Home Politica Politica Genova

Sala CAP, primo confronto Piciocchi-Salis: scintille su future nomine

Silvia Salis (centrosinistra) e Pietro Piciocchi (centrodestra)

“Difficile parlare di dialogo e superamento dei personalismi quando chi lo invoca è lo stesso che definisce bullo il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che arriva perfino a mettergli la mano addosso in aeroporto, che di fronte ai fischi e agli insulti partiti dalla piazza contro di lui il 25 aprile, non ha preso le distanze e, anzi, lì ha giustificati contro dichiarazioni inaccettabili per chi invoca la democrazia”.

Lo ha dichiarato stasera il sindaco f.f. di Genova e candidato per il centrodestra Pietro Piciocchi, a seguito del primo confronto pubblico a cui la candidata sindaca per il centrosinistra Silvia Salis ha accettato di sottoporsi.

Al dibattito hanno partecipato altre tre candidate sindache (ossia complessivamente 5 su 7): Raffaella Gualco (Genova Unita Insieme), Antonella Marras (Sinistra Alternativa), Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori). Assenti Francesco Toscano (Democrazia sovrana e popolare) e Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione).

“Difficile dare credito a Silvia Salis – ha spiegato Piciocchi – che nel confronto pubblico di oggi alla Sala CAP di via Albertazzi ha chiarito che per lei tutte le nomine che spettano al sindaco, in enti e società partecipate, debbano essere di provenienza della propria area politica.

Chi oggi si erge a paladina della democrazia e del rispetto istituzionale, nei fatti dimostra di voler aprire una stagione di conflitto permanente che la Città ha già vissuto ai tempi delle giunte Doria e Vincenzi con esiti disastrosi.

Un modello di scontro ideologico che non fa bene a Genova e che rischia di isolarla, chiudendola in una dinamica sterile di contrapposizione con chi governa Regione e Paese.

Per continuare a crescere Genova ha bisogno di sinergia tra istituzioni, di concretezza, non di teatrini politici e slogan stanchi. Serve un sindaco capace di collaborare e di porsi con rispetto nei confronti di tutte le istituzioni, non qualcuno che cerca ogni giorno un nemico per nascondere la propria mancanza di proposte”.

A stretto giro stasera è arrivata la replica del comitato Silvia Salis sindaca.

“Le dichiarazioni – hanno dichiarato i responsabili del comitato – fatte a seguito del confronto tra candidati promosso da Genova Inclusiva da parte del candidato Pietro Piciocchi appaiono estremamente pretestuose.

Non solo Silvia Salis, nel rispondere a una domanda posta dai cittadini in forma scritta relativa alle nomine fatte dall’amministrazione comunale ha ribadito molteplici volte che il metro con il quale devono essere fatte queste scelte è quello della competenza, ma ha anche sottolineato come non vi siano solo tecnici di area ma anche profili che non hanno mai espresso appartenenza politica.

Appare ipocrita da parte di Piciocchi sollevare questo tema vista la consuetudine di giunte comunale e regionale negli ultimi dieci anni di nominare soggetti di conclamata vicinanza agli amministratori in carica.

A confermare questo dato la presenza di candidati anche in questa tornata elettorale nelle liste di centrodestra, che negli scorsi anni hanno ricevuto consulenze altamente retribuite.

Questo attacco sembra mirato a voler distogliere l’attenzione dalla fredda accoglienza che i cittadini genovesi hanno riservato al candidato di centrodestra tra fischi e proteste presso la Sala CAP”.