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Salvatore al suo Governo: controlli su aziende che riaprono? Ci vogliono aiuti, non punizioni

Beppe Grillo e la capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore (foto d'archivio)

“L’emergenza del coronavirus ha messo le aziende italiane in ginocchio. Locali chiusi, attività completamente ferme, saracinesche abbassate. E danni incalcolabili”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo regionale Alice Salvatore (M5S) che poi ha commentato così la nuova circolare del Ministero dell’Interno sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus, che prevede controlli a tappeto, multe e sanzioni salate per piccole, medie e grandi imprese che non osserveranno dettagliatamente le regole.

In sostanza, i prefetti sul territorio dovranno inviare Guardia di Finanza, Asl e ispettori del lavoro nelle aziende che proveranno a riaprire.

“Il Governo – ha aggiunto – sta attualmente consentendo una graduale riapertura con la precisa indicazione di mantenere le norme igieniche di sicurezza: il distanziamento tra le persone e i dispositivi di protezione come guanti e mascherine.

Se da un lato è fondamentale che le attività riaprano, e però altrettanto importante che ripartano in modo da non mettere a rischio la sicurezza dei cittadini e rischiare una nuova ondata di contagi.

Il Ministero ha appena annunciato, proprio per verificare che la riapertura avvenga in sicurezza, di essere pronto a scatenare sul territorio Finanza, ASL e ispettori del lavoro per controllare ogni azienda e ogni attività.

Ma quale sarebbe il loro compito? Multare, sanzionare?

Le aziende che hanno subìto un danno devastante e stanno faticosamente riprendo fra mille difficoltà e con la legittima paura di un contagio ancora possibile, non devono essere investite da ondate di controlli, multe e ulteriori conti da pagare.

Le forze dell’ordine e gli organismi di controllo dovrebbero più che altro avere una funzione di aiuto, di supporto, di attività consultiva. Per spiegare alle aziende come mantenere alto il livello di sicurezza.

Non abbiamo certo bisogno di milioni di multe, chiusure e denunce, ma di un’attività capillare formativa per istruire imprenditori e i negozianti su come comportarsi.

Per questo motivo, almeno in Regione Liguria, io e il mio team seguiremo personalmente questa situazione per capire quale sarà l’attività delle Forze dell’ordine e degli organismi di controllo.

I cittadini, gli imprenditori, i negozianti e i dipendenti hanno bisogno di aiuto, non di punizioni”.