“Mi aveva già stuprata una settimana fa. E pure l’altro ieri, quando poi sono intervenuti i carabinieri che mi hanno salvata. Non ho denunciato il marocchino la prima volta perché mi ha minacciato di morte ed ero terrorizzata”.
E’ la sostanza del racconto fatto ai carabinieri dalla 25enne che l’altro giorno è stata stuprata da un nordafricano di 35 anni, che è stato arrestato a Cogorno e rinchiuso nel carcere di Genova Pontedecimo.
La donna, assistita dall’avvocato Cristiano Mancuso, è stata sentita dai militari che ora stanno indagando sul secondo episodio di violenza sessuale e sulle minacce di morte.
I militari della compagnia di Sestri Levante, insieme ai colleghi di Moneglia e Carasco, hanno bloccato il marocchino, già noto alle Forze dell’ordine, irregolare in Italia e mai rimpatriato, che aveva prima sequestrato e poi stuprato la 25enne.
Secondo l’accusa, lo straniero avrebbe conosciuto e acquisito informazioni sul conto della giovane a partire da un annuncio di lavoro pubblicato su un social network. Dopo avere provato ad avvicinarla con avances telefoniche risultate vane, l’altra mattina si è presentato sul luogo di lavoro della 25enne e l’avrebbe costretta, sotto minaccia, a salire in auto.
La vittima è stata quindi trasportata a casa del presunto aguzzino, dove è stata stuprata.
La 25enne sarebbe poi riuscita a scappare in strada, da dove ha chiesto aiuto. A quel punto sono tempestivamente intervenuti i carabinieri, che hanno soccorso la donna e arrestato il marocchino.
Marocchino sequestra e stupra una 25enne a Cogorno: arrestato
