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Pd: in Liguria pessimo esempio di gestione campagna sanitaria e Anci ci dà ragione

Citypass, Garibaldi (PD): Biglietti più alti nessuna gratuità
Capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi (foto di repertorio fb)

“Di fronte ai numeri di casi crescenti in questi giorni, la strada principale, quasi obbligata, per sconfiggere il coronavirus è solo una: una campagna di vaccinazione rapida ed efficace.

Di fronte al fatto che, da una settimana a questa parte, in gran parte del Paese l’epidemia sta di nuovo correndo, con diverse regioni che sono costrette a mettere in campo misure e restrizioni (zone rosse, zone arancioni rafforzate) è sempre più necessario essere pronti ad intervenire con due misure: tracciamenti e restrizioni mirate, e vaccini.

Su entrambi i campi la nostra regione si sta dimostrando un pessimo esempio di gestione della campagna sanitaria“.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi.

“Da diverse settimane – ha aggiunto Garibaldi – denunciamo che la campagna regionale fa acqua da tutte le parti. Procede con lentezza esasperante, e mentre in altre regioni si cominciano a vaccinare già altri soggetti, noi fino a giugno saremo impegnati nella vaccinazione degli over 80.

Il confronto è impietoso. Più del 40% delle dosi giunte in Liguria non sono ancora somministrate e l’aspetto più incredibile è che si procede nella nebbia, per cui chi sa che a livello nazionale dovrebbe essere tra i soggetti da vaccinare non ha ancora le informazioni.

Per questo abbiamo depositato una richiesta di consiglio regionale straordinario sulla campagna vaccinazione gestita nella nostra Regione.

Vogliamo denunciare le criticità e i disservizi (se vuoi raccontarci la tua esperienza, scrivimi qui) ma anche avanzare proposte e iniziative per migliorare la situazione, raccogliendo gli spunti e le osservazioni su quelle che sono le principali criticità: personale, punti vaccinali, personale, gestione dei dati, coinvolgimento dei medici di medicina generale, chiarezza su prenotazioni, categorie prioritarie, e sul numero dei vaccini disponibili.

In questo senso, è significativa anche la presa di posizione dell’ufficio di presidenza dei sindaci liguri – ANCI,  che con una nota chiedono di dare un cambio di passo alla campagna di vaccinazione, a cui gli enti locali hanno contribuito attivamente con la messa a disposizione di spazi e servizi e a cui non risponde una iniziativa analoga da parte di Regione Liguria.

Negli scorsi giorni, dopo le proteste e le nostre segnalazioni, Toti, che prima si trincerava dietro al fatto che i ritardi fossero colpa del governo, ha annunciato che partiranno due nuove campagne di prenotazione: una destinata ai soggetti fragili (la cui responsabilità ricade sui medici di medicina generale) e per gli operatori scolastici. Saranno pronti e organizzati per reggere l’impatto del sistema?”.