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Mercato, Genoa e Criscito destinati alla separazione

Genoa, la retrocessione in B porterà cinque addii eccellenti
Mimmo Criscito

Mimmo Criscito: voleva restare al Genoa ma la dirigenza non sembra dello stesso avviso.

Sente, da Capitano e da uomo vero, un debito di riconoscenza per la sua città, la sua gente, il suo tifo. Voleva, anzi vuole (anche se forse sarebbe più corretto scrivere vorrebbe) contribuire a riportare il Grifone dove gli compete, in Serie A. Peccato che chi comanda in società non sia di questo avviso. Voglia di rivalsa, attaccamento alla squadra, esempio per i giovani, memoria storica: il nuovo Genoa targato 777Partners pare non averne bisogno, pare essere pronto a rinunciare al suo Capitano e pure a cuor leggero. Un’operazione già vista, negli scorsi anni, in altre piazze storiche del calcio italiano, pensiamo a quanto successe nella Roma quando lo statunitense James Pallotta ammainò due bandiere, due simboli, come Totti e De Rossi senza troppi complimenti. Cambia la latitudine, ma la storia si ripete, non sappiamo se sotto forma di tragedia o di farsa