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Obiettivo sui The Mysterious Project Band, gruppo musicale genovese emergente

Parliamo di gruppi musicali e artisti genovesi.

The Mysterious Project Band, nasce all’inizio del 2018 da un’idea di Fabio Giancarlo Mori e Renzo Bonissone con l’obiettivo di realizzare musica inedita e originale, partendo dai testi che Mori sviluppa da molti anni, e in parte pubblicati nel libro “Parole senza musica” del 2016.

I componenti della band sono Stefano Campagna (basso), Paolo Gaggero (batteria), Fabio Giancarlo Mori (voce e autore testi), Sergio Morselli (percussioni), Corradino Riccobaldi (chitarre) e Franchino Riccobono (chitarre).

“E da pochi giorni – spiega Fabio Giancarlo Mori (foto accanto)si è aggiunto Aldo Biagini, che suona la chitarra classica”.

– Il Vostro repertorio è particolare, perchè non fate in genere cover come altri gruppi…

“Si è vero – interviene Paolo Gaggero – i testi sono nostri, o meglio di Fabio Giancarlo; suoniamo quindi soltanto testi e musica originali. E sempre Fabio – ride Paolo – è il nostro frontman, perche sul palco si diverte a fare il chiacchierone e il giullare piu’ degli altri”.

– Ricordate il vostro primo concerto, dove e quando?

“Purtroppo interi concerti tutti nostri – dice Franchino Riccobono – non abbiamo ancora potuto farli. Perchè? Con i due cambi di formazione negli ultimi tempi abbiamo “perso” parecchi brani: comunque la prima esibizione “live” l’abbiamo tenuta nel 2018 al “Liggia Pub”; da allora tante esibizioni ma sempre in un contesto collettivo, con altri gruppi. Stiamo crescendo!”

– L’esibizione che vi ha dato più soddisfazione?

Questa volta è Sergio Morselli a rispondere: “Per me sicuramente a “Sere d’estate” lo scorso 2 agosto, nella splendida cornice di Villa Scassi a Sampierdarena. Forse sarò di… parte, ma era la mia prima uscita “live” assoluta con questa band…”.

– The Mysterious Project Band quante volte prova al mese?

“Circa sei o sette volte al mese – racconta Fabio Giancarlo Mori – però occorre anche considerare le prove allargate per un nuovo nostro progetto…”

– Qualcuno dice che state per realizzare un CD…

Ora è sempre Fabio che risponde: “Verissimo, e sarà un momento molto importante per noi: rappresenterà un primo step nella nostra produzione, e la sua realizzazione parecchio molto accurata: amiamo fare le cose in maniera molto professionale, pur non essendo dei “professionisti” assoluti”.

-Fabio il tuo più bel ricordo del gruppo?

“Credo di interpretare il pensiero di tutti i miei compagni: ogni volta che ci troviamo insieme e dal lavoro di squadra nasce un nuovo brano, rappresenta un ricordo indimenticabile; sicuramente in particolare per me, che sento prender vita le mie parole sotto forma di note musicali”

– Il problema, gravissimo, del Covid-19 vi ha danneggiato?

“Naturalmente sì, perchè ha causato una lunga interruzione del nostro lavoro in sala prove, anche se abbiamo proseguito a casa; dovevamo suonare in Via del campo, all’inaugurazione di due mostre, cantando brani come “Maini”, “Liberami”, “Syria”, “Un passo dai sogni”, oltre a un inedito, “Sai che cosa c’è”, composto da Aldo Biagini, che si sarebbe unito al gruppo per tutto il live show, con la sua chitarra classica. Dovevano venire Franco Andreotti & Friends ad aprire il programma, poi i Rovinatos per due o tre pezzi e poi noi un’oretta di musica; purtroppo la proroga dell’ordinanza riguardante il centro storico, ha fatto saltare la manifestazione. Abbiamo però intenzione di rifarci appena sarà possibile, organizzando ancora meglio il programma rinviato, insieme a Laura Monferdini, che è una carissima persona. D’altra parte – continua Mori come un fiume in piena – devo dire che il lockdown ha permesso di far nascere un progetto grandioso, che coinvolge oltre al nostro gruppo, altri amici artisti, sia come musica, che teatro, cinema, danza, e anche pittura. Un progetto che e’ nato per diventare un “concept album” e che piano piano si è trasformato in molto di più; un grazie particolare lo dobbiamo all’intuizione ed all’estro di Marco Piras, amico, attore e regista”.

-Quindi il futuro è molto impegnativo…

“Si, proseguiremo nella stesura di nuovi brani che permetteranno di formare un repertorio completo, continuando nel contempo a lavorare sul nostro progetto, che è titolato “Con gli occhi di kit Carson”, che avrà  una incubazione di almeno un anno, se non più”.

-Fabio, dovete ringraziare qualcuno?

“Personalmente – dice deciso Mori – so di dover ringraziare la mia compagna Simonetta, che ha saputo spronarmi e convincermi prima a mettere per scritto sotto forma di un libro i miei testi, e dopo a riprendere in mano la musica, e formare la band: ha un’estrema pazienza. Per questo è diventata la nostra manager. Quindi – continua il Frontman del gruppo – non posso fare a meno dell’anima saggia di Paolo Gaggero, che rappresenta colui che frena le mie idee più assurde; insomma, mi sa riportare spesso con i piedi per terra… Si – dice convinto Mori – lui è la vera mente cosciente del gruppo. Però la nostra vera forza, la forza di The Mysterious Project Band, è che condivido e condividiamo la questo palco con amici splendidi e splendidi artisti; persone indispensabili che partecipano ognuno per le proprie capacità e competenze. Ma soprattutto – conclude il cantante del gruppo – per l’umanità che hanno dentro”.

Insomma la grinta a Mori e compagni proprio non manca. Sentiremo molto presto parlare di The Mysterious Project Band.

Intanto se avete occasione ascoltate la canzone “Liberami”. Un vero gioiello…

Franco Ricciardi