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Le cozze sono pericolose mangiate crude… e se sono cotte?

Un piatto di cozze (foto d'archivio)

I mitili, chiamati comunemente cozze o muscoli, sono frutti di mare molto apprezzati sia negli antipasti che nei sughi e zuppe oppure, trasgredendo le regole igieniche, crude con varie gocce di limone. Questi molluschi nel passato sono stati al centro di casi di intossicazione o problemi relativi alla loro salubrità.Ricordiamo i casi di colera verificatisi a Napoli nell’estate del 1973, a causa del consumo di molluschi contaminati.

Recentemente sono state sequestrate cozze allevate illegalmente nel primo seno del Mar Piccolo di Taranto, dove queste sostanze sono presenti al di sopra dei limiti consentiti.  In linea generale, le cozze selvatiche pescate autonomamente possono essere potenzialmente più soggette a contaminazioni.

Ma le cozze sono pericolose mangiate crude? Meglio cuocerle? Con quali precauzioni? Quali accorgimenti bisogna avere per comprare un prodotto fresco? Cerchiamo di dare buoni ed utili consigli:

Sulle cozze, ci sono diversi fattori di rischio che possono causare pericolosi danni alla salute. Sappiamo che le cozze vengono mangiate crude con il succo di limone, come avviene anche per le ostriche, ma il limone è del tutto inutile per neutralizzare i batteri, va inteso unicamente come un condimento.

Oggi con il livello di inquinamento che tutti conosciamo, l’abitudine di mangiare le cozze crude è da evitare e può rivelarsi molto pericolosa. Si dovrebbe usare i muscoli prevalentemente cotti e all’interno di sughi e zuppe di pesce. Solo con la cottura, infatti, si possono eliminare batteri e virus. La cattiva conservazione di questi mitili può causare intossicazioni, gastroenterite ed epatite virale, mentre alcuni episodi più recenti testimoniamo la possibile contaminazione da micro-plastiche e diossine.

Consigli per evitare i rischi, si consiglia di seguire alcune precauzioni:
Le cozze vanno acquistate vive e freschissime, possibilmente appena pescate, o comunque presso rivenditori registrati alle autorità sanitarie. Le confezioni o retine devono essere ben chiuse ed etichettate, per poter verificare la provenienza e la scadenza. In commercio si possono trovare anche sgusciate e già cotte, surgelate o sottovuoto.

I gusci devono essere integri, lucenti e ben chiusi, e per il trasporto verso il frigo di casa è meglio utilizzare contenitori termici, soprattutto in estate. È utile anche separare i mitili dagli altri prodotti ittici, per diminuire ulteriormente l’eventualità di contaminazioni.

Per pulire le cozze bisogna rimuovere le impurità del guscio e il bisso (filetto che esce dalla conchiglia) va tagliato, prima del lavaggio in acqua dolce. Il consumo deve avvenire al più presto, sempre previa cottura, durante la quale è bene non ammassare i mitili uno sull’altro, per diffondere meglio il calore; vanno scartate quelle che restano chiuse. ABov