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Toninelli: navi Ong non hanno rispettato la legge. Nel mirino M5S vertici buonisti dei porti

Ministro Danilo Toninelli con ammiraglio Giovanni Pettorino (foto di repertorio)

“Siamo pronti a dare una lezione all’Europa accogliendo donne e bambini a bordo delle navi Sea-Watch3 e Prof Albrecht Penck, ma tutta la UE deve farsi carico del problema, a partire da Germania e Olanda, Paesi le cui bandiere sventolano sulle due imbarcazioni”.

Lo ha dichiarato ieri su Fb il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danlo Toninelli.

Lunardon difende vertici porti che vogliono accogliere migranti: da Toninelli intimidazioni

“Le Ong di riferimento, come al solito, non hanno rispettato la legge del mare – ha aggiunto Toninelli – addirittura la nave di SeaEye ha mentito sullo stato del barcone dal quale ha prelevato i migranti, che non stava affatto affondando come da essa comunicato.

I due interventi sono avvenuti in acque Sar libiche, toccava dunque a Tripoli agire. Ma le due Ong hanno invertito la rotta, ora sono a ridosso delle coste maltesi ed è giusto che sbarchino lì, viste anche le condizioni del mare in peggioramento.

Il caso è più che mai europeo, così come il fenomeno nel suo complesso. Questi sono i fatti e da qui bisogna partire”.

Il ministro del M5S ha inoltre aggiunto una post scriptum rivolgendosi ai vertici buonisti di alcuni porti italiani, che con dure prese di poisizione hanno dichiarato di voler accogliere i migranti illegali.

“Nessuna Autorità di sistema portuale italiana – ha aggiunto Toninelli – può arrogarsi prerogative che travalicano le sue funzioni amministrative. Darò mandato alle strutture del mio ministero di valutare eventuali accertamenti di natura disciplinare. Non ho emanato alcun decreto di chiusura dei porti perché non serve, non essendo alcun porto italiano interessato alle operazioni e non avendo il Mrcc (Maritime rescue coordination centre) italiano coordinato i soccorsi”.