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Pallanuoto – Il Lerici apre i playoff col Padova

Parte l’avventura dei playoff per il Lerici Sport sabato 17/5, ore 15, in casa alla piscina spezzina “Mori”, contro il Padova: “Coccodrilli”, primi nel Girone 1 della Serie B nazionale maschile al termine della “regular season”, di fronte ai padovani quarti nel Girone 2.

Per la cronaca, si gioca al meglio delle 3 gare, eventuale bella dai lericini in quanto meglio piazzatesi nella cosiddetta stagione regolare; chi passa si gioca la A2 nella “finalissima”.

Gli altri playoff in programma nel weekend…Monza-Marina Carrara (17,30), Bergamo-Locatelli Genova, Dream Firenze-Aquatica Torino (Imperia-Mestrina e Onda Blu Dalmine-Livorno i playout).

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Altro che festicciole con Toti, Ghio con Boldrini a Rafah: fermare massacro

La deputata ligure Valentina Ghio (Pd) con Laura Boldrini a Rafah
Il capogruppo regionale del Pd Armando Sanna e il deputato genovese dem Alberto Pandolfo al party di lusso con Giovanni Toti. L’ex sindaca di Sestri Levante e deputata del Pd Valentina Ghio al valico di Rafah con Laura Boldrini.

“L’Europa non sia complice del massacro a Gaza e si attivi perché cessi ogni operazione di attacco a partire da quella di terra avviata oggi”.

L’ex sindaca di Sestri Levante e attuale deputata del Pd Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo dem, insieme a una delegazione di deputati del Partito Democratico composta da Laura Boldrini, Rachele Scarpa, Arturo Scotto, Nico Stumpo e l’europarlamentare Cecilia Strada, oggi è arrivata al valico di Rafah.

Insieme alla carovana di politici ha visitato i principali centri logistici della Mezzaluna Rossa, nell’ambito della missione ‘Gaza oltre il confine’, promossa da AOI, ARCI e Assopace Palestina, denunciando la drammatica situazione umanitaria a Gaza.

“A un anno dalla nostra prima visita qui – ha dichiarato Ghio – regna ancora la devastazione. Da marzo non entra più alcun aiuto, la fame è usata come arma di guerra da Netanyahu, il quale, grazie all’inazione e al silenzio dei leader europei, è consentito di fare qualsiasi cosa. Le loro omissioni, la mancanza di condanna e la presa di distanza da questo sterminio li rendono complici.

Chiediamo il cessate il fuoco immediato e l’ingresso degli aiuti umanitari. Con la delegazione dem abbiamo constatato lo stallo di camion carichi di cibo e medicine, fermi da oltre settanta giorni sotto temperature estreme, perché c’è un Governo che in modo criminale continua a impedire l’accesso ai soccorsi.

È urgente attivare un canale umanitario permanente e applicare le misure indicate dalla giustizia internazionale. Basta bombe, basta usare la fame come arma di guerra.

L’operazione militare israeliana di terra nel nord della Striscia di Gaza è l’ennesimo atto di brutalità che colpisce indiscriminatamente la popolazione civile.

Mentre il mondo assiste in silenzio, famiglie intere sono costrette a fuggire sotto le bombe e ora colpite dagli attacchi, in un’escalation che calpesta ogni principio del diritto internazionale umanitario. È intollerabile”.

Il Fatto: Pd alla festa dei totiani. Sanna dalla piazza al party con Toti e Nicolini

Sanna e Pandolfo al party con Toti, Gualco: sorrisi e brindisi

 

Referendum, Avs: domani a Genova incontro con Candia e Rossi

Candia (AVS): L’ultima follia dello Skymetro è demolire una scuola
Capogruppo regionale Selena Candia (Avs)

Domani a Genova è in programma un incontro dedicato ai cinque referendum di domenica 8 e lunedì 9 giugno. Alle 18, nella sede di Music for Peace in via Balleydier, si riuniranno i sostenitori della campagna referendaria.

