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No alle piste ciclabili pericolose e insensate: genovesi in rivolta, petizione online

Genova, no alle piste ciclabile d'intralcio alla viabilità ordinaria: petizione online

“Siamo contrari alle piste ciclabili a Genova imposte improvvisamente alla popolazione dal sindaco e dalla giunta comunale.

Chiediamo un immediato passo indietro agli stessi per quelle piste ciclabili insensate che vanno a danneggiare irreparabilmente la viabilità ordinaria (a favore di pochissimi) cancellando corsie vitali per il traffico, generando ingorghi ed inquinamento, creando pericolo, in un territorio cittadino senza spazi sufficienti ad un regolare affiancamento di viabilità, parcheggi e piste ciclabili”.

E’ il testo della petizione lanciata sul sito web “change.org” da un gruppo di genovesi.

(il link alla petizione: https://www.change.org/p/marco-bucci-no-alle-piste-ciclabili-a-genova)

Su fb oltre al gruppo “No alla pista ciclabile di corso Italia” è nato anche quello nuovo, intitolato “No alle piste ciclabili a Genova d’intralcio alla viabilità ordinaria”.

Ecco le motivazioni ufficiali della petizione.

“1.   SONO ALTAMENTE PERICOLOSE PER BIKERS, RUNNERS E MOTOCICLISTI.

2.   GENERANO TRAFFICO, RALLENTAMENTI E CODE PENALIZZANDO LA VIABILITA’ ORDINARIA.

3.   CONGESTIONANDO IL TRAFFICO SI DECUPLICANO LE EMISSIONI E DI CONSEGUENZA L’INQUINAMENTO.

4.   LE PISTE CICLABILI RALLENTANO MEZZI PUBBLICI E MEZZI DI SOCCORSO.

5.   LA CONFORMAZIONE MORFOLOGICA DI GENOVA NON E’ ADATTA AD UN USO ABITUALE DELLE BICICLETTE.

6.   LE BICICLETTE A GENOVA NON SOSTITUIRANNO MAI I MEZZI A MOTORE SPECIE QUELLI A DUE RUOTE.

7.   L’UTENZA BENEFICIANTE DELLE PISTE CICLABILI E’ IRRISORIA RISPETO A QUELLA PENALIZZATA.

8.   LE PISTE CICLABILI SONO IMPRATICABILI CON METEO AVVERSO.

9.   LE PISTE CICLABILI DEVONO ESSERE A NORMA: SEPARATE DALLE STRADE E DAI PARCHEGGI.

10 . GENOVA NON OFFRE SPAZI SUFFICIENTI PER DELLE CICLABILI A NORMA: PER QUESTE SI DOVREBBERO USARE AIUOLE ED AREE LIBERE DELLE QUALI NON DISPONIAMO.

11 . LE PISTE CICLABILI PORTANO VIA PARCHEGGI DEI QUALI SIAMO CARENTI E PER I QUALI PAGHIAMO UN ABBONAMENTO.

12 . IL COLLEGAMENTO TRA PISTE CICLABILI IN STRADE CONFINANTI E LA LORO CONTINUITA’, RISULTANO DIFFICILMENTE PRATICABILI.

13 . I 30 KM/H SONO UN’ASSURDITA’: LA DIFFERENZA COL LIMITE DEI 50 E’ IMPERCETTIBILE; L’UNICA NOVITA’ E’ LA NASCITA DI UN NUOVO PRETESTO PER FARE DELLE MULTE.

14 . LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO A CAUSA DELLE CICLABILI, GENERA INTASAMENTO DI ALTRE VIE DI COMUNICAZIONE (RIGHETTI, BUENOS AIRES) NORMALMENTE SCORREVOLI.

15 . LA NASCITA DELLE PISTE CICLABILI E’ STATA IMPOSTA, NON DISCUSSA E TANTOMENO STUDIATA BENE”.