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A Genova in scena “Navigazioni”

NavigAzioni del Suq- Lab. S.Gozzetti CPIA Centro Levante
NavigAzioni del Suq- Lab. S.Gozzetti CPIA Centro Levante

A Genova in scena “Navigazioni”. Appuntamento martedì 7 giugno a La Claque del Teatro della Tosse alle ore 15.

A Genova in scena “Navigazioni” tra teatro e museo.

Progetto di Suq Genova Festival e Teatro – ottobre 2021/dicembre 2022

Lavoratori, minori non accompagnati, pensionati, suore, mamme, per la maggior parte stranieri, in molti casi già naturalizzati italiani. L’età varia dai 16 ai 65 anni.

Sono i fruitori di “NavigAzioni tra teatro e museo – Per conoscere, narrare, partecipare”, una parte dei quali martedì 7 giugno, ore 15, alla Claque del Teatro della Tosse restituiranno in forma scenica il lavoro svolto con i laboratori teatrali in aula, presentando al pubblico non solo il contenuto ma anche le emozioni di quanto hanno sperimentato.

Il progetto è ideato da Suq Genova Festival e Teatro, finanziato da Regione Liguria – Assessorato alla Formazione con il Bando Abilità al Plurale 2 (a valere su Fondo per lo Sviluppo e la Coesione – Percorso integrato dedicato alla promozione dell’inclusione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’accesso alla cultura, alla creazione artistica e allo Sport – Linea 2).

Le attività, che si estendono fino al prossimo dicembre, sono iniziate a ottobre 2021 e sono destinate in particolare agli studenti che frequentano i CPIA – Centri Provinciali di Istruzione per Adulti.

L’obiettivo è sviluppare l’autonomia della persona attraverso la cultura e per ottenere una migliore possibilità di occupazione e un inserimento sociale soddisfacente.

Nonostante i limiti della scorsa ondata pandemica, finora circa 250 persone di 21 classi dei CPIA di Genova Centro Levante e Genova Centro Ponente hanno partecipato a conferenze spettacolo di presentazione del progetto, percorsi partecipati nei musei, spettacoli teatrali, laboratori di espressività ed educazione alla cittadinanza attiva di NavigAzioni.

Carla Peirolero, direttrice della Compagnia del Suq, afferma:

«Partendo dall’esperienza interculturale e formativa della Compagnia del Suq e contando sul qualificato partenariato di Teatro Nazionale di Genova, Associazione Promotori Musei del Mare, Pharos Heritage Srls,

NavigAzioni offre la possibilità di verificare sul campo il valore dei linguaggi espressivi e artistici nella costruzione di una società più inclusiva e coesa.

Un obiettivo che ci siamo sempre posti, cercando di coinvolgere le fasce di popolazione con minori opportunità e maggiori bisogni».

Il progetto, che riprenderà a settembre con nuovi partecipanti, prevede conferenze spettacolo, percorsi partecipativi in museo, attività laboratoriali in aula e in museo, visite “dietro le quinte” presso i teatri, spettacoli e incontri con le Compagnie in cartellone, laboratori espressivi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva, eventi conviviali di restituzione dei laboratori aperti alle famiglie dei destinatari.

NavigAzioni vede la stretta collaborazione del personale museale e teatrale e il coordinamento di Alberto Lasso con la collaborazione di Laura Parodi.

I laboratori -che hanno coinvolto classi di Ponte X, Principe e Centro storico- sono stati condotti da Susanna Gozzetti e Raffaele Casagrande.

Gli studenti del CPIA sono in gran parte persone con background migratorio, ad alto rischio di emarginazione o che per ragioni economiche e sociali accedono con più difficoltà ai luoghi della cultura.

Grazie a NavigAzioni, per esempio, hanno assistito a spettacoli nelle sale del Teatro Nazionale e del Teatro della Tosse, visitato il Galata Museo del Mare e il Complesso Monumentale della Lanterna.

Occasioni che hanno un valore formativo in sé, ma che vengono anche rielaborate per sviluppare competenze come il lavoro di gruppo, l’espressione dei propri bisogni, il riconoscimento e la comunicazione corretta delle emozioni, le modalità per presentarsi agli estranei dichiarando identità, provenienza, obiettivi, per esempio durante un colloquio di lavoro ma anche per partecipare con più sicurezza a ogni incontro – culturale, sportivo, ludico – che sia aperto al pubblico.

Un modello innovativo di integrazione socio lavorativa destinato a fasce della popolazione considerate tradizionalmente deboli. Per conoscere, narrare, partecipare.