Interverranno l’avvocato Enzo Martino dell’associazione di giuslavoristi “Comma 2 – Lavoro è dignità”, Igor Magni, segretario della Camera del Lavoro di Genova, Massimo Bisca, presidente dell’ANPI provinciale, Alba Lala, segretaria generale CoNNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane), Selena Candia, capogruppo regionale di Alleanza Verdi e Sinistra.

Ad aprire i lavori sarà l’avvocato Dario Rossi, candidato per Avs in consiglio comunale a Genova.

“I referendum dell’8 e 9 giugno – hanno dichiarato Candia e Rossi – sono una tappa fondamentale per invertire trent’anni di smantellamento dei diritti dei lavoratori e di politiche discriminatorie sulla cittadinanza. È un voto necessario per ridare dignità ai lavoratori cancellando leggi che li hanno resi più poveri e precari e rendere più sicuri i posti di lavoro, dove muoiono più di mille persone all’anno. La campagna del Governo e dei partiti di destra che invitano all’astensionismo, dimostra quanto sia importante la posta in gioco”.

 

Sanna e Pandolfo al party con Toti, Gualco: sorrisi e brindisi

Giovanni Toti e Armando Sanna (Pd)

“Ancora una volta ci troviamo davanti alla solita scena. Una festa esclusiva, volti noti della politica cittadina e nazionale, tra cui importanti esponenti del Partito Democratico, sorrisi, brindisi e strette di mano lontano dagli occhi della cittadinanza genovese.

Per carità, nulla di male a partecipare a feste private, ma sembra il deja-vu di una politica che non ha imparato nulla dallo scandalo Toti, né dalle immagini che hanno indignato migliaia di genovesi, quelle delle cene sui superyacht, dei rapporti opachi tra potere e affari, delle decisioni prese nei salotti anziché nelle sedi istituzionali.

E spiace che questo sottobosco politico del Pd sia proprio quello che abbiamo visto affiancare la candidata sindaca Silvia Salis, che di sinistra non ha proprio niente, ma che sembra ennesima conferma di quanto l’asse dem–centrodestra sia ormai un dato di fatto”.

Lo ha dichiarato oggi la candidata sindaca Raffaella Gualco (Genova Unita) commentando l’articolo pubblicato stamane dal Fatto Quotidiano, in cui è stato riportato che il capogruppo regionale del Pd Armando Sanna e l’ex consigliere comunale e attuale deputato pinottiano del Pd Alberto Pandolfo, hanno partecipato alla festa al ristorante Marin al Porto Antico dell’ex portavoce Jessica Nicolini con Giovanni Toti e altri esponenti del centrodestra.

“Del resto – ha aggiunto Gualco – non è segreto che proprio il Pd sia il partito che più di tutti ha continuato a gestire il potere a Genova, nonostante da ormai 15 anni sia stato bocciato da liguri e genovesi, lo possiamo vedere nelle nomine e dagli incarichi strategici che tanti esponenti del partito conservano o occupano attualmente.

Genova è stanca di tutto questo. Stanca di una politica che si autorappresenta, che gioca a porte chiuse, che confonde la gestione della cosa pubblica con i rapporti personali e le reti d’interesse.

Noi di Genova Unita vogliamo rompere questo schema. Per noi, il dialogo tra politica e mondo economico deve tornare all’interno delle istituzioni, alla luce del sole, nei luoghi preposti alla democrazia e alla responsabilità.

Gli imprenditori, i professionisti, i cittadini devono poter contare su un’amministrazione che ascolta, discute e decide in modo trasparente. Le scelte per la città devono nascere dal merito, non dalle relazioni privilegiate”.

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Il Fatto: Pd alla festa dei totiani. Sanna dalla piazza al party con Toti e Nicolini

 

 

Carlo Felice, Salis: confermerò contributo attuale. Ferro: non sa nulla

Candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis e assessore regionale Simona Ferro (FdI)

A due giorni dalla prima rappresentazione di Carmen, la candidata sindaca di Genova per il centrosinistra Silvia Salis oggi è intervenuta sul futuro del Teatro Carlo Felice.

