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Pieve Ligure, vaccinazioni a pieno ritmo presso la A.P.S. Operaia Cattolica

La “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure” si trasforma e diventa centro vaccinazioni del Comune di Pieve Ligure

Questa mattina si sono effettuate le vaccinazioni degli ultra ottantenni nel Comune di Pieve Ligure e siamo andati a dare un’occhiata. Davanti a noi la struttura della “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure”, associazione protagonista della vita culturale e sociale del paese, trasformata per l’occasione, in centro vaccinazioni.

I 7 Comuni del Golfo Paradiso appartenenti al distretto di Levante (Recco e Camogli insieme a Pieve Ligure, Bogliasco, Sori, Avegno e Uscio) seguendo le indicazioni fornite dalla ASL3 di competenza si sono messi a disposizione pianificando ciascuno le proprie strategie relative alla Campagna vaccinale.

A seguito delle indicazioni fornite dalla Regione Liguria secondo le quali i Comuni sotto i cinquemila abitanti possono avere un ruolo diretto e attivo nella gestione della campagna vaccinale il Comune di Pieve Ligure si è adoperato per far sì che i suoi cittadini ultra ottantenni avessero un centro vaccinazioni, comodo e vicino al loro domicilio.

Sono state valutate diverse possibili sedi tra le quali il Teatro Massone, la località “La Piccola” e la società “Ardita”, ma alla fine la scelta è ricaduta sulla “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure” cuore pulsante del paese.

La scelta dell’Associazione è stata guidata dai seguenti fattori: locali sufficientemente ampi, facilità di raggiungimento e accessibilità. Dopo mesi di chiusura causa COVID-19 la Direzione della struttura non si è lasciata sfuggire l’occasione dando la sua piena disponibilità e tornando così ad essere protagonista della vita del paese.

Quello che normalmente è un circolo ricreativo dedicato alla popolazione e ai genovesi che vogliono godere di un po’ di relax immersi nella natura a due passi dal mare ci appare oggi come un centro vaccinazioni efficiente pronto ad accogliere i cittadini pievesi. Da subito è apparso come location ideale per le sue caratteristiche intrinseche: locali ampi che garantiscono il corretto e sicuro distanziamento, possibilità di definire un percorso di entrata e uscita univoco, riservatezza dello spazio dedicato al triage e all’accoglienza.

Associazione A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure

La Presidente dell’Associazione “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure” Marta Gulli ci racconta come sia stata subito accettata con entusiasmo la proposta di effettuare le vaccinazioni presso la sede di piazza San Michele dopo il lungo periodo di chiusura.

La possibilità di sentirsi utili alla Comunità di Pieve Ligure, di contribuire a fornire supporto ai propri 250 associati e non solo, che per la maggior parte appartengono alla fascia di età interessata a questa prima fase di vaccinazioni, ha fatto da motore propulsore del progetto.

Poco più di tre settimane per definire i dettagli e mettere in moto la macchina organizzativa coordinata dal Professor Paolo Moscatelli, ASL3 e volontari dell’associazione che come ci ricorda Marta: “Non sono mai abbastanza”. Sanificazione e pulizia accurata dei locali le operazioni richieste all’Associazione; “Vogliamo sentirci utili per i nostri concittadini e da chiusi non lo possiamo fare. Siamo da sempre al servizio del paese”: questo ci racconta Marta mentre iniziano ad arrivare le persone prenotate per oggi e si siedono all’esterno sulla piazza principale del paese in attesa che arrivino i vaccini della Pfizer. Giovanna, braccio destro di Marta Gulli, pievese “doc” accoglie i suoi concittadini con grande sensibilità e con la sua empatia mette a proprio agio tutti coloro che intimoriti si avvicinano all’ingresso.

Ma quali sono le premesse di questo progetto così ambizioso per un piccolo Comune come Pieve Ligure? Ce lo facciamo raccontare dal professor Paolo Moscatelli, assessore alla Sanità del Comune.

Sala di attesa

“Il Comune di Pieve Ligure ha provveduto ad organizzare la macchina burocratica relativa al censimento della popolazione over ottanta, a seguito del quale ha contattato i diretti interessati fissando gli appuntamenti per le vaccinazioni presso la A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure”.

