“A destra parlano tanto di famiglia, ma l’hanno dimenticata. A settembre, 800 famiglie genovesi erano in lista d’attesa per il nido comunale. Nelle scuole dell’infanzia il personale è insufficiente per accogliere i bambini al mattino, nonostante le richieste delle organizzazioni sindacali”.
Lo ha dichiarato stamane la candidata sindaca di Genova del centrosinistra Silvia Salis, intervenendo sulla polemica relativa alle liste d’attesa per i nidi comunali, dopo che ieri anche il sindacato della Cgil si è schierato contro la gestione dell’amministrazione comunale di centrodestra.
“Chi lavora ogni giorno – ha aggiunto Salis – per educare i nostri figli è lasciato solo. E ora la destra che ha governato Genova tenta di riscrivere la realtà con promesse e parole, parole, parole. È la loro ennesima fake news, ed è giusto dirlo.
Non ci rassegniamo. Abbatteremo le liste d’attesa di nidi e scuole d’infanzia, rilanceremo coordinamenti pedagogici territoriali per sostenere tutto il sistema, daremo priorità alle assunzioni di personale. Dare servizi adeguati alle famiglie è il primo passo per costruire insieme la nostra Genova, che non lascia indietro nessuno e dà a tutte e tutti le opportunità per restare”.
A stretto giro è arrivata la replica dell’assessore comunale alle Politiche dell’Istruzione Francesca Corso (Lega).
“In piena campagna elettorale – ha spiegato Corso – quelli della Cgil, campioni di frottole, ieri sono scesi in campo attaccandoci sui servizi educativi per i bimbi. Oggi la candidata a sindaco della sinistra, come per il finto caso di Sestri Ponente, ancora una volta non verifica i fatti e va dietro al sindacato continuando a parlare a vanvera dei problemi dei genovesi attraverso i video-farsa da set cinematografico.
Nell’ultimo video del giorno, addirittura, sostiene che a settembre ci saranno 800 bimbi in attesa per gli asili nido.
In realtà, non c’è ancora il numero esatto perché le iscrizioni ai nidi sono state chiuse appena pochi giorni fa, a fine aprile.
L’anno scorso risultavano circa 600 famiglie perché avevamo incrociato i dati con quelli degli asili privati e, di conseguenza, depurando le liste d’attesa si vede che i numeri sono differenti rispetto a quelli riferiti da Cgil-Salis.
La candidata della sinistra, poi, ci accusa di avere dimenticato, oltre alle famiglie, anche il personale delle scuole d’infanzia che non riesce ad accogliere i bimbi la mattina. E quindi, con i soliti slogan, parla di abbattimento delle liste d’attesa e assunzioni prioritarie per il settore.
Però non dice come realizzare questi ‘buoni’ propositi dimostrando, ancora una volta, di essere una persona incompetente e quindi inadatta al ruolo di sindaco.
Insomma, talvolta predica bene ma brancola nel buio, non avendo alcuna idea concreta su come risolvere le situazioni sul territorio.
A differenza di quanto sostengono Cgil-Salis, l’impegno del Comune di Genova sul fronte della scuola e dei servizi educativi in generale è massimo. Altro che ‘promesse disattese’ come asseriscono loro.
In estrema sintesi, come ho già spiegato ieri, abbiamo sbloccato un piano straordinario di assunzioni temporanee di 24 figure professionali tra insegnanti, educatori e collaboratori nidi. Abbiamo avviato tavoli tecnici con tutte le sigle sindacali. Abbiamo già raggiunto importanti obiettivi, in primis gli impegni assunzionali che erano stati concordati e condivisi.
Ricordo che il Comune di Genova, al contrario di altri grandi Comuni italiani amministrati dalla sinistra come Torino e Milano, ha deciso di continuare a mantenere il personale ‘in house’, senza esternalizzarlo, per garantirne la tutela”.