“Come già detto in precedenza – ha dichiarato Salis – mi fa piacere ribadire con chiarezza che una volta sindaca, il contributo del Comune alla Fondazione Teatro Carlo Felice verrà interamente confermato.

Quello che invece dovrà cambiare sarà il contributo della Regione Liguria, che se allineato a quello del Comune di Genova permetterà alla Fondazione e ai suoi dipendenti di affrontare il futuro con maggiore serenità e prospettiva”.

Alla candidata del centrosinistra oggi ha replicato l’assessore regionale Simona Ferro (FdI).

“Silvia Salis – ha spiegato Ferro – chiede alla Regione Liguria di dare più soldi al Carlo Felice, ma nel 2015 i suoi amici della giunta Burlando gliene davano un terzo. Sembra una barzelletta, e invece è tutto vero.

La candidata del centrosinistra ha infatti dichiarato che se diventerà sindaca stanzierà alla Fondazione, bontà sua, lo stesso identico contributo che da anni stanzia la giunta Bucci-Piciocchi. Non un centesimo di più. Ha chiesto invece alla Regione Liguria di aumentare la sua parte.

Ci risiamo. Salis, con una riprovevole retorica ‘scaricabarile’, ignora completamente che con il centrodestra al governo a Genova e in Liguria i contributi al Carlo Felice sono più che raddoppiati.

In particolare, l’impegno regionale è addirittura triplicato, da 1 a 3 milioni di euro, mentre quello comunale è passato da 2,3 a 4,5 milioni.

Il frutto di un lavoro sinergico tra le parti, opportunamente concordato e pianificato, che si è rivelato cruciale per ampliare la pianta organica della Fondazione e superare il precariato. Lo stesso neodirettore Michele Galli ha recentemente sottolineato in conferenza stampa l’attenzione riservata alla Fondazione da parte delle Regione e del Comune.

Attualmente, grazie allo sforzo delle amministrazioni di centrodestra, il Carlo Felice è la fondazione lirico sinfonica italiana che riceve più contributi dagli enti locali. Insomma, le parole della Salis rappresentano nient’altro che l’ennesima figuraccia di chi non sa nulla. Non è minimamente informata sulla realtà dei fatti, ma pretende di amministrare”.

Contributi al Carlo Felice, Pirondini attacca Ferro e difende Salis

 

Il Fatto: Pd alla festa dei totiani. Sanna dalla piazza al party con Toti e Nicolini

Aggressione fascista poi rivelatasi finta: Armando Sanna (Pd) in piazza a Sestri Ponente con Silvia Salis e Cgil
Capogruppo regionale del Pd Armando Sanna dalla piazza di Sestri Ponente con Cgil e Silvia Salis per manifestare contro l’aggressione fascista, poi rivelatasi finta, al party nel ristorante di lusso al Porto Antico con Toti e Nicolini

Oggi Il Fatto Quotidiano ha riportato la seguente notizia, finora non pubblicata dai quotidiani locali: “Genova, mezzo Pd alla festa dei totiani”.

La testata giornalistica, nota per scavare a fondo nelle sue inchieste e per andare controcorrente, ha in sintesi spiegato che nei giorni scorsi l’ex governatore ligure Giovanni Toti è ricomparso sulla scena genovese.

Oltre a intervenire a un evento elettorale al ristorante del Bagni Lido per sostenere la candidata a vicesindaco di Genova Ilaria Cavo (Noi Moderati), Giovanni Toti ha partecipato anche alla festa per i 40 anni della sua ex portavoce in Regione Liguria Jessica Nicolini.

Il Fatto Quotidiano racconta che “fra papillon e pailettes” il party si è svolto nel prestigioso “ristorante Marin” con una splendida vista sul Porto Antico: “Per una sera sembrava di rivivere i vecchi fasti”. Dato che c’erano anche diversi politici ed ex politici di centrodestra.

