema di “thermal management” che consente di riscaldare (durante la scarica) e di raffreddare (durante ricarica) gli idruri metallici. L’energia termica richiesta è ricavata dal calore prodotto dal modulo Fuel Cell di tipo PEM (approx. 185 kW) che usa l’idrogeno come combustibile per la produzione di corrente elettrica a zero emissioni di inquinanti e di rumore.

La corrente prodotta è controllata mediante un convertitore DC/DC su un bus centrale in corrente continua 700 V DC del tipo già testato sugli yacht dotati di tecnologia ibrida del cantiere Baglietto.

Sullo stesso bus in parallelo alla Fuel Cell è collegato un set di batterie agli ioni di litio. Che ha il compito di assorbire picchi e brusche variazioni di carico della domanda energetica lato utilizzatore. Il prototipo verrà utilizzato per sviluppare le procedure di funzionamento a bordo, per ottimizzare gli aspetti tecnici ed ottenere le opportune certificazioni navali. Con il fine di poter usare il sistema a bordo ed effettuare la ricarica di idrogeno nei serbatoi in autonomia e/o da fonte esterna (supplendo alla carenza di infrastrutture da una parte e/o velocizzando i tempi di rifornimento dall’altra).

L’utilizzo è pensato nelle prossime unità da 52 metri in su.

Il primo obiettivo, secondo Baglietto, è quello di aumentare l’autonomia a zero emissioni in uno yacht ibrido. Con l’utilizzo di due differenti fonti di energia, tipicamente un motore diesel e uno elettrico abbinato a batterie.

Il sistema è sviluppato insieme ad Arco FC di Bologna, Bluenergy Revolution Enapter di Pisa, H2Boat della Spezia e Siemens Energy, con la supervisione del Rina.

A tale proposito proprio il Rina presterà attenzione alle tematiche di sicurezza e controllo. Verranno garantite eseguendo e validando ogni singola fase di implementazione del processo fino alla certificazione finale del sistema.

Il prototipo su scala 1:1 perfettamente funzionante potrà essere applicato su imbarcazioni in consegna nel 2025.