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Istat: l’economia italiana accelera, ma fare la spesa costa di più

Istat: l’economia italiana accelera, ma fare la spesa costa di più

I dati Istat: l’economia italiana accelera, ma il carrello della spesa è più caro.

L’economia italiana accelera ma l’inflazione continua a consumare stipendi e pensioni. Il costo del “carrello della spesa” è salito a livelli uguali a 38 anni fà. Nel secondo trimestre, si legge dai dati Istat, il Pil è cresciuto dell’1%. L’inflazione a luglio 2022 è leggermente scesa però sono aumentati, i prezzi degli alimentari e dei prodotti più acquistati dagli italiani. Si è tornanti ai livelli del 1984.

Il Pil fra aprile e giugno 2022 è cresciuto rispetto ai tre mesi precedenti, quando il prodotto interno lordo era rimasto quasi invariato (+0,1%). Il rialzo nei confronti dello stesso periodo del 2021 è molto più consistente (+4,6) ci si doveva riprendere dalla batosta inflitta dalla prima fase della pandemia covid-19. 

I prezzi in continuo aumento continuano a pesare sul bilancio delle famiglie italiane.

“Nel nostro Paese a luglio l’inflazione ha lievemente rallentato, attestandosi al 7,9 per cento dall’8 di giugno (+0,4% mensile).   ̶   Si legge in una nota dell’Istat.   ̶   ha influito il leggero rallentamento dei beni energetici, che restano però a quote stellari con bollette e carburanti che salassano famiglie e imprese nonostante gli aiuti pubblici. E non c’è solo luce, gas e benzina. Il “carrello della spesa”, cioè cibo, prodotti per la casa e la cura della persona fra i più acquistati, costa il 9,1 per cento in più rispetto a un anno 2021, tornando a un livello che non si registrava dal 1984.” 

Con crescita Pil gli obiettivi per l’andamento dell’economia sono più vicini.

Il buon andamento di questa primavera fa ben sperare per gli obiettivi per l’intero 2022, per il quale il governo si aspetta che il Pil salga del 3,1 % grazie alla spinta ereditata dal 2021. In Europa c’è chi sta peggio: la Germania è rimasta ferma, la Francia è cresciuta di mezzo punto e, in media, l’Eurozona (+0,7%) viaggia a un ritmo più lento. Preoccupa la recessione negli Stati Uniti e si moltiplicano previsioni fosche. Tra le cause, le incognite sulla guerra in Ucraina e il carovita. 

Inflazione è più alta nell’ Eurozona. 

Per una coppia con due figli tutto questo si traduce, secondo le associazioni dei consumatori, in un esborso di oltre 2500 euro l’anno. Nell’ Eurozona il carovita è nella maggior parte dei casi ancora più alto (in media all’8,9%) e, per tentare di mettere un freno, la Bce ha alzato il costo del denaro, ma si tratta di una magra consolazione. ABov.