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Winter Park ha aperto le porte ai ragazzi con disabilità

Winter Park ha aperto le porte ai ragazzi con disabilità

Alla presenza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli, il luna park di Piazzale Kennedy ha aperto le porte ai disabili Genova 

Una grande festa per tutti. Questa mattina, lunedì 30 dicembre, dalle 10 alle 12.30, il Winter Park di Piazzale Kennedy ha aperto le sue porte ai ragazzi con disabilità, che, insieme agli accompagnatori, hanno avuto la possibilità di provare gratuitamente tutte le attrazioni del parco, aperto soltanto per loro.

Oltre 3 mila i presenti che hanno affollato il luna park mobile più grande d’Europa alla presenza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, dell’assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli e di Ferdinando Uga, presidente interregionale per la Liguria e la Lombardia di Anesv-Agis, l’associazione che rappresenta gli esercenti dello spettacolo viaggiante.Un’iniziativa molto attesa dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie che, anche quest’anno, ha confermato il grande successo della scorsa edizione. « Una giornata speciale che ormai ha una lunga tradizione – ha dichiarato il governatore Toti – e che speriamo abbia anche un lungo futuro. In questo luna park itinerante, che è il più grande del nostro paese, oggi ci sono tanti ragazzi che si divertono gratuitamente e vivono un momento di spensieratezza. Le feste di Natale e di fine anno sono un momento di riflessione, ma anche di felicità: il diritto alla felicità è un diritto di tutti i cittadini, anche di questi ragazzi talvolta meno fortunati di altri ma, come tutti, capaci di grande umanità e forza e di grande esempio per tutti noi».L’iniziativa è nata 13 anni fa grazie alla sensibilità e alla forza di volontà di Nadia Superina, mamma e coordinatrice dell’evento, che afferma: «lo staff del Winter Park è sempre stato sensibile e attento alle nostre esigenze: il primo anno i ragazzi erano non più di una ventina, l’anno scorso abbiamo superato i mille e oggi arriviamo a 3 mila. Ogni anno coinvolgiamo molte associazioni tra Liguria e Piemonte come Anffas, Cepim, Chiossone, Fadivi, Papa Giovanni XXIII, Angsa, X fragile, Insieme per caso, Ponente Insieme, ASD Ariosto, Giosuè Signori e Paverano. In queste giornate è emozionante notare il numero di sedie a rotelle vuote, lasciate accanto alla giostra mentre i ragazzi disabili sono sopra a divertirsi. Oppure, le decine di bambini autistici che, in una situazione più tranquilla, riescono a sperimentare la gioia di salire sulle diverse attrazioni, aperte esclusivamente per loro».Alle sue parole fa eco Mattia Gutris, portavoce del comitato organizzativo del Winter Park: «è sempre un piacere dedicare una mattinata unicamente a chi, tutti i giorni, potrebbe avere difficoltà nel godersi a pieno le nostre attrazioni. Il Winter Park è una struttura dedicata principalmente a famiglie e ragazzi e, com’è giusto che sia, ha sempre avuto un’attenzione particolare alla solidarietà».Il Winter Park è aperto, salvo imprevisti meteorologici, fino a domenica 12 gennaio 2020 dalle 15 alle 19 e dalle 21 alle 23.30 nei giorni feriali e dalle 10 alle 24 nei giorni festivi.

Amore passione e sentimento al Palazzo della Meridiana

Amore passione e sentimento al Palazzo della Meridiana

Venerdì 3 Gennaio 2020, ore 17.30 ultima occasione per scoprire la mostra “Amore, passione e sentimento” con visita guidata.

Palazzo della Meridiana organizza l’ultima speciale visita guidata alla mostra “Amore, Passione e Sentimento.

Da Hayez a Cremona e Previati”a cura di Claudia Bergamaschidi “Genova in..Mostra”.

