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Passeur non rispettano norme anti Covid: messi alla gogna dai comunisti cinesi

Confine Vietnam-Cina: passeur messi alla gogna per strada (foto di repertorio fb)

Fatti sfilare in strada e umiliati in pubblico. Quattro persone accusate di traffico di esseri umani e di avere quindi violato il blocco dei confini non rispettando le norme anti Covid sono state costrette a una gogna pubblica nel sud della Cina.

Il video degli agenti che li scortano è diventato virale nel Paese e in tutto il mondo.

La gogna è andata in scena l’altroieri nella città di Jingxi, nella provincia di Guangxi, a ridosso del confine con il Vietnam.

Il video, che mostra i quattro detenuti costretti a sfilare per strada scortati dai poliziotti, vestiti con tute bianche anti contaminazione per paura della Covid-19 e con dei cartelli con nome e foto appesi al collo, ha scatenato numerose reazioni sui social network e sui media cinesi.

Il Guangxi Daily afferma che questo tipo di iniziative fanno da deterrente ai crimini commessi lungo i confini, ed è in linea con le norme di prevenzione del coronavirus.

Lungo la frontiera la situazione pandemica “è grave e complessa” hanno affermato le autorità cinesi.

Di tutt’altro avviso il quotidiano Beijing News, secondo il quale la gogna “viola seriamente lo spirito della legge e non può più essere ammesso”.

Bufera sui social network come Weibo, dove la notizia è diventata un trend in poche ore. Diversi utenti hanno parlato di “ritorno a un passato di centinaia di anni fa”. Tuttavia, altri ancora hanno manifestato il loro sostegno alla gogna pubblica, scatenando ulteriori polemiche.

“La rivoluzione culturale dei comunisti cinesi – hanno scritto sul web – non è ancora finita”.