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Savi: istanza revoca domiciliari per Toti, prossima settimana interrogatorio

L'avvocato genovese Stefano Savi (immagine di repertorio)

Oggi il governatore ligure Giovanni Toti, da martedì scorso messo agli arresti domiciliari per corruzione elettorale nell’ambito della maxi inchiesta della Dda e della Procura della Repubblica di Genova, durante l’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Paola Faggioni si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha rilasciato dichiarazioni spontanee.

Tuttavia, il suo legale difensore Stefano Savi, dopo l’interrogatorio terminato intorno alle 14,40, ha ribadito che Toti “non ha preso un centesimo per se stesso”, che i soldi contestati (74mila euro) per la campagna elettorale del 2020 “sono tutti tracciati in modo trasparente”, i provvedimenti adottati da Regione Liguria “sono stati del tutto leciti” e che “abbiamo anticipato ai pm e alla gip presenti la richiesta di essere sentiti a partire dalla prossima settimana, non appena sarà ultimata la lettura degli atti e delle migliaia di pagine contenute nel fascicolo.

Il primo obiettivo è di fare revocare gli arresti domiciliari al presidente Toti per cui presenteremo idonea istanza. Se la respingeranno probabilmente faremo ricorso al Tribunale del Riesame”.

Il governatore ligure oggi pomeriggio, dopo l’interrogatorio in Tribunale a Genova, è tornato nella sua abitazione ad Ameglia.