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Stalkerizzata e picchiata dall’ex, alcune prostitute chiamano la Polizia locale

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Un arresto (foto di repertorio)

Gli agenti della Polizia locale sono intervenuti in un vicolo del Centro storico di Genova e hanno arrestato un africano

Ieri pomeriggio gli agenti del nucleo Centro Storico del 1º distretto e quelli del reparto Sicurezza Urbana della Polizia locale di Genova sono accorsi in un vicolo del Centro storico su segnalazione di alcune prostitute che hanno chiesto soccorso in quanto una donna, per l’ennesima volta, era oggetto di violenze da parte di un africano con cui in passato aveva avuto una relazione.

Il 24enne centroafricano, irregolare sul territorio nazionale, pregiudicato e mai rimpatriato, non era la prima volta che aggrediva l’ex compagna.

Ieri stava tempestando di calci e pugni la sua porta di casa perché gli aprisse e, quando si è accorto dell’arrivo degli agenti, per tentare di sfuggire alla cattura si è appeso fuori da una finestra al terzo piano del palazzo.

Non si è accorto, però, che in rinforzo dei colleghi erano arrivati agenti in borghese del reparto Sicurezza Urbana, che sono riusciti a catturarlo.

A quel punto, un’ispettrice del reparto della Polizia locale ha raccolto la testimonianza della giovane che, superando finalmente la paura che fino a quel momento l’aveva indotta a non denunciare l’africano, ha raccontato in lacrime i ripetuti episodi di violenza e i soprusi dell’uomo che l’aveva più volte picchiata e minacciata di morte persino con un coltello, lo stesso che ieri gli agenti gli hanno trovato addosso.

Da mesi la viveva nel terrore perché lo straniero non accettava la fine della relazione.

Aveva anche tentato di bloccare il numero di telefono, ma l’ex compagno continuava a contattarla con altri numeri, stalkerizzandola con una raffica di chiamate.

L’africano era anche riuscito a raggiungerla, nonostante lei si fosse trasferita per un periodo a casa di un’amica, nel Ponente cittadino, ed evitasse per quanto possibile di uscire di casa per paura che lui la raggiungesse.

Tutte le circostanze riferite dalla vittima sono state confermate anche da persone del quartiere e amiche che sono state nel tempo testimoni di quanto era accaduto.

La giovane ha anche fornito una serie di video e foto che mostrano i lividi, le escoriazioni e le tumefazioni causate dalle ripetute aggressioni del suo ex fidanzato che la minacciava perché non andasse al pronto soccorso a farsi medicare e non denunciasse.

L’africano violento si era addirittura spinto a strappare le catenine d’oro al collo della sua vittima, che aveva poi colpito in testa col manico del coltello.

E’ stato quindi arrestato per i ripetuti episodi persecutori. Il magistrato di turno ha disposto l’immediato trasferimento in carcere a Marassi.