L’estate 2025 si conferma eccezionale per la nidificazione della tartaruga Caretta caretta in Liguria. Con i due nuovi nidi scoperti e confermati oggi a Varazze e Laigueglia, salgono a otto i siti attivi lungo la costa regionale. Un dato significativo, che testimonia l’importanza crescente della Liguria come area di deposizione per questa specie protetta.
A Varazze una segnalazione notturna dà il via all’intervento
È successo ieri sera, sulla spiaggia libera di Varazze, al confine con lo stabilimento Mauro. Un gruppo di ragazzi ha notato una tartaruga mentre deponeva le uova sulla sabbia e ha subito avvisato la Guardia Costiera. L’intervento tempestivo ha permesso di attivare il Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT), che ha coordinato i rilievi con la collaborazione delle biologhe di Arpal e dell’associazione Menkab. Questa mattina, gli esperti hanno individuato il nido: si trova a 44 metri dalla linea di battigia e a una profondità di circa 23 centimetri. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Guardia Costiera di Varazze e la Polizia Locale per garantire la sicurezza dell’area.
Nido anche a Laigueglia, scoperto all’alba dal guardiano dello stabilimento Aurora
Poco dopo le cinque del mattino, a Laigueglia, il guardiano notturno dello stabilimento balneare Aurora ha osservato una tartaruga adulta mentre tornava in mare. Ha immediatamente avvisato il titolare dello stabilimento e la Guardia Costiera, dando il via all’operazione di verifica. Sul posto sono arrivati il GLIT, le associazioni Menkab e Delfini del Ponente. I volontari, che stavano già monitorando l’area, hanno delimitato la zona e i biologi autorizzati hanno confermato la presenza del nido, a circa 19 metri dalla battigia e a una profondità di 24 centimetri.
Monitoraggio, protezione e sensibilizzazione: la gestione dei nidi
Per entrambi i nidi sono state subito attivate tutte le misure di protezione previste: sono stati installati recinti e transenne, i Comuni hanno avviato le procedure per le ordinanze di tutela e sono stati collocati i data logger per monitorare la temperatura della sabbia, un parametro essenziale per stimare il momento della schiusa. Sono inoltre stati raccolti campioni di sedimento per l’analisi ambientale. Le attività tecnico-scientifiche saranno coordinate dal GLIT, con il supporto dell’Acquario di Genova, di Arpal, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, e dell’Università di Genova. Menkab seguirà il nido di Varazze, mentre Delfini del Ponente sarà il riferimento per Laigueglia.
Cosa fare in caso di avvistamenti: come contribuire alla tutela
Il coinvolgimento della cittadinanza resta fondamentale per la tutela di questa specie. In caso di avvistamento di tartarughe sulla spiaggia o di tracce sospette, è importante non avvicinarsi, non usare luci o flash e segnalare immediatamente l’evento alla Guardia Costiera, chiamando il numero 1530 o il 112. Sarà poi attivata la procedura prevista dal GLIT, che coordinerà gli interventi sul campo.
Schiusa delle uova e accompagnamento dei piccoli al mare
In base alla temperatura registrata dai data logger, gli esperti sono in grado di prevedere con una certa precisione il periodo di schiusa, che in genere avviene tra il 40° e il 45° giorno dalla deposizione. In prossimità di quella data, vengono predisposti corridoi protetti dal nido fino al mare e intensificati i controlli, anche durante la notte. Al momento dell’emersione, i piccoli vengono accompagnati dai volontari per evitare disturbi e garantire il successo del loro primo viaggio verso il mare aperto. Tutte le operazioni avvengono nel massimo rispetto degli animali, senza luci artificiali e con strumenti di misurazione specifici.
Un’estate di speranza per la biodiversità marina
Anche quest’anno, come già accaduto nel 2024, le associazioni coinvolte organizzeranno momenti di informazione e sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, per far conoscere da vicino il ciclo vitale della Caretta caretta e l’importanza della sua conservazione. La nascita di nuovi nidi è un segnale positivo per la biodiversità del nostro mare, e ogni gesto responsabile può contribuire a proteggere questo straordinario fenomeno naturale, simbolo di equilibrio ecologico e collaborazione tra enti, scienza e comunità.
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