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Lo sport quello vero: il successo di Marco Basso a Special Olympics

Lo sport quello vero: il successo di Marco Basso a Special Olympics

Sport, un termine oggi usato ed abusato. Un mondo troppo spesso fatto di professionisti super pagati che perdono di vista il reale senso dell’attività agonistica.

Eppure, in questo universo così particolare, ogni tanto appaiono esempi di atleti che fanno ritornare attuale quello spirito di De Coubertin che il mondo sportivo ha talvolta perso un po’ di vista.

Parliamo di atleti che di certo non riempiono le prime colonne dei quotidiani sportivi, che non appaiono nelle cronache dei rotocalchi ma, che con la loro passione e dedizione rendono grande il nostro Paese. Uno di questi atleti si chiama Marco Basso, è ligure ed ha conquistato ben tre medaglie a Special Olympics di Abu Dhabi nella disciplina del nuoto.

La prima, una medaglia d’oro vinta nella competizione di nuoto in acque aperte sulla distanza dei 1600 m, mentre le altre due sono il bronzo negli 800 m stile libero e bronzo nella staffetta 4×100 stile libero insieme ai compagni Federico Badessi, Alessandro Angelotti e Sara Menardo.

Special Olympics è un’associazione sportiva a livello internazionale che propone ed organizza allenamenti ed eventi per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità.

A cadenza quadriennale vengono realizzati i Giochi Mondiali Estivi, così come per  l’edizione invernale: le due manifestazioni sono sfalsate di due anni esattamente come avviene per i Giochi Olimpici. Marco si allena regolarmente con la ASD Eunike ASD, organizzazione che si occupa di creare opportunità al fine di permettere ad atleti con e senza disabilità di allenarsi insieme, competere e dimostrare così il proprio talento.

“Marco ha iniziato a nuotare quasi per caso”, spiega la mamma Elsa Massone che è anche referente l’area famiglie per l’associazione, “ed è proprio nell’acqua che ha trovato la sua dimensione, uno spazio dove poter esprimere il suo talento”. Un talento sportivo ma anche una socialità nuova, dove il gruppo di atleti ed allenatori crea un reale momento di aggregazione, fatto non solo di sport ma anche di amicizia e di piacere di stare insieme.

Un lavoro davvero notevole quello svolto dal personale specializzato di Eunike ASD che ha permesso a Marco di raggiungere questo ottimo risultato in una trasferta così importante.

Il gruppo ha infatti vissuto per venti giorni in uno Stato straniero, con tutte le differenze che si possono immaginare, vivendo con compagni di squadra, accompagnatori ed allenatori un momento davvero unico. E Marco ha dato il meglio di sé in acqua e fuori dalla stessa. “Per noi non è solo il risultato sportivo importante”, continua Elsa Massone, “ma anche l’intera esperienza vissuta dall’intera squadra: un evento memorabile che ha contribuito alla crescita umana e sociale per tutti i partecipanti”.

E tutti noi, sportivi e non, non possiamo che essere fieri di questi atleti davvero speciali. (foto di Eunike ASD)

Roberto Polleri

Il successo di Marco Basso a Special Olympics