Successo per la mostra dei Real Visuali ad Andora

La mostra dei RealVisuali ad Andora

SAVONA. 30 DIC. Sta ottenendo un notevole successo di pubblico ed ha anche suscitato l’interesse di una parte della critica la collettiva “Natura e Tecnica-Dialoghi Realvisuali”, allestita nella Cappella Nobiliare di Palazzo Tagliaferro.

La mostra è stata organizzata dal Comune di Andora con il patrocinio della Provincia di Savona ed in collaborazione con l’ associazione Real Visual E(art)h Movement di Savona.

Le opere, in mostra nella Cappella di Palazzo Tagliaferro, sono state appositamente realizzate dagli artisti Gianluca Cutrupi, Luca Damonte, Paolo Pastorino, Rosanna La Spesa, Lorenza Rossi Lasab e Roberto Scarpone.

I sei artisti appartengono al Movimento Realvisuale. In mostra ci sono sculture in ceramica, legno e metallo. La Real Visual Art è un movimento artistico i cui fondamenti sono stati proposti nell’ autunno del 2014 e formalizzati nel maggio del 2015 da un apposito Manifesto a cui hanno aderito decine di artisti italiani e stranieri. “L’intento- ci ha spiegato Lorenza Rossi Lasab, una delle artiste realvisuali- è quello di creare un campo di mediazione tra natura, tecnologia ed humanitas. La Real Visual Art è il tentativo cosciente, da parte dell’artista, di riappropriarsi della realtà attraverso la ricognizione e la memoria”.

Sono proprio la realtà ed il rispetto della natura i principali obiettivi che gli artisti realvisuali cercano ed inseguono, come un leitmotiv, della propria opera. Il Movimento, nato a Savona, ha già prodotto diversi Manifesti, che sono stati pubblicati ed hanno suscitato ampio interesse e discussioni nella critica contemporanea.

La collettiva di Andora sarà visitabile, fino al primo febbraio, tutti i sabato e domenica, dalle ore 16 alle 19.

Comunque per avere maggiori informazioni sulla mostra e sulle attività dell’ associazione culturale savonese è possibile visitare la pagina Facebook Real Visual Earth Movement che tiene aggiornati i soci ed i simpatizzanti sulle iniziative del sodalizio, oppure mandare un messaggio all’indirizzo e mail real.visual.artmovement@gmail.com
CLAUDIO ALMANZI

Veronica Zanni protagonista del nuovo film di D&E Animation

Veronica Zanni protagonista del nuovo film di D&E Animation

Trovata la protagonista femminile per il nuovo film che sarà girato in Liguria, Clara Jenkins di “Mondi paralleli” è genovese e si chiama Veronica Zanni.

Fascino alla Eva Green, la ventitreenne ligure ha colpito per il suo talento indiscusso. L’undici Gennaio ultimo casting a Villa Bombrini per completare i ruoli.

“Veronica corrisponde alle caratteristiche che ci eravamo imposti. Sapevamo di dover andare alla ricerca di un qualcosa di difficile da trovare per un progetto cinematografico indipendente, ma siamo stati premiati. Il ruolo di Clara offre un’opportunità più unica che rara e sono molto contento che sia stata scelta una giovane promessa del nostro territorio”, sono le parole di Gioele Fazzeri (regista) dopo che la commissione composta dagli attori Luca Cevasco e Rosa-Angela Rivituso con il supporto di Dario Rigliaco (autore) hanno comunicato la scelta. Tra le new entry il pluripremiato Alessandro Oliveri pronto al grande salto, interpreterà il veterano Oberto Doria nella Genova del 1200. “Mondi paralleli prigionieri del tempo” promette salti temporali attraverso epoche differenti con riferimenti storici reali.