Epperò a quel party di lusso, spiega il cronista, hanno partecipato pure “presenze inaspettate” come il capogruppo regionale del Pd “Armando Sanna” e l’ex consigliere comunale e attuale deputato pinottiano del Pd “Alberto Pandolfo”.

“Le foto del party – commenta Il Fatto Quotidiano – hanno fatto il giro di varie chat interne e creato un po’ di scompiglio. Essere alla stessa festa con Toti e totiani non è proprio lo spot migliore a meno di dieci giorni dalle elezioni per un partito che si presenta come portatore di un cambiamento radicale”.

Altro che festicciole con Toti, Ghio con Boldrini a Rafah: fermare massacro

Sanna e Pandolfo al party con Toti, Gualco: sorrisi e brindisi

 

 

Patente ritirata a Salis e lei come Burlando? No, l’ex sindaco ha chiesto scusa

Silvia Salis e Claudio Burlando

Patente ritirata pure a Silvia Salis? Ma lei non è come Claudio Burlando. Lui aveva fin da subito chiesto umilmente scusa, senza fare polemiche: “E’ giusto che io paghi”. La candidata sindaca non ha appreso la lezione dell’ex sindaco

Alla candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis, oltre alla sanzione per violazione dell’art. 146 del Codice della Strada, sarebbe stata sospesa la patente per due mesi a seguito dell’incidente avvenuto il 23 maggio 2024 a Quinto, dove non aveva dato la precedenza ai pedoni e aveva travolto una donna di 42 anni che, col verde, attraversava regolarmente la strada sulle strisce pedonali (30 giorni di prognosi).

Non lo ha riferito Silvia Salis, spiegando con chiarezza e trasparenza il caso giudiziario che l’ha coinvolta. Lo ha riportato oggi il quotidiano La Verità, il primo che ha dato la notizia e che, nonostante sia stato denigrato da molti sostenitori di Salis, continua a scavare a fondo sui reali comportamenti di quella che si proclama già “futura sindaca” di Genova, pubblicando anche un’inchiesta sul presunto “negozio” acquistato e utilizzato come “box auto” dalla candidata del centrosinistra a Quinto (…).

Ricordiamo che la 42enne, in tempi non sospetti, l’anno scorso aveva querelato Silvia Salis per lesioni personali colpose stradali per cui, come emerso soltanto alcuni giorni fa, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato dell’art. 590 del Codice penale, destinato al giudice di pace.

Se la candidata sindaca e indagata ha riferito che si era fermata, l’aveva soccorsa e le aveva lasciato un biglietto sol suo numero telefonico, la vittima dell’incidente ha confermato: “Non mi ha fatto visita in ospedale, non mi ha mai chiamato per sapere come stavo. Non mi ha mai chiesto scusa. Nemmeno un biglietto. Se ci fosse stata una donna anziana al mio posto forse avrebbe rischiato di morire”.

Di più. Perché Silvia Salis, anziché chiedere umilmente scusa per avere sbagliato, in primis alla donna vittima dell’incidente, troncando così la storia pubblicata sui media, si è inalberata e ha accusato il centrodestra di “attacchi personali”, affermando che “è una vergogna”.

Non è tutto. Ha pure tentato di giocare la carta della “bufala” del quotidiano La Verità soltanto perché il cronista in un primo articolo aveva riportato, a differenza di quanto effettivamente risulta dal verbale della Polizia locale, che era passata col rosso anziché col verde. La sostanza dei fatti, però, è che pur essendo anche lei passata col verde non aveva dato la precedenza ai pedoni e aveva travolto la 42enne (v. articoli precedenti).

Insomma, patente ritirata e la candidata sindaca Silvia Salis come l’ex sindaco Claudio Burlando? Dai fatti non sembra proprio. Anzi, fra i due appare che ci sia un abisso.

