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In ricordo di Guernica: a Genova la street art di Nicola Soriani

La street art d Nicola Soriani

Tra pochi giorni sarà l’84esima ricorrenza del bombardamento di Guernica e, come annunciato nei giorni scorsi sui social, oggi, a Genova, sono comparse le serigrafie realizzate dal pittore genovese Nicola Soriani per ricordare il tragico epilogo del primo bombardamento aereo della storia.

Nel pomeriggio del 26 aprile 1937 la legione Condor (tedesca) con la partecipazione dell’aviazione legionaria italiana (durante la guerra civile spagnola) bombardarono Guernica (nome in codice Operazione Rügen).

La street art d Nicola Soriani

Fu la prima incursione aerea, il primo bombardamento della storia, quello contro la piccola cittadina basca.
Fu il primo di una lunga serie, perché da lì a poco, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, diventò la “normalità” …

Le forze aeree italo-tedesche dichiararono di aver avuto come obiettivo dell’attacco il ponte Rentería, sul fiume Mundakako con l’intento di rovesciare le forze fedeli al governo della Repubblica spagnola.

A loro dire, le bombe furono deviate sulla città dal forte vento; in realtà, si trattò di un bombardamento contro la popolazione civile e contro la città, come risulta da fonti e testimonianze  dell’epoca e dagli studi effettuati successivamente.
Oltre la metà della cittadina venne rasa al suolo, numerosissime furono le vittime di quelle tragiche ore; non si hanno dati certi sul numero esatto, si crede siano state circa 300, subito si parlò di 1500 morti, ma il dato venne in seguito smentito.

Il mondo dell’arte ha spesso ricordato quel tragico pomeriggio primaverile.

Uno tra tutti, il maestro indiscusso Pablo Picasso che, in due mesi, realizzò per l’esposizione universale di Parigi di quell’anno l’opera d’arte più famosa del XX secolo dal titolo “Guernica”.
L’imponente quadro (7,76 metri x 3,49 metri) è stato rivisitato innumerevoli volte nei decenni successivi da moltissimi artisti nelle più svariate tecniche, correnti e stili.

La tragedia ha anche ispirato moltissimi artisti che non hanno preso spunto dall’opera del maestro spagnolo.
E, oggi per le vie e i muri di Genova son stati affissi dei manifesti che ricordano quel 26 aprile 1937.
I manifesti serigrafici sono la stampa di un quadro realizzato recentemente da Nicola Soriani, l’opera che è stata realizzata ha come titolo la data di quella tragica giornata “26 ABRIL 1937” è un opera a tecnica mista su tela di dimensioni molto più piccole rispetto all’opera di Picasso, ma di notevole impatto visivo ed emozionale.

Più che un dipinto, assomiglia molto ai graffiti primitivi: è stato realizzato così per ricordare la devastazione, le macerie che sono rimaste dopo l’attentato.

Al centro del dipinto evidente a tutti che sovrasta ogni cosa, la data 26 abril 1937 che, oltre ad essere la data dell’evento è  anche il titolo del quadro.

In alto a sinistra la figura stilizzata di un alieno rappresenta l’avvistamento della squadriglia da parte della popolazione (alieni devono essere sembrati ai semplici abitanti di un paese di campagna).
Le due figure primitive indignate sottostanti rappresenterebbero la popolazione, stupita, terrorizzata da questa cosa, da questo orrore che non si era mai visto prima.

Il gatto che si intravede sotto la scritta 1937 sta lì a ricordare che in quelle tre ore di bombardamento oltre ai 300 civili perirono anche centinaia di animali da compagnia e d’allevamento.
Le linee raggruppate a gruppi di 10 che trovate sparse su tutta la superficie del quadro è la conta delle vittime provocate dal bombardamento.

Le stampe sono di 2 differenti misure, ogni stampa è un pezzo unico perché son state tutte timbrate, numerate, firmate e ritoccate a mano dall’artista.

“Con questo attacco di street art – spiega l’autore Nicola Soriani – ho voluto ricordare uno dei giorni più bui del secolo scorso, ho voluto sottolineare quanto possa essere grande la follia dell’essere umano, ho voluto anche coinvolgere, avvicinare e sensibilizzare la cittadinanza all’arte, perché l’arte deve essere per tutti, soprattutto in questo difficile periodo, non può essere solo per chi frequenta gallerie e musei”.

La performance ha incuriosito moltissimo i genovesi, tanto che i manifesti stanno scomparendo uno dopo l’altro, forse prelevati da galleristi, appassionati e collezionisti?! Noi speriamo anche da gente comune.
Non si sa… quello che si sa per certo che ne son comparsi in vendita su siti specializzati e che hanno un notevole valore commerciale.

Noi speriamo che siano riusciti a prenderli anche normali cittadini e non solo gli addetti ai lavori e che questo ATTACCO D’ARTE abbia aiutato qualcuno a capire cosa accadde realmente quel 26 aprile 1937 e che certe cose non vengano assolutamente dimenticate. Laura Candelo