Tuttavia il lavoro è tutt’altro che finito, l’inizio dei set è alle porte e il cast è da completare. L’undici gennaio ultima possibilità per proporsi a Villa Bombrini a Genova alle ore 9 muniti di due fotografie, in ballo il ruolo di un Guglielmo Marconi diciottenne e di un vescovo medievale del 1200 tra i più ambiti. Sarà inoltre completata la lista delle comparse a cui basterà compilare un modulo e consegnare le fotografie senza la necessità di rimanere il coda. Visto la grande affluenza per il secondo progetto cinematografico targato D&E Animation con il supporto di Film Commission Liguria, dopo la fortunata serie “Game of Kings”, la produzione consiglia di arrivare molto puntuali per evitare di trovare il cancello chiuso. Saranno fatte entrare massimo 100 persone, al primo casting alle 10:30 erano già in 120 in coda. Non è previsto nessun tipo di ingaggio monetario, la prestazione artistica è da considerare puramente volontaria. In compenso sono garantiti i pasti sui set e una troupe professionale completa in ogni reparto a supporto delle giovani promesse o degli attori affermati che saranno scelti.

Conclude la responsabile delle assegnazioni Rosa-Angela Rivituso: “L’undici gennaio completeremo il cast senza ulteriori proroghe, abbiamo annotato nomi interessanti e penso che non saranno gli unici visto l’affluenza ai casting che prevedono un ultimo appuntamento. Per quanto riguarda la scelta di Veronica Zanni, non ho avuto dubbi, ho rilevato in lei il “fisique du role” che stavo cercando, durante il provino le sue capacità recitative mi hanno conquistato e soprattutto grazie ad una gestualità particolarmente efficace. Per questo progetto con ambizioni molto alte, la scelta per Clara Jenkins sarà un punto di forza importante”.

Dunque ultimo appuntamento a Villa Bombrini prima che la Liguria aprirà ancora il sipario al cinema indipendente per un progetto unico nel suo genere. Ancora una volta, targato D&E Animation.

Poesie in genovese per ricordare la tradizione del presepe

La natività è al centro del presepio nel Santuario di San Michele e del S.S. Crocifisso

Da Massimo Antola, ideatore e realizzatore dei presepi nel Santuario di San Michele e del S.S. Crocifisso (vedi foto precedente articolo) riceviamo e pubblichiamo una poesia in dialetto genovese dedicata al Presepio e alla nascita di Gesù Bambino. Segue la traduzione in italiano. ABov

Unn-a néutte speciâle
Çê stelòu, l’è fréido, e dònne de câza
into mezo a-i profùmmi da cuxìnn-a,
travagian e giamin-na:
ödô de frîto, de frisceu,
de pandôçe, de tócco e raieu.

L’è n’a néutte speciâle,
e légne bruxân into camin,
‘na gàtta a pizagià in sciâ carêga
arénte a l’èrbo inluminòu.

Ma l’è o prezépio, co-o pròfummo do sò pàn de bòsco,
a ricordane che vixìn a mangéuia
’na lûxe a scada o cheu.

Da chi a ’n pö aniêmo a méssa, a baxâ o Banbìn.
Se stémmo bén e puémmo festezâ,
pensémmo un pö ascì a chi sta pêzo,
a quànte sémmo afortunê,
armêno inte quésta giornâ, bón Dênâ.

Una notte speciale
Cielo stellato, è freddo, le casalinghe immerse nei profumi della cucina lavorano e faticano:
odore di fritto, di frittelle, di pandolce, di sugo e ravioli.
È una notte speciale, la legna brucia nel camino, una gatta sonnecchia sulla sedia vicino all’albero illuminato.
Ma è il presepe, con il profumo del suo muschio, a ricordarci che vicino alla mangiatoia una luce riscalda il cuore.
Tra poco andremo a Messa, a baciare Gesù bambino.
Se stiamo bene e possiamo festeggiare, pensiamo un po’ anche a chi sta peggio, a quanto siamo fortunati, almeno in questa giornata, Buon Natale.

