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Viadotto Bisagno, abitanti esasperati. Comitato: ora basta, istituzioni devono parlarsi

“Adesso basta, le istituzioni devono parlarsi”.

Lo hanno dichiarato oggi i responsabili del Comitato dei cittadini che abitano sotto al viadotto Bisagno dell’A12 a Genova.

“Bulloni, pluviali, calcinacci, passerelle, coperture di furgoni e – hanno aggiunto – ultime, ma solo in termini di tempo, lamiere.

Un ‘elenco della spesa’ che racconta come, in un anno e mezzo, dal viadotto Bisagno sia precipitato qualsiasi oggetto contundente, direttamente sulle abitazioni dei residenti di via delle Gavette.

Martedì scorso cinque lamiere da circa 20 chili ciascuna sono cadute rispettivamente in due giardini e sulla strada di via delle Gavette, sfiorando una macchina e un pulmino che stava trasportando quattro persone.

Due di queste, inoltre, hanno spaccato una persiana, dietro la quale si trovava una ragazzina che stava facendo la didattica a distanza e hanno sfiorato un tubo del gas.

Insomma, una tragedia mancata ma oramai annunciata, tra l’esasperazione e il terrore degli abitanti. Il Comitato abitanti sotto il ponte Bisagno chiede l’intervento urgente delle istituzioni, a fronte della lettera inviata dal precedente ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Paola De Micheli al sindaco di Genova Marco Bucci, in data 11 settembre 2020.

Riportiamo alcuni passaggi salienti:

Caro Sindaco, in relazione alla ben nota problematica del fabbricato insistente sotto il Viadotto Bisagno, Ti prospetto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha individuato un percorso per la definizione della stessa problematica […].

Credo, quindi, sia opportuno avviare la procedura che determini la cessione consensuale al Comune delle predette abitazioni da parte dei proprietari, con riconoscimento dei relativi valori immobiliari ai proprietari medesimi […].

La copertura dei costi occorrenti per le cessioni immobiliari, previa definizione dei valori immobiliari con i cedenti, nonché per la demolizione dei relativi fabbricati, potrà rinvenirsi nelle somme poste a disposizione da Autostrade per l’Italia S.p.A. (già consultata per le vie brevi) in favore della comunità ligure.

Gli uffici del mio Dicastero, e il sottosegretario Roberto Traversi, al quale ho delegato gli aspetti più propriamente di indirizzo politico per la soluzione della questione in argomento, sono disponibili ad effettuare, con la cooperazione del Comune, gli opportuni approfondimenti tecnici […].

‘Noi siamo a conoscenza del dialogo aperto, frequente e personale che il sindaco di Genova Marco Bucci intrattiene con il neo ministro Enrico Giovannini (titolare del Mit) – dichiara la portavoce del Comitato abitanti sotto ponte Bisagno Chiara Ottonello – e quindi chiediamo che le istituzioni si parlino e che, sia il comune di Genova che la Regione, mostrino la volontà di portare a termine questa situazione, oramai insostenibile per noi’.

Martedì 23 marzo, sulla pagina Facebook del comune di Genova – Genoa Municipality, il sindaco Marco Bucci scriveva testuali parole:

Continua il dialogo con i ministri Enrico Giovannini e Giancarlo Giorgetti per poter usare gli 88 milioni di euro, già stanziati per il nuovo ponte Genova San Giorgio, per realizzare il progetto del Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso, la rigenerazione degli spazi sotto il nuovo viadotto”.

“Visto il fitto scambio – ha sottolineato Chiara Ottonello, portavoce del Comitato – tra il sindaco Marco Bucci e il ministro del Mit Enrico Giovannini, chiediamo al primo cittadino di Genova di portare a conoscenza la nostra situazione il prima possibile, per procedere con l’iter iniziato tempo fa dallo stesso ministero, senza dover piangere poi vittime, questa volta sotto il Bisagno.

È necessario che si porti a compimento il trasferimento definitivo degli abitanti di via Salita delle Gavette.

I residenti di via Salita delle Gavette, una cinquantina in tutto, chiedono al Mit di proseguire la strada che era stata intrapresa dall’ex ministra del Mit Paola De Micheli, assicurando al più presto il trasferimento immediato e definitivo a tutti coloro che vivono sotto il viadotto Bisagno.

Chiediamo che le istituzioni, sia liguri che nazionali, si mettano al nostro fianco per difendere un diritto costituzionale, quello all’incolumità e alla vita, difendendo i cittadini nei confronti delle inadempienze di Autostrade”.