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Genova, torna Gems à la Paganini: a Tursi il violoncellista Matteo Fabi

Genova, torna “Gems à la Paganini”: a Tursi il violoncellista Matteo Fabi

Matteo Fabi

Al via dopodomani mercoledì 10 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi la 12esima edizione della rassegna concertistica “Gems à la Paganini”. Sul podio il violoncellista Matteo Fabi, classe 2004, uno dei protagonisti emergenti del concertismo italiano, con un programma di assoluto impegno interpretativo e tecnico: la Suite n. 5 di Bach, la Sonata di Ligeti e quattro Capricci di Alfredo Piatti.

La Rassegna, organizzata dall’Associazione Amici di Paganini in collaborazione con Comune di Genova ed European Paganini Route, prosegue il 24 aprile, sempre a Palazzo Tursi, con Giuseppe Maggiolo Novella che presenta la propria trascrizione per pianoforte dei 24 Capricci di Paganini.

Emanuele Raviol

L’8 maggio al Museo Diocesano sarà la volta dell’arpista Emanuele Raviol e il 27 maggio, anniversario della morte di Paganini, nuovamente a Tursi, concluderà la rassegna il violinista Oleksandr Pushkarenko. Tutti gli appuntamenti, con inizio alle 20:30, sono a ingresso libero.

Oleksadr Pusharenko

Matteo Fabi all’età di nove anni intraprende con il padre lo studio del violoncello. Prosegue la propria formazione presso il Conservatorio Giorgio Federico Ghedini di Cuneo, diplomandosi nel 2023 con il massimo dei voti, lodo e menzione d’onore sotto la guida del Maestro Andrea Cavuoto. Attualmente frequenta il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino con il Maestro Massimo Ferrari.

Marco Ferrari

Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, Fabi ha frequentato masterclass con Maestri di fama internazionale, tra cui Enrico Dindo, Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Mario Brunello, Sol Gabetta, Marc Coppey, Myklos Pereny, Ludwig Quandt.

Antonio Meneses

I suoi attuali mentori sono il Maestro Antonio Meneses, di cui è allievo presso l’Accademia Stauffer di Cremona e all’Accademia Chigiana di Siena e Giovanni Sollima, presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Marcello Di Meglio