 

 

 

Storia del Presepe, dalle origini alla tradizione Recchese

Presepe popolare nel Santuario di San Michele e del S.S. Crocifisso

Presepio o presepe, dalla lingua latina praesepe o praesepium, significa recinto chiuso, greppia, mangiatoia; indica una rappresentazione dell’adorazione di Gesù Bambino, realizzata per mezzo di figure e con elementi paesaggistici più o meno sviluppati.

Fin dal basso medioevo, nelle Chiese e nelle Confraternite venivano allestite sotto forma di sacre rappresentazioni le scene della natività, dell’adorazione dei pastori ed altri episodi della vita di Gesù. Il primo presepe con personaggi risale al 1283, tuttavia il periodo d’oro del presepe fu il Settecento. Dalla città di Napoli si diffuse nel mondo.

Le statue diminuirono di proporzione ma aumentarono smisuratamente di numero. I personaggi erano costruiti con manichini di ferro, imbottiti con stoppa. La testa era di terracotta, gli occhi di cristallo, le estremità in legno; per i costumi venivano tessute apposite stoffe con minuscoli disegni.

L’ambientazione dei presepi riproduceva spesso con molto realismo la vita della comunità che li progettava. Il presepe è stato in seguito costruito in tutte le dimensioni possibili e con le materie che si possono immaginare, rimane un insieme di manifestazioni, di usi e tradizioni che si sono sovrapposte, escludendosi ed integrandosi a vicenda fino ad arrivare all’attuale rappresentazione plastica.

In sintesi, si possono distinguere due tipi di presepio: storico o popolare; nel primo il costruttore riproduce fedelmente l’ambientazione, gli edifici, i personaggi, l’abbigliamento dell’epoca storica in cui è nato Gesù. Nel presepe popolare il presepista ambienta liberamente la natività negli spazi in cui vive oppure in luoghi fantastico- simbolici.

È doveroso ricordare che Il presepe non è solo tradizione o raffigurazione di simboli. Un presepe esprime un messaggio indicandoci una via per la salvezza attraverso il rispetto, l’umiltà, l’amore, i valori della famiglia che nell’unità, secondo le semplici leggi naturali, dovrebbe resistere alle difficoltà terrene attraverso la fede e la semplicità del cuore. La volontà ed il coraggio di costruire, come nella vita anche nel presepe dovrebbero essere sempre animati dal buon gusto, dall’amore e dallo spirito del Natale. Preparando o ammirando un presepe dovremmo pensare alla nostra dimora interiore per prepararla ad accogliere tutto questo.

Anche quest’anno, a Recco, nel Santuario di San Michele e del S.S. Crocifisso potrete trovare un semplice presepe popolare: è ambientato in un borgo incantato, di altri tempi. La natività, come si conviene, è posta al centro della scena; alcune figure sono meccaniche ovvero animate da uno o più movimenti, pochissime sono scolpite nel legno e la maggior parte è in gesso.

Il piccolo mercato con i banchi di formaggi, salumi, terrecotte e altri articoli, l’acqua che sgorga dalla fontana, i camini accesi negli interni di alcune case, i panni stesi, il cestino che scende dalla finestra, una donna che pompa l’acqua alla fontana, il fabbro che batte alacremente il ferro, l’interno di una vecchia cucina con una signora che prepara la sfoglia con i fuochi accesi nel banco fornelli tipico della Liguria, oltre all’alternarsi delle fasi del giorno e della notte con il cielo azzurro completano questo singolare presepe.

Il presepe è visitabile fino al 27 Gennaio, nei giorni festivi e prefestivi dalle 15 alle 18 nel Santuario di San Michele e del S.S. Crocifisso.
La storia del presepio è scritta da Massimo Antola, reccese e cultore delle tradizioni liguri.

 

Spezia-Salernitana, Italiano: Vittoria fondamentale

Italiano

Al termine della sfida vinta dalle Aquile con la Salernitana, mister Italiano analizza così la prova dei suoi.

