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Dpcm atteso nelle prossime ore: coprifuoco dalle 22 alle 5, le chiusure

Carabinieri ed Esercito Italiano in piazza Matteotti a G

Ricordiamo che si tratta di una bozza del Dpcm che resta tale fino alla firma del premier Conte

Il nuovo Dpcm firmato da Conte è atteso nelle prossime ore e avrà valore dalle 00.00 dal 5 novembre 2020 al 3 dicembre 2020.

Verso il nuovo Dpcm valido fino al 3 dicembre 2020: ecco la bozza

E’ tutt’ora in corso un nuovo vertice governo-Regioni, con Comuni e Province, con i ministri Boccia e Speranza, il commissario Arcuri e il capo della Protezione civile Borrelli.

Da quanto si legge nella bozza, che è ancora provvisoria ci sarà un coprifuoco dalle 22 alle 5: “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Ci sarà uno stop agli spostamenti nelle zone a rischio: “Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss (caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità) è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Il blocco potrà riguardare intere regioni “o parti di esse”. Ci sarà, in pratica differenza tra le zone con ‘rating’ 3 e  quelle che rientrano nel 4. Nelle 4 saranno vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, dunque a livello comunale e provinciale.

Nelle zone considerata a massimo rischio verranno chiusi anche i negozi. “Secondl la bozza del Dpcm all’articolo 1 ter. “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Fermi anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive.

Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti.

Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento” con esclusione del “trasporto scolastico dedicato”.

Lo Smart working verrà applicato ai massimi livelli possibili sia per quanto riguarda la Pubblica amministrazione che nel privato. I

Le pubbliche amministrazioni, ad esclusione del personale sanitario e chi è impegnato nell’emergenza, dovranno assicurare “le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato”.

La bozza di Dpcm contiene anche la “forte raccomandazione” dell’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.

La bozza del Dpcm prevede un nuovo stop anche alle crociere delle navi passeggeri di bandiera italiana per contrastare il diffondersi del coronavirus. Il provvedimento fa salve le crociere in atto entro l’8 novembre.

E’ inoltre consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta ‘inoperosa’.

Sempre la bozza prevede lo stop ai concorsi ovvero la “sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile”.

Tutte le indicazioni date devono trovare conferma, è importante ricordare che si tratta di una bozza di Dpcm e tale resta fino al momento della firma.