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Spezia-Chievo, Mora: Regaliamo un sogno alla città

Subentrato al posto di Maggiore a venti minuti dalla fine, Luca Mora ha saputo dare il suo contributo disputando un ottimo spezzone di gara all’insegna del dinamismo e della quantità: “Prima dei play-off avevamo detto qualunque cosa succeda nella gara di andata è una partita che si gioca sui 180′. Puntualmente si danno giudizi affrettati già dalla prima partita e per questa sera nessuno avrebbe scommesso su di noi, ma noi ci abbiamo creduto fin da subito, abbiamo cercato di riposarci cercando di correggere il più possibile gli errori fatti a Verona.

Questa è una squadra che un sacco di volte ha dimostrato di sapersi rialzare. Abbiamo dimostrato di essere stati i primi a crederci per davvero, ma ora siamo a metà dell’opera, dobbiamo rifiatare e credere in noi stessi per la finale, qualunque squadra si affronti. Andremo a giocarci questa finale che ci siamo meritati non solo questa sera ma anche durante la stagione. Non dobbiamo dimenticare che siamo in pieno agosto e ci sta che si sbagli un avvio di gara, all’andata abbiamo detto ripartiamo dal palo del Chievo a fine gara a Verona, è stato quello l’episodio dal quale è partito la nostra rimonta.

Ripeto, dopo il lockdown anche su certi gioctori si è detto che non stavano bene, tre giorni fa fisicamente eravamo tutti morti e questa sera invece stavamo alla grande. Il calcio è anche condizione psico-fisica e il gol dopo pochi secondi all’andata ci ha piegato, cosìcome il nostro gol dopo pochi minuti questa sera ha spiazzato il Chievo. Stiamo piano piano recuperando tutti e l’organico è finalmente al completo, salvo i due lungodegenti Marchizza e Capradossi. La squadra sta bene e penso è protna per disputare al meglio il doppio confronto in finale.

Mentre eravamo in albergo prima della gara abbiamo inziato a sentire gli scooter e i tifosi che ci facevano avvertire la loro vicinanza; già da questo pomeriggio abbiamo realizzato che cosa rappresentino questi play-off per questa città. A noi ha fatto davvero piacere, perché era tanto che non sentivamo il loro calore e pertanto non possiamo che ringraziarli. Penso sia fondamentale avere una tifoseria così, anche perché il calcio è composto non solo dai giocatori, ma anche dalla società e dai tifosi, che sono una componente fondamentale di queste sport.

Ora dobbiamo vivere alla giornata, potevamo essere tutti a casa in questo momento, ma invece abbiamo ribaltato tutto. Ci siamo detti diamo tutto e vinciamo la partita perché la rimonta è alla nostra portata, e difatti così è stato. Ora arriva una sfida ancora più diffiicle, dovremo mettere più attenzione nella gara d’andata rispetto alla sfida di Verona, e poi in casa ci giocheremo l’ultimo atto, sperando di realizzare un sogno per tutta quanta la città”.