“Non era facile preparare una partita del genere in due giorni, ma siamo stati bravi ad esser aggressivi e concentrati, facendoci trovare pronti fin dalle prime battute contro una squadra reduce da un ottimo risultato e che se, lasciata libera di esprimere il proprio gioco, ci avrebbe potuto far male; l’atteggiamento odierno ha pagato, è arrivata una vittoria importante che volevamo a tutti i costi e che ci consente di affacciarci al 2020 con entusiasmo e serenità.

Abbiamo concesso poche occasioni ad una squadra molto forte, sfiorando la rete del ko già nel primo tempo con Gyasi, quindi ritengo che la vittoria odierna sia meritata e legittimata dalle tante ripartenze non concretizzate della ripresa.

Ragusa? Ha fatto quello che deve fare un attaccante, trovando il gol dopo pochi minuti, poi normale che qualcosa lungo il cammino si sarebbe potuto far meglio, ma era tanto tempo che non ricopriva il ruolo di punta centrale e si è sacrificato molto anche in fase di non possesso.

Gyasi? Voglio sottolineare la sua partita, perchè è un ragazzo che si è sempre sacrificato per il bene della squadra, dando la disponbilità di giocare spesso in un ruolo non suo ed oggi ha trovato un gol importantissimo; se riuscirà anche a migliorare in chiave realizzativa sarà veramente un top per questa categoria.

La Salernitana? Ripeto, sapevamo che serviva essere aggressivi per aver ragione della squadra di mister Ventura e noi siamo stati bravissimi ad esserlo fin dai primi minuti, indirizzando subito la partita dalla nostra; normale che con il passare del tempo, possono capitare alcuni frangenti in cui ci si abbassa un po’ di più, soprattutto quando si deve fare i conti con un pilastro offensivo come Djuric, ma nel momento in cui si va sul 2 a 0 la partita deve esser chiusa, invece nel recupero abbiamo rischiato quella che sarebbe stata una beffa.

Arrivavamo da due pareggi a reti inviolate ed oggi era normale concedere qualcosa in più nel tentativo di trovare la via del gol, ma per fortuna ciò non è accaduto e siamo stati bravi a tenere fino alla fine, con Scuffet che ha fatto l’unica vera parata in pieno recupero.

Nel primo tempo abbiamo interpretato un’ottima partita, nella ripresa abbiamo forse concesso ai nostri avversari di mantenere più a lungo il pallino del gioco, ma la grinta ed il carattere messi in campo fin dall’inizio hanno fatto la differenza.

La classifica? E’ molto corta e con una partita in meno siamo in una zona che vede la luce dei playoff, ma anche il baratro playout; credo che nel girone di ritorno i valori delle squadre usciranno e noi dovremo ripartire da qui, continuando a mettere in campo l’atteggiamento e la voglia che ci stanno consentendo di risalire la classifica”.

Spezia-Salernitana 2-1, Gyasi regala tre punti d’oro

Spezia-Lecce, pugliesi imbattuti da cinque match
Tifosi dello Spezia

Importantissimo successo delle Aquile che vincono contro la Salernitana di mister Ventura e si distaccano dalla zona calda della classifica rilanciando le proprie ambizioni.

Dopo due pareggi consecutivi ritrova i 3 punti anche lo Spezia che supera in casa la Salernitana per 2-1 grazie alle reti dell’ex Ragusa (al 5′) e di Gyasi (all’83). Nel finale accorcia le distanze Jallow, ma è troppo tardi per provare la rimonta.
Ecco le formazioni:

Spezia: Scuffet; Ferrer, Terzi, Capradossi, Marchizza; Maggiore, Bartolomei, Mastinu; Ricci, Gyasi, Ragusa.

