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Unige | Telemedicina, teleriabilitazione e Covid-19

Da Alisa e Liguria Diitale una task force per monitorare i casi e contenere il Covid

Covid19, uno sguardo al futuro dall’Università di Genova
#UniGenonsiferma

Tra le attività dell’Ateneo genovese a supporto della popolazione durante questa emergenza, si segnalano le innovazioni in campo riabilitativo.

Fino a ieri, queste discipline erano considerate “hi-tech” e difficili da applicare, anche per i costi elevati. I ricercatori hanno  lavorato intensamente per ridurre al minimo i costi e limitare l’impegno economico del Sistema Sanitario Nazionale mantenendo un’elevata qualità dei sistemi di monitoraggio, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti, seguendoli nel luogo migliore in cui essi potevano stare: la loro casa.

A oggi, la telemedicina è un’imperativa necessità, prima di tutto nel contesto di una pandemia con l’obbligo del distanziamento sociale, per poter monitorare a distanza un paziente che soffre garantendo un intervento tempestivo, in tempo reale e diminuendo le possibilità di diffusione del contagio.

Inoltre, diventa necessario anche preservare tutte quelle categorie di personale sanitario che sono a rischio ma che dovrebbero proseguire i trattamenti cronici.

L’Università di Genova, se possibile, ha ampliato ancora di più le risorse per la popolazione e si è mostrata pronta a far fronte all’emergenza Covid-19.

Il team dell’Università di Genova ha svolto attività sul primo caso di paziente affetto da neuropatia di Charcot-Marie-Tooth, una malattia neuromuscolare ereditaria progressiva, che ha contratto il SARS-Cov-2.

La malattia si era manifestata in forma lieve, ma è stato necessario applicare il sistema telemedicina per proseguire la riabilitazione di un delicato intervento alla mano a cui era stato sottoposto e per rimediare ad alcuni deficit causati dalla neuropatia stessa.

La tele-riabilitazione, effettuata due volte a settimana, in sedute di un’ora, ha sortito effetti significativamente positivi, molto apprezzati dal paziente.

Un’altra significativa esperienza di telemedicina è stata la creazione da parte di Valeria Prada, fisioterapista del DINOGMI, di alcuni video-tutorial per pazienti neuropatici (ma fattibili anche dai pazienti anziani) che vogliono essere attivi e tenersi in forma.