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Al via a Genova Pellegrinaggi metropolitani

Pellegrinaggi metropolitani-Teatro Pubblico Ligure
Pellegrinaggi metropolitani-Teatro Pubblico Ligure

Al via a Genova “Pellegrinaggi metropolitani”. Si parte il 5 ottobre a Certosa con Paolo Rossi in “Stand up Omero”.

Al via a Genova “Pellegrinaggi metropolitani”, mercoledì.

Nuovo progetto di Teatro Pubblico Ligure ideato e diretto da Sergio Maifredi con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Genova.

Il cammino di “Pellegrinaggi metropolitani. Passi parole e musica per rammendare i margini”, inizia al Monastero di San Bartolomeo della Certosa (via S. Bartolomeo della Certosa 15, Genova) con tre spettacoli.

Mercoledì 5 ottobre va in scena Paolo Rossi con “Stand up Omero” (genere comico), giovedì 6 ottobre la compagnia di artisti cubani Havana Acrobatic Ensemble prosegue con “Amor. Il cuore dell’America Latina” di Alejandro Plàcido (teatro fisico acrobatico), venerdì 7 ottobre Massimiliano Cividati interpreta “Ghiaccio.

La leggendaria spedizione di Shackleton al Polo Sud” (avventura, narrazione). Tutti e tre iniziano alle 20.45.

Giovedì 6 ottobre è una giornata con doppio spettacolo: alle ore 17 l’Havana Acrobatic Ensemble fa “¡Fiesta! Uno spettacolo di circo cubano” (teatro fisico acrobatico) alla Chiesa di San Pietro di Pra’.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria alla mail info@teatropubblicoligure.it o al cellulare 348 2624922. Informazioni e aggiornamenti su www.visitgenoa.it e www.teatropubblicoligure.it .

“Pellegrinaggi metropolitani” prosegue fino al 21 ottobre 2022 ed è nato per ricucire i legami che si sono consumati, riattivare la memoria, ricostruire un tessuto vitale e indossarlo di nuovo.

Come in ogni vero pellegrinaggio sono i passi, i pensieri, gli incontri a rendere nuovi il pensiero, le persone, i posti che pensiamo di conoscere e cambiano ogni volta che cambiamo noi.

Perché le città sono gli uomini e le donne che le abitano e gli spettacoli esperienze da vivere insieme per sentirsi comunità, anche se si è arrivati da soli.

Partiamo dai nomi, che conducono sempre all’identità. Diamo spazio a Certosa, un quartiere di Genova che prende il nome dal complesso di San Bartolomeo della Certosa, fondato alla fine del XIII secolo da Bartolino Dinegro.

Una realtà di rilievo storico, in cui risaltano il chiostro al cui interno è stato ricavato un campo da calcio e un’opera d’arte unica, il grande risseu alla genovese, acciottolato di pietre bianche e nere che gli corre tutto intorno.

Il monastero di Certosa è stato costruito pochi decenni dopo la fondazione della prima casa dell’ordine dei Certosini, fondata nel 1204 da San Brunone nel cuore della Chartreuse (da cui Certosa), un massiccio montuoso alle spalle di Grenoble.

Un rete europea di cui restano testimonianze che rivivranno con il teatro e la comunità che ogni volta crea.

Qualche informazione in più sugli spettacoli. Sarà Paolo Rossi a iniziare i “Pellegrinaggi metropolitani” il 5 ottobre alla Certosa con “Stand up Omero”, una produzione di Teatro Pubblico Ligure ideata e diretta da Sergio Maifredi.

Con la forza di un risata arriva il folletto senza età del teatro italiano, un mattatore in grado di entrare e uscire come vuole da un classico della letteratura occidentale qual è il poema omerico.

“Stand up Omero” parte dall’idea di raccontare l’Odissea in un’ora con la tecnica degli stand up comedian, i cabarettisti che affrontano il pubblico solo con la parola.

Accanto a Paolo Rossi c’è Emanuele Dell’Aquila alla chitarra, spalla e complice.

Il punto di partenza ogni sera è sempre lo stesso: il travagliato viaggio di Ulisse che affronta ogni avventura prima di tornare a Itaca.

Lo svolgimento è sempre diverso, perché Paolo Rossi, conoscitore appassionato dei classici, lo porta inevitabilmente alle odissee di ogni giorno che ogni spettatore conosce.

Giovedì 6 ottobre è la giornata dell’Havana Acrobatic Ensemble, funambolica compagnia cubana piena di energia, poesia e colore, che propone due spettacoli uno dopo l’altro.

Alle 17 la Chiesa di San Pietro di Pra’ (via Camillo Sivori 10) ospita in “¡Fiesta!”, uno spettacolo di circo cubano scritto e diretto da Alejandro Plàcido.

Un turbinio di esercizi acrobatici che fonde atmosfere latinoamericane e suggestioni pop. Alle 20,45 al Monastero della Certosa va in scena “Amor – Il cuore dell’America Latina” scritto e diretto da Alejandro Plàcido da “Cronaca di una morte annunciata” di Gabriel García Márquez, con i sei artisti dell’Havana Acrobatic Ensemble, straordinari virtuosi delle tecniche circensi.

Due esclusive mondiali della compagnia italiana Mosaico Errante, distribuita da Circo e dintorni.

Venerdì 7 ottobre alle 20.45 alla Certosa si passa a una delle più straordinarie imprese che mai siano state compiute, raccontata in “Ghiaccio. La leggendaria spedizione di Shackleton al Polo Sud” di e con Massimiliano Cividati, accompagnato da Gennaro Scarpato alle percussioni e Andrea Zani al pianoforte, una produzione Aia Taumastica e Teatro Pubblico Ligure.

È la storia vera dell’esploratore Ernest Shackleton, che nel 1914 parte dall’Inghilterra per la sua seconda spedizione al Polo Sud con la nave Endurance per attraversare l’Antartide.

Quando la nave s’incaglia nel pack e deve essere abbandonata, Shackleton guida tutti i suoi uomini verso la salvezza compiendo un’impresa impossibile in condizioni estreme, grazie alla capacità di compattare un gruppo capace di affrontare le avversità con coraggio e intelligenza, senza scoraggiarsi mai.