Salernitana: Micai; Karo, Billong, Jaroszynski; Lombardi, Akpa Akpro, Dziczek, Kiyine, Cicerelli; Djuric, Gondo

Cittadella-Entella 1-3, volano gli uomini di Boscaglia

Serie C Gruppo B: Fermana-Entella 0-2
Serie C Gruppo B: Fermana-Entella 0-2

Una grandissima Entella chiude il 2019 con il punto esclamativo andando a vincere 3 a 1 a Cittadella. Una prova maiuscola dell’undici di Boscaglia che ha giocato con intelligenza e personalità in uno dei campi più difficili della categoria.

Il tecnico siciliano, alla sua duecentesima panchina in serieB, ritrova Sala e si affida al 4-3-1-2 con Paolucci, Eramo e Settembrini a centrocampo e Giuseppe De Luca e Morra in attacco. L’avvio è tutto di marca biancoceleste: i chiavaresi approcciano la partita in maniera ottimale costringendo immediatamente i granata nella propria area di rigore. La prima occasione, però, è per i padroni di casa. Sugli sviluppi di un corner, infatti, Paolucci cerca il rinvio, ma la sua conclusione centra in pieno Chiosa, la sfera si impenna e finisce sul palo.

Scampato il pericolo l’Entella riprende ad attaccare e passa in vantaggio: De Luca scappa sulla sinistra e mette al centro un pallone forte e velenoso, Benedetti cerca di rinviare, ma colpisce Frare la cui deviazione non lascia scampo a Paleari, 1 a 0. La reazione dei padroni di casa è affidata al grande ex Davide Diaw, ma la retroguardia biancoceleste fa buona guardia limitando il talento del punto di riferimento offensivo dei ragazzi di Venturato. L’Entella gioca di rimessa e sfiora il raddoppio in tre occasioni, con Morra, ottimamente servito da De Luca, con Schenetti che viene anticipato all’ultimo da Paleari e infine con Chiosa il cui tentativo in controbalzo trova una risposta da fenomeno del numero uno granata.

Nella ripresa il Citta prova a partire forte alzando fin da subito il proprio baricentro. Venturato caccia nella mischia Luppi, mentre Boscaglia si affida a Toscano al posto di Eramo. Il Cittadella gioca meglio, ma proprio nel miglior momento dei padroni di casa, l’Entella segna il gol del raddoppio: Toscano finta il traversone e si prende il fondo, poi serve Chiosa il cui colpo di testa, questa volta, non lascia scampo a Paleari, 2 a 0.

Sembra finita, il Cittadella accusa il colpo, ma a sei minuti dal novantesimo torna in partita grazie al gol di Proia. La partita improvvisamente si riaccende, il Citta tenta il tutto per tutto, ma si scopre alle ripartenze dei chiavaresi. nel primo dei 5 minuti di recupero Manuel De Luca si presenta a tu per tu con Paleari e segna il gol del definitivo 3 a 1.

Terza vittoria esterna del campionato dell’Entella che arriva al giro di boa a quota 29 punti. Per la prima volta i chiavaresi segnano 3 gol in questa stagione e trovano una vittoria importantissima.

Genoa, iniziato a Pegli il nuovo corso Nicola

Una mano tira l’altra tra strette poderose che dicono parecchio, se non proprio tutto. A partire dalla determinazione, una sorta di promessa per il futuro, che il nuovo tecnico Davide Nicola metterà a disposizione per la missione assegnata. Al di là delle competenze maturate sul campo, la grinta del resto è sempre stata un tratto distintivo insito al carattere dell’allenatore, sin dai tempi della formazione nel settore giovanile rossoblù. In questi primi due giorni di insediamento, nell’ufficio personale a Villa Rostan, si è registrata un’autentica processione tra presentazioni, saluti e riunioni di lavoro per fare il punto con i collaboratori e definire le direttive. A inizio pomeriggio il primo, vero incontro a tu per tu con i giocatori andato avanti per quasi 25 minuti, dopo il prologo al mattino nel vertice con il presidente.