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A Savona buona la Prima per il Don Pasquale Cyrcus

Buona riuscita ieri sera a Savona della prima rappresentazione assoluta del "Don Pasquale Cyrcus". Al Teatro Chiabrera applausi per l'innovativo Intermezzo lirico-circense del duo Barbato-Nicolini con al pianoforte Gianluca Ascheri. Mercoledì invece la regista Stefania Panighini presenterà al Foyer del Chiabrera il prossimo "Don Pasquale" donizettiano savonese.

Un momento dello spettacolo

E’ stato più che positivo l’ esordio per il “Don Pasquale Cyrcus” ieri sera al Teatro Chiabrera di Savona. C’era anche un nutrito numero di appassionati provenienti dalla Riviera di Ponente per questa apertura estemporanea della stagione lirica dell’ Opera Giocosa.

“Il testo era inedito– spiega Armando D’Amaro, noto editor ed appassionato melomane- Per essere la prima volta è andata più che bene. Non c’era tanto pubblico, come si conviene per una prima assoluta ed innovativa come questa che comunque è stata applaudita. Il “Don Pasquale Cyrcus” di e con Simone Barbato e Andrea Nicolini è in effetti un coraggioso e divertente spettacolo. Da una parte è un omaggio alla grande opera donizettiana, dall’ altra un tentativo musical-circense per proporre un tipo di Intermezzo contemporaneo che, con qualche piccolo ritocco, potrebbe davvero diventare un classico di questo genere”.

Lodevoli tutti e tre i protagonisti Simone Barbato (lo scoppiettante nipote-mimo) ed Andrea Nicolini (il dinoccolato e pungente Don Pasquale) ed il pianista Gianluca Ascheri.

Il “Don Pasquale Cyrcus” è un agile testo, anche molto adatto ad avvicinare alla Lirica i giovani. E’ una specie di assurdo viaggio tra follia e bel canto di un nipote tenore e di uno zio domatore.

“In un spazio fuori del tempo – ci ha spiegato lo stesso Andrea Nicolini- due personaggi quasi beckettiani, che vivono di un forte rapporto di dominio e sudditanza, rivivono i temi e le relazioni del Don Pasquale di Donizetti. Come se si trattasse dello scopo principale del loro esistere, comicamente giocano e scherzano, rivivendo scene, dialoghi, rapporti, trame, avvenimenti e infine i pensieri e le riflessioni che scaturiscono dal libretto stesso dell’Opera. Uno dei due, che è un attore/tenore, vuole cantare sempre e riuscirà a farlo, in questo modo eseguendo le arie di Ernesto, e altre pagine donizettiane. L’altro, dominante, come fosse un clown nero, si ritroverà all’interno della trama nelle vesti di Don Pasquale. Appariranno nel gioco scenico altri personaggi: Malatesta, Sofronia, Norina…Ma è tutto un gioco, il teatro è gioco scenico, e stare dentro o fuori della storia è questione…di una semplice battuta…di ciglio”.

Questo spettacolo innovativo, una specie di Intermezzo moderno, studiato apposta per divertire il pubblico fra un atto ed un altro, dopo la bella intervista alla grande Renata Scotto, ha dato così il via alla programmazione della stagione autunnale dell’ Opera Giocosa.

Il prossimo appuntamento della stagione della Giocosa sarà il “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti (in programma dal 6 al 10 novembre), regia di Stefania Panighini e diretto dal Maestro Giovanni Di Stefano. Ci saranno in scena Simone Alberghini (baritono), Giulia Bolcato (soprano), Francesco Castoro (tenore) e Domenico Colaianni (baritono), con la partecipazione degli studenti del Liceo Grassi di Savona e di un gruppo di appassionati della lirica dell’ Auser di Savona.

A presentare questo nuovo allestimento della Giocosa sarà, in una conferenza stampa, prevista per mercoledì alle ore 13, nel Foyer del Teatro Chiabrera di Savona, la stessa regista Stefania Panighini.

CLAUDIO ALMANZI