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Moglie uccisa perché difende figlia che vive all’occidentale. Corteo a Riccò del Golfo

Donna islamica in gabbia (foto d'archivio)

Fiaccolata e corteo questa sera a Riccò del Golfo in memoria di Saida Hammouda, la moglie uccisa dal marito islamico a coltellate lunedì scorso dopo una lunga serie di litigi perché la donna difendeva la figlia che voleva vivere e vestirsi all’occidentale.

L’iniziativa spontanea è nata da un gruppo di mamme del Comune in provincia della Spezia, insieme all’associazione femminista Non Una di Meno.

La partenza della fiaccolata e del corteo è prevista alle 19.30 e toccherà tutti i luoghi della vita di Saida, per terminare sotto quella che è stata la sua casa, teatro del barbaro femminicidio-suicidio (il marito si è poi tolto la vita).

Tuttavia, la garante per l’Infanzia e l’adolescenza di Regione Liguria Guia Tanda oggi ha definito questa iniziativa “inopportuna”.

“La manifestazione  – ha riferito Tanda – rischia di mettere in uno stato di ulteriore disagio i due bambini figli della coppia. In questa terribile vicenda due minori hanno perso in modo atroce entrambi i genitori e occorre ricostituire intorno al loro un clima il più possibile sereno, vista la situazione che stanno vivendo. Continuare a mantenere alta l’attenzione su questa tragedia e, dunque, indirettamente anche su di loro, non li aiuta verso il recupero di una situazione di serenità ed equilibrio che si preannuncia, comunque, lungo e complesso”.