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Disordini 2 marzo in corso Buenos Aires, denunciati 7 antagonisti

Antifa in corso Buenos aires

Lo scorso 2 marzo, il movimento Casapound in una discoteca cittadina ha tenuto un comizio per celebrare la chiusura della campagna elettorale.

L’Assemblea Antifascista genovese ha organizzato un’iniziativa di protesta, convocando un presidio nelle vicinanze dell’evento di Casapound con circa 250 manifestanti che hanno risposto all’appello.

I manifestanti non riuscendo a raggiungere il locale a causa dello schieramento delle forze dell’ordine, hanno inscenato un corteo per le vie del quartiere Foce, accendendo fumogeni, lanciando bottiglie e spostando numerosi cassonetti della spazzatura al centro della carreggiata, che sono stati poi dati alle fiamme.

Alcuni manifestanti hanno saccheggiato inoltre i cantieri aperti lungo la strada, rifornendosi di aste e altro materiale contundente. Nella circostanza è stata anche danneggiata la vetrina di un istituto bancario.

A causa della protesta, la circolazione stradale è rimasta completamente paralizzata nella zona Foce per circa due ore e gli autobus sono stati costretti a deviare percorso.

Le indagini attivate dalla squadra investigativa della locale Digos hanno consentito di individuare, nel gruppo dei facinorosi, sette soggetti, alcuni dei quali travisati, che sono stati riconosciuti, identificati e deferiti alla locale Autorità giudiziaria, per i reati di accensioni pericolose, getto pericoloso di cose, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.

Allo stato, risultano indagati RR, di 53 anni, lavoratore portuale nonché uno dei principali referenti dell’Assemblea Antifascista genovese, FG, di 50 anni, LM, di 45 anni, GM, di 50 anni e CR, di 40 anni, tutti lavoratori portuali nonché frequentatori dell’Assemblea.

I soggetti risultano quasi tutti già in precedenza denunciati per episodi analoghi, a cominciare dai disordini di Sturla del febbraio 2017, avvenuti durante un’iniziativa organizzata da Forza Nuova.

Sono, inoltre, stati deferiti, CM, di 22 anni, gravitante negli ambienti antagonisti cittadini, nonché DC, elettricista di 45 anni, esponente di rilievo degli ambienti anarchici genovesi più radicali che, nella circostanza, ha, fin dalle prime fasi, tenuto un atteggiamento di viva contrapposizione alle forze dell’ordine, impedendo le preliminari operazioni di bonifica del sito e insultando gli agenti.

Proseguono le indagini volte all’identificazione degli altri soggetti che hanno preso parte ai disordini, primo fra tutti l’individuo che, travisato, ha danneggiato la vetrina dell’istituto bancario.