Martedì 9 marzo sono partite le vaccinazioni di 54 cittadini di Pieve Ligure ultra ottantenni autosufficienti; oggi – prosegue Moscatelli – è stato il secondo giorno ne sono stati previsti circa 60. Sono programmate altre due giornate fino a fine mese per un totale di circa sessanta vaccinazioni giornaliere. Il resto dei cittadini appartenenti alla stessa fascia di età non autosufficienti, stimati intorno ad un 30% circa, verranno vaccinati dal personale sanitario della ASL3 nei propri domicili.” Ci spiega l’assessore Paolo Moscatelli.

“Entro fine marzo – conclude Moscatelli – l’intero primo ciclo di vaccinazioni effettuate con il vaccino Pfizer verrà completato ed entro la fine del mese successivo terminato il secondo ciclo con il richiamo a distanza di circa 21 giorni. Il Comune si è occupato, inoltre, degli aspetti logistici allestendo all’interno della struttura: un punto accoglienza, un ambulatorio medico, due sale vaccinali, una sala di attesa e un locale separato dedicato alla preparazione dei vaccini.”

Personale sanitario ASL3

Tutto pronto dunque per la seconda giornata di vaccinazioni a Pieve Ligure. Siamo entrati nelle sale e abbiamo incontrato il personale sanitario della ASL3 genovese del distretto 13 proveniente da Recco e da Quarto; 4 infermiere e un medico.

Un’infermiera è dedicata all’accoglienza dei pazienti che presentano i moduli anagrafici compilati on line sul sito del Comune di Pieve Ligure o consegnati dai vigili urbani a domicilio; il medico nel suo piccolo Studio riceve i pazienti e fa una breve anamnesi per accertare le condizioni di salute del soggetto ed infine le altre infermiere si occupano della preparazione e somministrazione dei vaccini.

Preparazione dei vaccini

Nel box n.ro 2 avviene la preparazione dei vaccini; ogni flaconcino viene preparato sul momento, va diluito e se ne ricavano 6 dosi. Nel box n.ro 1 viene effettuata la vaccinazione del paziente. Tutto il personale sanitario della ASL ci ha accolto con un sorriso e ci ha accompagnato all’interno delle sale; tutto è pronto per l’inizio delle operazioni di vaccinazione.

Vaccini COVID-19

Una importante accelerazione del processo delle vaccinazioni potrà avvenire con l’avvento del vaccino della Johnson & Johnson che permetterà un’unica somministrazione monodose, come ci ha spiegato il prof. Paolo Moscatelli. Al momento il protocollo ASL prevede vaccinazioni in loco per i piccoli Comuni come Pieve Ligure esclusivamente per i cittadini over ottanta e i soggetti estremamente fragili; per capire se sarà possibile continuare a vaccinare il resto della popolazione pievese presso la “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure”. Occorrerà attendere nuove disposizioni, come ci ha riferito il prof. Paolo Moscatelli.

Nel frattempo alcuni medici ed infermieri residenti in loco hanno già dato la loro disponibilità professionale per la futura campagna di vaccinazioni e la “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure” si è resa ancora una volta disponibile per il bene della comunità a fornire un altro locale ai piani inferiori con le stesse caratteristiche di quello attualmente disponibile qualora lo stesso non fosse più utilizzabile causa riapertura al pubblico.

Mentre arrivano i vaccini tra la soddisfazione generale della popolazione possiamo cogliere perfettamente l’ottimo lavoro di squadra per soddisfare le richieste di adeguamento del protocollo ASL di tutti e tre i soggetti coinvolti: Comune di Pieve Ligure, ASL3 e Associazione “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure”. Senza questa sinergia non sarebbe stato possibile dare vita a questo progetto così importante per la Comunità di Pieve Ligure.

Il prof. Paolo Moscatelli e Marta Gulli

Si ringraziano per la collaborazione il prof. Paolo Moscatelli e la Presidente di “A.P.S. Operaia Cattolica di Pieve Ligure” Marta Gulli. Sabrina Malatesta