Da un lato la candidata sindaca di Genova che si professa di sinistra da sempre, ma che vive tra salotti romani e località esotiche (il 25 aprile del 2024 anziché essere in piazza Matteotti era ad Abu Dhabi), ha puntato sull’immagine, sugli slogan, sui video con i droni, sui discorsi scritti a tavolino.

Una “futura sindaca” che appare incoerente (come su Gronda e Agenzia per il Nucleare) e incompetente su diversi temi (Porto in primis), al punto di rifiutare l’unico confronto diretto con l’avversario del centrodestra Pietro Piciocchi con domande non precompilate e “senza sconti” e quesiti posti in diretta pure dal pubblico (organizzato da Genova24).

Una donna che non avrebbe nemmeno inviato un mazzo di fiori o alzato il telefono per chiedere scusa a un’altra donna, rimasta gravemente ferita a causa della sua “distrazione” in auto.

Dall’altro lato un ex sindaco, ex presidente della Regione Liguria, ex ministro dei Trasporti, che è realmente di sinistra da sempre, vive il territorio e si comporta da genovese senza avere mai fatto dell’apparenza il suo stile di vita.

Un uomo che ha subito chiesto umilmente scusa e riconosciuto di avere sbagliato con l’errata manovra agli Erzelli: “E’ giusto che io paghi”.

Un amministratore di ben altro livello, rispetto a Salis, che non ci ha pensato un attimo ad ammettere il fatto e a cospargersi il capo di cenere. E che quindi in questo caso non si può biasimare, ma si deve ammirare per l’umiltà e l’onestà intellettuale.

Perché è vero che una “distrazione” può capitare a tutti, ma chi aspira a essere un buon amministratore pubblico, quando sbaglia, deve avere come minimo l’umiltà di chiedere scusa. Senza se e senza ma.

Una lezione, quella di Claudio Burlando, che la candidata “futura sindaca” Silvia Salis evidentemente non ha ancora appreso dall’ex sindaco di Genova.

Lesioni stradali, Salis rischia di comparire davanti al giudice. La sua versione dei fatti

 

 

 

 

 

Clamoroso Serie B: Brescia verso la penalizzazione, spera la Samp

Sampdoria occorre fare punti perché sono a rischio anche le gare playout
Mister Evani

Clamoroso quello che sta succedendo un  Serie B: il Brescia Calcio è infatti a un vicino a ricevere una penalizzazione, che potrebbe essere di 4 punti, e che stravolgerebbe la classifica,

Secondo quanto trapela da fonti federali, la Covisoc ha segnalato alla Procura FIGC gravi irregolarità nei pagamenti relativi a stipendi e contributi di febbraio: il club lombardo avrebbe dichiarato crediti d’imposta inesistenti per coprire la quota fiscale, violando la normativa vigente. L’accertamento è stato comunicato solo lo scorso 16 maggio dall’Agenzia delle Entrate, che ha confermato la non validità dei crediti dichiarati. Il giorno seguente, la Covisoc ha trasmesso gli atti alla Procura federale, che ha formalizzato la chiusura delle indagini domenica 18.

Se la penalizzazione di -4 punti sarà confermata dal Tribunale Federale Nazionale (TFN), il Brescia retrocederebbe in Serie C insieme a Cittadella e Cosenza, con effetto immediato sulla classifica.

Se ci fossero presupposti per un ricorso si potrebbe arrivare ad una riduzione a -2 e quindi ai play out andrebbero Brescia e Salernitana.

Pd: a Genova emergenza casa, regolamentare affitti brevi

L'europarlamentare Irene Tinagli a Genova a sostegno dei candidati del Pd

“Regolamentare la legge sugli affitti brevi nel Centro storico. Nella nostra città è emergenza casa. In tal senso, ‘Una Genova dell’Abitare sostenibile’ è uno dei punti presenti nel programma elettorale di Silvia Salis ed è ciò che si è discusso ieri nel point di via Carducci nel confronto ‘Politiche Abitative e Disuguaglianze Sociali’, organizzato dai candidati consiglieri Vittoria Canessa e Francesco Tognoni, insieme all’europarlamentare Irene Tinagli, al segretario metropolitano PD e consigliere regionale Simone D’Angelo e di Domenico Chionetti, di SPI-CGIL e Social Forum dell’abitare”.

