Home Politica Politica Italia

Meloni vs Draghi: niente scuse agli italiani né ammissione errori

Mercoledì Giorgia Meloni a Genova, i candidati di FdI
Giorgia Meloni

«Dal Presidente del Consiglio Draghi ci saremmo aspettati un atto riparatorio ben diverso da una conferenza stampa concessa dopo giorni di silenzio: un atto di verità e di onestà intellettuale, con le scuse agli italiani e l’ammissione degli errori commessi finora.»

Inizia così il durissimo post su Facebook di Giorgia Meloni deputata di Fratelli d’Italia, un vero e proprio attacco frontale al governo Draghi.

«I cittadini – dice la Meloni – sono alle prese ogni giorno con tutti i problemi legati ai provvedimenti caotici e contraddittori dell’Esecutivo ma oggi Draghi, Speranza, Bianchi e Locatelli non hanno fatto altro che ripetere che va tutto bene e che la strategia portata avanti finora dall’Esecutivo ha avuto successo.

A questo si aggiunge la grande disinvoltura con la quale si è cambiata versione sui vaccini: prima ci avevano detto che il vaccino serviva a impedire al virus di circolare, oggi invece serve al singolo a limitare il rischio di contrarre il Covid in forma grave, soprattutto per i più anziani. Come sempre sostenuto da Fratelli d’Italia.»

«Il Governo – prosegue la Meloni – continua a puntare tutto sulla vaccinazione e sul green pass mentre continua a non dare risposte su tutte le altre misure necessarie per fermare il contagio, dal potenziamento dei mezzi pubblici all’areazione meccanica controllata nelle scuole. Una strategia sbagliata che FdI continuerà a denunciare.»

«Ci avevano promesso – spiega la Meloni, che il “governo dei migliori” avrebbe segnato una netta discontinuità con il suo predecessore. E che il green pass avrebbe garantito di non tornare alle chiusure ma non è stato così. Il governo Draghi si è rivelato nient’altro che un Conte ter. Il presidente del Consiglio abbia il coraggio di ammettere il fallimento della strategia del governo e di chiedere scusa agli italiani».

In un altro post la Meloni parla di un «Parlamento mortificato a suon di decreti, cittadini nel caos totale per colpa di norme e provvedimenti senza senso. Dalla gestione della pandemia alla manovra finanziaria: il Governo ha fallito su tutto». Poi riprendendo un post di del giornalista Mario Giordano: «Ho molti dubbi sulla costituzionalità di un testo che introduce un obbligo così forte per decreto. Senza cioè chiedere il parere del Parlamento. Si dirà: l’urgenza. Ma che urgenza è se l’obbligo scatta il 15 febbraio?».