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Tartaruga marina soccorsa al largo di Genova

Tartaruga marina soccorsa al largo di Genova
Il controllo veterinario della tartaruga a Genova

Recuperata a un miglio dalla costa genovese è in cura all’Acquario dopo aver espulso plastica

Nel pomeriggio di sabato 17 maggio 2025, una tartaruga marina della specie Caretta caretta è stata soccorsa a circa un miglio dalla costa di Genova, dopo che un diportista ha notato l’animale in posizione anomala e con difficoltà a immergersi. Il rettile, lungo 43,5 cm, largo 42 cm e del peso di 11,7 kg, è stato recuperato in mare e trasferito all’Acquario di Genova, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto.

Lo staff medico-scientifico dell’Acquario ha preso immediatamente in carico la tartaruga, sottoponendola ai primi controlli diagnostici. Le ecografie non hanno rilevato corpi estranei, mentre le analisi del sangue e i tamponi sono attualmente in corso per verificare lo stato di salute complessivo dell’animale. Durante la degenza, la tartaruga ha espulso frammenti di plastica, confermando purtroppo l’ipotesi dell’ingestione di rifiuti marini, un problema sempre più diffuso nei nostri mari.

Dal 1994 l’Acquario di Genova è attivo nel soccorso delle tartarughe marine in difficoltà e, dal 2009, è referente istituzionale per la Regione Liguria nel recupero delle Caretta caretta, in base all’accordo Stato-Regioni. Inoltre, dal 2017 è stato riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Transizione Ecologica come centro di recupero e lunga degenza per questi animali marini protetti.

In caso di avvistamento di una tartaruga in difficoltà, è fondamentale contattare la Guardia Costiera chiamando il numero 1530 o il 112. Solo dopo la valutazione degli esperti dell’Acquario si potrà intervenire. La cattura di questi animali senza autorizzazione è infatti vietata per legge: la tartaruga marina è una specie protetta dalla Convenzione CITES e ogni intervento dev’essere autorizzato dalle autorità competenti.

Il servizio di pronto soccorso dell’Acquario di Genova è realizzato in collaborazione con la Guardia Costiera, i Carabinieri Servizio CITES e in base a un protocollo d’intesa con la Direzione Marittima della Liguria, volto a garantire la tutela della fauna marina e a sensibilizzare il pubblico sul rispetto dell’ambiente.

Le cause di ricovero delle tartarughe marine sono molteplici: ingestione di plastica, ferite causate da eliche o reti da pesca, impatti con imbarcazioni, intrappolamento in reti fantasma o patologie debilitanti. L’attività dell’Acquario ha lo scopo non solo di salvare gli esemplari in difficoltà, ma anche di diffondere una cultura del rispetto ambientale tra i fruitori del mare, promuovendo un approccio consapevole e responsabile verso l’ecosistema marino.

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