Lo hanno dichiarato oggi i responsabili del Pd genovese.

“A Genova – ha aggiunto Canessa – sono stimati circa 20mila gli abitanti del centro storico di Genova, al fronte di una popolazione turistica che si approssima intorno ai 2 milioni. Abbiamo dunque un centro storico molto turistificato dove i residenti sono sempre meno, e dove c’è un impatto turistico notevole rispetto alla popolazione. Questo genera dei vuoti urbani e crea dei coni d’ombra di difficoltà, di vivibilità e di disagio. Va velocemente regolamentata la legge sugli affitti brevi nel centro storico tutelando comunque i piccoli proprietari immobiliari”.

“Nella nostra città – ha sottolineato D’Angelo – c’è una forte emergenza abitativa che in questi anni ha trovato una totale indifferenza da parte della destra. Sembra surreale in una città con un elevatissimo numero di appartamenti sfitti. Eppure da una parte le logiche di mercato, dall’altro, condizioni di lavoro sempre più precarie tengono lontani sempre più i cittadini e le cittadine da un diritto costituzionale. Ma tengono lontane anche le nuove generazioni dalla possibilità di garantire loro la permeanza nella propria città”.

“L’edilizia residenziale pubblica – ha rilevato Chionetti – vede ogni anno, su Genova, 4000 persone in lista di cui solo 200 riescono ad arrivare all’assegnazione. Di fronte a questi 300 appartamenti che si liberano, 100 vengono assegnati mentre 200 rimangono sfitti. Questo aumenta la dimensione nel vuoto urbano”.

“Il tema dell’accesso alla casa – ha ricordato Tinagli – è un tema europeo su cui stiamo lavorando ma se non esiste un coordinamento forte di tutti i livelli amministrativi, incluso quello Nazionale, Regionale e Comunale non si riuscirà a dare risposte ai cittadini. C’è bisogno di un impegno forte, proprio a partire dai territori. In che modo Genova sta mettendo in campo dei piani strategici? Nessuno. Bisogna invertire la rotta, anche perché il prossimo anno avremo il “Piano Europeo per la casa Abbordabile” e serve un’amministrazione in grado di cogliere questa opportunità e metterla al servizio dei cittadini”. 

“Per gli studenti universitari – ha spiegato Tognon – la situazione abitativa è critica. Gli affitti medi sono troppo elevati, mentre le residenze universitarie offrono una quantità di posti letto insufficienti rispetto alla domanda”.

 

Pucciarelli: grazie a Prefetto e Questore, garantita libertà di manifestare

Cortei CasaPound e antifascisti alla Spezia: nessuno scontro, né incidenti

“Un sentito grazie al Questore e al Prefetto della Spezia che hanno garantito il diritto alla libertà di manifestare. Difendere la nostra Costituzione significa anche permettere a chi la pensa diversamente da noi di esprimersi liberamente”.

Lo ha dichiarato l’ex consigliere regionale e attuale senatrice spezzina Stefania Pucciarelli (Lega), commentando la manifestazione di CasaPound e la contro-manifestazione antifascista che si sono svolte ieri, per fortuna senza scontri e incidenti, nel capoluogo dell’estremo Levante ligure.

“Chi può o non può manifestare – ha spiegato Pucciarelli – è già stabilito dalla Costituzione e dalla legge. Non c’è bisogno di inventare nuove regole o attribuire etichette.

Chi pretende di decidere chi ha diritto di manifestare, in realtà, vuole solo mettere il bavaglio agli altri.

Oggi (ieri, ndr) si prova a impedire una manifestazione, domani magari si metterà in discussione il risultato di un’elezione”.