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Affollamento pronto soccorso di Lavagna: intervengono De Paoli e Rebagliati

Ospedale di Lavagna, consigliere regionale De Paoli con i dirigenti medici

Il consigliere regionale Giovanni De Paoli in seguito a una serie di segnalazioni, ieri ha compiuto un sopralluogo al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna.

“La situazione – ha spiegato De Paoli –  mi è apparsa abbastanza drammatica perché il reparto era affollatissimo di malati in attesa di essere visitati, mentre gli spazi a disposizione non sono adeguati all’elevato numero di accessi giornalieri. Eppure mi è stato riferito che quella di ieri era una giornata ‘normale’. Non oso immaginare cosa possa succedere in situazioni di emergenza”.

De Paoli si è quindi rivolto al direttore generale della Asl4: “La dottoressa Bruna Rebagliati – ha aggiunto – è intervenuta immediatamente insieme al direttore sanitario dottor Orlandini e  al responsabile sanitario dell’ospedale dottor Andreoli.

Insieme, abbiamo cercato una soluzione che contribuisse a migliorare la situazione.

Il direttore generale, fra l’altro,  mi ha spiegato che a ottobre prenderanno il via i lavori per la ristrutturazione del pronto soccorso e con l’impegno e il buonsenso di tutti è stata individuata una soluzione provvisoria che, in attesa della ristrutturazione, contribuirà a dare una boccata d’ossigeno a un reparto con diverse problematiche.

Verranno organizzati alcuni trasferimenti interni che permetteranno di recuperate, anche se provvisoriamente, almeno un paio di stanze per consentire una migliore distribuzione dei letti all’interno del pronto soccorso.

Ringrazio il direttore generale e il suo staff per il tempestivo intervento, che consentirà di ridurre i disagi dei pazienti, ma sottolineo che il problema maggiore dell’affollamento eccessivo del pronto soccorso è il fatto che molti pazienti, non ricevendo risposta dal loro medico di base, sono costretti a recarsi con i propri mezzi al pronto soccorso  pur di ottenere la prestazione sanitaria adeguata. A questi si aggiungo coloro che giungono in ambulanza dopo avere chiamato la centrale operativa del 118. Una situazione che, talvolta, rischia di diventare drammatica”.