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Polizia locale Genova e ferie soppresse per Natale, la rabbia dei sindacati

Polizia Locale di Genova (foto di repertorio)

Rabbia dei cantunè genovesi, gli uomini della polizia locale che si sono visti revocare le ferie per le festività natalizie.

A mettere il dito nella piaga sono le segreterie del DICCAP e SULPL sindacati di polizia locale con una lettera aperta dal titolo ‘Sorpresa!’ indirazzata al sindaco di Genova, all’assessore alla Sicurezza, alla drigenza e ai giornali.

“Quest’anno, cioè 2019 – scrivono i due sindacati – si festeggia il Natale 2019 e il Capodanno2020!

Al 18 di Dicembre il Comando si è accorto che anche quest’anno ci sono le festività.

Perché scriviamo questo? Semplice: ad Ottobre è stato richiesto a tutti i Colleghi di fare il piano ferie e fare le dovute richieste.

Come ogni anno si è cercato di accontentare più Colleghi possibili. Ovviamente sempre ad Ottobre è stato ritirato il “tabellone” del piano ferie e chi si è dimenticato di richiederle deve lavorare. Fino qui niente di strano……ma oggi, il Comando comunica che si è accorto che è rimasto senza personale per coprire i servizi previsti per le festività e quindi ha avuto una brillante idea: revochiamo le ferie.

La domanda sorge spontanea: perché revocare le ferie? Perché chi doveva preoccuparsi di prevedere un congruo numero di Colleghi in servizio non lo ha fatto?

Ma questo Comando non è nuovo a questo tipo di sorprese. L’ultima volta alle due di notte si è accorto che c’era un’allerta meteo comunicata già da una settimana dall’ARPAL e quindi ha chiamato a casa i Colleghi per rientrare in servizio.

Cosa dire………quando la capacità gestionale raggiunge simili livelli forse chi ha il potere di farlo, dovrebbe valutare attentamente queste capacità e rendersi conto che forse non tutti sono capaci a ricoprire il ruolo di vertice.

Per quanto riguarda il progetto ‘Festività Capodanno 2019’ abbiamo richiesto chiarimenti al Comando in quanto sono evidenti gli errori ed è incomprensibile la modalità di svolgimento. Ovviamente, come di consueto, l’unica risposta è il silenzio. Questo atteggiamento purtroppo non fa onore ad un’Amministrazione Pubblica che dovrebbe contrastare qualsiasi forma di silenzio e omertà ma evidentemente non è così.

Comunque suggeriamo di cambiare almeno il nome in ‘Festività 2019 e Capodanno 2020’ non fosse altro perché il capodanno 2019 è ormai già passato”.